Foggia ancora sconfitto, il Giugliano espugna lo 'Zac' e parte la ...

10 giorni ago

Quello che si temeva si è purtroppo verificato. Il Foggia esce sconfitto di nuovo, per la terza volta in sei gare di campionato, per la seconda volta di fila allo 'Zaccheria', che ancora non ha assaporato il gusto di una vittoria. La feroce contestazione da parte delle due curve la dice lunga, non solo sul mesto score fin qui conseguito dalla squadra, ma soprattutto sull'atteggiamento che evidentemente non è piaciuto al pubblico. Festeggia il Giugliano, che dopo aver castigato il Catania, trova anche tre pesantissimi punti in trasferta. Sorride Bertotto, il tecnico dei campani. Lo stesso non si può dire di Brambilla, la cui posizione (già traballante) rischia di essere seriamente a rischio. La presenza in tribuna di Eziolino Capuano non fa che alimentare le voci di un avvicendamento che, a questo punto, sembra assai probabile. 

Foggia Calcio - Figure 1
Foto FoggiaToday
Canonico annuncia l'esonero di Brambilla

PRIMO TEMPO – Il gollonzo di Murano (tiro-cross che il portiere Barosi si infila in porta da solo) alimenta le speranze, ma non attenua il clima di forte contestazione. I richiami a esternare la presenza di attributi e a onorare la maglia che accompagnano l’undici rossonero a prendere il classico te caldo sono la perfetta sintesi del primo tempo di Foggia-Giugliano. Non è bastato l’accantonamento – quasi a furor di popolo – del 4-2-3-1 a vantaggio di un più equilibrato 4-3-3, per limitare certe problematiche. Dei tre trequartisti impiegati nelle ultime gare è Orlando ad accomodarsi in panchina; Zunno ed Emmausso, dirottato a sinistra, agiscono ai lati di Murano, mentre a centrocampo Brambilla schiera quella che, sulla carta, è una mediana di alto livello, con Gargiulo e Tascone ai fianchi di Danzi. Ma l’inciso va evidenziato. Perché l’alto livello dei pensieri e la qualità delle giocate non si vedono. Più quadrato è di certo il Giugliano di Bertotto, che alterna momenti di attesa a frangenti di lento palleggio nel tentativo di imbeccare i corridoi dove sfruttare le fughe dei velocisti Masala e Njambe. Quest’ultimo parte a sinistra, per poi essere dirottato sul fronte opposto dopo qualche alterco di troppo con Salines ed Ercolani. Il Foggia è apprezzabile fino all’eurogol di De Rosa, mettendo a referto due occasioni con Zunno al 7’ (rasoterra largo di poco su sponda di Murano) e Murano tre minuti più tardi (cross da sinistra di Murano e colpo di testa fuori di poco). Più bravi a capitalizzare i campani, che trovano il gol alla prima vera occasione. De Rosa pesca quello che un tempo era il classico gol della domenica, ma lascia interdetti la mollezza con la quale Felicioli non riesce ad accorciare su un pallone respinto, consentendo al centrocampista di calciare. La reazione del Foggia è confusa, ma comunque produce delle occasioni: Murano prima (diagonale largo di poco) e Salines poi (traversa su colpo di testa) sfiorano il pari. Ma sono altrettanto gravi le leggerezze dei singoli, come la palla persa malamente da Tascone che attiva la transizione del Giugliano, Masala conduce palla, penetra in area con una facilità che fa quasi tenerezza, e calcia; Perina miracoleggia, ma non può opporsi alla ribattuta di De Rosa. È l’episodio che stappa la contestazione, anche perché i rossoneri non sembrano in grado di reagire, come denuncia il linguaggio del corpo di molti elementi. Tuttavia, il gol di Murano riesce a donare ancora imprevedibilità al risultato.

SECONDO TEMPO – Vezzoni e Santaniello sono le prime due mosse con le quali Brambilla prova a sovvertire l’ordalia. Il 4-3-3 diventa molto più spurio, con l’ex Turris che galleggia tra la corsia destra e la zona centrale. Quel che non cambia, purtroppo, è l’inconsistenza della manovra rossonera. Le occasioni arrivano, va detto, ma sono frutto della disperazione più che di una vera organizzazione. Il dominio rossonero è piuttosto sterile, non a caso le chance clamorose si contano sulle dita (e nemmeno tutte) di una mano. Murano riesce solo una volta ad aggredire bene la profondità arrivando al tiro con il mancino, Barosi è bravo a respingere, Gargiulo un po’ meno sulla ribattuta. La mezzala campana, insieme a Tascone vengono di lì a poco richiamati in panchina (al 18’) per lasciare spazio a Mazzocco e Orlando. Non ce n’è invece per Millico, che resterà fino alla fine a osservare la gara dalla panchina. Dalla tribuna, invece, ha osservato la partita Eziolino Capuano. I rumors su un suo (ri)approdo sulla panchina rossonera sono sempre più forti. Difficile immaginare che il futuro di Brambilla sarebbe cambiato anche con un pareggio, al quale va vicino Santaniello quando colpisce una traversa alla mezz’ora. Il secondo legno di un match da dimenticare ben presto. 

Foggia-Giugliano 1-2: il tabellino

FOGGIA (4-3-3) Perina; Salines (38’st Silvestro), Ercolani, Camigliano, Felicioli (1’st Vezzoni); Tascone (18’st Orlando), Danzi, Gargiulo (18’st Mazzocco); Zunno (1’st Santaniello), Murano, Emmausso. A disposizione: De Simone, De Lucia, Millico, Sarr, Parodi, Carillo, Pazienza, Ascione. Allenatore: Brambilla

GIUGLIANO (4-3-3) Barosi; Valdesi, Solcia, Caldore, La Vardera (32’st Romano); Giorgione, Maselli (12’st Celeghin), De Rosa; Masala (12’st Ciuferri), Padula (12’st De Paoli), Njambe (21’st Oyewale). A disposizione: Russo, Scaravilli, Oyewale, Acella, De Francesco, Minelli, Balde, Peluso, Nuredini, D’Agostino. Allenatore: Bertotto

Arbitro: Mucera di Palermo

Assistenti: Consonni di Treviglio – Storgato di C. Veneto

Quarto ufficiale: Totaro di Lecce

Marcatori: 18’pt, 36’pt De Rosa (G), 46’pt Murano (F)

Ammoniti: Salines (F), Ercolani (F), Romano (G)

Espulsi: 49’st Ercolani (F) per doppia ammonizione

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