ATP Halle, Flavio Cobolli deve arrendersi a Hubert Hurkacz dopo ...
C’era anche Jannik Sinner tra gli spettatori della sfida tra Flavio Cobolli (n.49 del ranking) e Hubert Hurkacz (n.9 del mondo), valida per il primo turno del torneo ATP500 di Halle (Germania). L’altoatesino (n.1 del ranking) ama seguire anche le partite altrui, specie se si tratta di un match che vede coinvolti due ragazzi che conosce piuttosto bene, tenendo conto del doppio che Jannik giocherà con Hurkacz sull’erba tedesca.
The World No.1 has been spotted @janniksin #TerraWortmannOpen pic.twitter.com/NdNXfODgML
— Tennis TV (@TennisTV) June 17, 2024
Ebbene, la maggior propensione a questa superficie di Hubi si è vista, in una partita in cui Cobolli ha comunque messo in campo grande determinazione e voglia di lottare. Il top-10 ha prevalso sullo score di 7-5 7-6 (2), facendo la differenza soprattutto con il servizio e mettendo in difficoltà il giovane tennista romano quando ha giocato con la seconda in battuta. Sarà quindi la testa di serie n.5 a proseguire e negli ottavi attende l’esito del confronto tra il brasiliano Joao Fonseca (wild card) e l’australiano James Duckworth (qualificato).
Nel primo set si prosegue on serve fino al sesto game. La prima di servizio balbetta nel turno di Cobolli e Hurkacz, con alcune risposte nelle stringhe dell’azzurro, crea lo strappo. Flavio però reagisce con grande carattere e, a sorpresa, trova il modo di rientrare in corsa, piazzando il contro-break immediato. Prova a mettere pressione in risposta il classe 2002 del Bel Paese, ma è lui a faticare maggiormente perché non sostenuto da un servizio efficace. Cancellato un set-point nel decimo game, Cobolli deve cedere nel dodicesimo sullo score di 7-5.
Nel secondo set il canovaccio è sempre lo stesso. Hurkacz va come un treno nei suoi turni in battuta, non concedendo chance a Flavio. Prova a fare lo stesso l’italiano, costretto però ad annullare due palle match nel dodicesimo gioco. Splendidi i passanti che consentono al n.49 del ranking di arrivare al tie-break. In questa circostanza, però, la differenza tra i due è evidente. La battuta è l’arma in più di Hubi, che mette in serie ace e servizi vincenti. Non ce la fa Cobolli a replicare e sullo score di 7-2 cala il sipario.
Leggendo le statistiche, c’è il dato emblematico dei 19 ace messi a segno dal polacco, con il 75% delle prime in campo e l’80% dei punti vinti, mentre con la seconda il livello di efficienza si è attestato al 59%. Flavio non è stato altrettanto efficente, visto il 55% di prime nel rettangolo preposto da cui ha raccolto il 75% dei quindici.