Ferrari F80, tutto quello che c'è da sapere sulla supercar V6 ibrida ...

18 ore ago
Ferrari F80

ServizioSportive italiane

Erede di mostri sacri come F40 e LaFerrari, dice addio al 12 cilindri per un V6 plug-in hybrid dalla potenza record.

di Simonluca Pini

17 ottobre 2024

Ferrari F80, primo video della supercar ibrida da 1200 cavalli

6' di lettura

Si chiama Ferrari F80 ed è pronta a fissare nuovi standard nel mondo delle supercar, partendo dal motore V6 plug-in hybrid da 1.200 cavalli e dal primo abitacolo con configurazione 1+. Il tutto abbinato ad un nuovo telaio e ad un’aerodinamica pensata per renderla la Ferrari stradale più veloce di sempre. Altro record arriva dal prezzo: 3.6 milioni di euro per una produzione limitata a 799 esemplari.

Ferrari F80, tutte le foto della supercar di Maranello

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Nuova Ferrari F80

La F80 segna un cambio radicale paradigma progettuale, stabilendo un ponte tra passato e futuro nel design Ferrari. Come sottolineato da Flavio Manzoni, a capo del centro stile Ferrari, «non potevamo partire da una idea di stile preconcetta e non volevamo approccio basato sulla continuità. Siamo partiti dal posto di guida che è stato al centro del progetto. Volevo ridurre la larghezza della cabina realizzando un effetto monoposto. Ci siamo riusciti facendo slittare i 2 sedili con i posti sfalsati dove si regola solo quello pilota. Abbiamo nascosto otticamente il sedile passeggero, integrandolo nelle funzioni dell’abitacolo».

Come è nata la nuova Ferrari F80

Per realizzare la Ferrari F80, a Maranello si sono posti un serie di domande con l’obbiettivo di realizzare una supercar unica. La prima è legata alla scelta se creare una macchina da prestazioni estreme in pista o versatile su strada. La risposta è che le Ferrari devono essere usate sempre, sia in strada che in pista. La seconda se si doveva far leva sulla esperienza racing, Fare una monoposto o fare una macchina a due posti che possa essere condivisa? La macchina deve avere due posti. Il risultato? la prima vettura monoposto a due posti. La terza è stata su quali elementi utilizzabili dalla propria esperienza? La stampa additiva. Già utilizzata in Formula 1 e con la quale realizzare internamente componenti strutturali. L’ultima, e forse la più importante: quale motore montare? L’iconico 12 cilindri o quello che consente le prestazioni più efficaci? La scelta è caduta su quello più performante, ovvero il V6 arricchito con un turbo elettrico e un assale anteriore elettrico. Il V6 120 gradi deriva formalmente da quello della Formula 1 e da quello della 499P ma è stato ridisegnato completamente garantendo 900 cavalli di potenza, 300 cavalli litro, 9.000 giri di regime massimo, limitatore a 9.250 giri e 850 Nm di coppia. Le prestazioni sono da record: 0 - 100 km/h in 2.15secondi, 0-200 km/h 5.75 secondi tempo a Fiorano pari a 1 minuto 15 secondi e 3 decimi; due secondi in meno dell’attuale record.

Ferrari F80, primo video della supercar ibrida da 1200 cavalli

Interni Ferrari F80

Le proporzioni compatte della cabina sono state ottenute tramite lo sviluppo di un abitacolo ispirato a una monoposto, quasi fosse, dal punto di vista percettivo, una Formula 1 carenata. Attraverso un lungo processo che ha coinvolto designer, ingegneri, ergonomi ed esperti di Colour Trim, si è ottenuta una soluzione inedita che ha reso il pilota protagonista assoluto di questo interno, trasformando la vettura in una “1+”. Il cockpit, avvolgente, si sviluppa interamente attorno al pilota, convergendo verso i comandi e il quadro strumenti. Anche la plancetta comandi è orientata in maniera ergonomica verso il pilota. Il sedile passeggero, sfalsato di 50 millimetri e non regolabile, è integrato nelle finizioni dell’abitacolo tanto da sparire quasi a una vista d’insieme, grazie anche a una differenziazione di materiali e colori rispetto al sedile del pilota e al resto delle finiture. L’idea di realizzare uno sfalsamento longitudinale dei sedili ha consentito un posizionamento più arretrato del passeggero rispetto a quello del pilota, con il vantaggio di ridurre lo spazio interno, senza penalizzare ergonomia e percezione di comfort degli occupanti. Tale accorgimento ha permesso di ridimensionare della cabina, riducendo la sezione frontale della vettura. La F80, inoltre, è dotata di un nuovo volante appositamente sviluppato di circa 14 mm più stretto del precedente e dalla forma stondata in alto e in basso. Il volante vede la geometria della corona ridursi di 70 mm sull’asse verticale per aumentare la visibilità e la sensazione di sportività della guida. L’impugnatura è stata perfezionata per aumentare il grip delle mani sul volante, con o senza guanti. Fanno il loro ritorno, infine, i tasti fisici sulle razze destra e sinistra del volante, che sostituiscono l’architettura full-digital modifica quest’ultima che troverà posto anche nelle future auto stradali del Cavallino Rampante.

Telaio e scocca

L’insieme della cellula e degli altri elementi del telaio della F80 è stato progettato seguendo un approccio multimateriale, utilizzando cioè il materiale più adatto per ciascuna area. Cellula e tetto sono in fibra di carbonio e materiali compositi, mentre i sottotelai anteriore e posteriore sono in alluminio e sono fissati alla cellula con viti in titanio. Al posteriore è presente, inoltre, un sottotelaio in alluminio dedicato all’installazione della batteria e avvitato a quello posteriore. La scocca della F80 è totalmente nuova ed è realizzata in fibra di carbonio tramite la tecnologia, proveniente da motorsport e Formula 1, dell’autoclave con fibra di carbonio pre-impregnata. Il cofano anteriore è caratterizzato da un S-Duct, elemento fisso che integra i due parafanghi anteriori. Il cofano posteriore, che riprende in vista laterale il tema stilistico delle porte, è caratterizzato da sei sfoghi per l’aria calda proveniente dal motore V6 e da una griglia, realizzata nello stesso materiale esterno del cofano, anch’essa con lo scopo di evacuazione dell’aria. Da record anche l’aerodinamica. Infatti gioca un ruolo chiave sulla F80 e, grazie tra l’altro all’ala mobile e all’estrattore nella zona posteriore, al fondo, al triplano e all’S-Duct all’anteriore, riesce a generare 1.050 kg di carico verticale a 250 km/h. Le prestazioni vengono ulteriormente enfatizzate dalle sospensioni attive che partecipano in modo diretto allo sviluppo dell’effetto suolo, dall’assale anteriore elettrico che permette di avere quattro ruote motrici per sfruttare al meglio coppia e potenza e dai nuovi freni con tecnologia CCM-R Plus derivata dal mondo delle competizioni montati per la prima volta su una stradale strada. Assicurano una frenata da Da 100 km/h a 0 in 28 metri e da 200 a 0 in 98 metri.

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