Fognini: "Il mondo del tennis è un mondo falso. In Italia un Fabio ...

3 giorni ago
Fognini

dall'inviato a Wimbledon. Fabio Fognini ha parlato a margine della vittoria su Casper Ruud che gli ha regalato per la settima volta in carriera l'accesso al terzo turno del torneo di Wimbledon. Fognini non ha però mai passato questo scoglio in tanti anni di carriera. Così Fabio sul match: "Sono soddisfatto della vittoria, il resto conta poco. Penso di essermela meritata, dopo 3 anni, a 37 anni, con tutte le cose che mi sono successe sono ancora qua con la voglia di lottare. E' la cosa che mi tiene vivo, giocare questi tornei. Guardo me stesso, non ho più tempo di guardare altrove".

Sulle statistiche, due vittorie consecutive vs Top 10

"Le lascio agli altri, non ho bisogno di guardare queste cose. So come gioco, so come giocano gli altri perché sono da 20 anni nel circuito. Come ho detto sono contento e voglio solo godermi questa vittoria, pensare a recuperare, perché ora sono stanco, ho male ai piedi e un po' dappertutto. Ma domani è un altro giorno, mi allenerò per preparare al meglio il prossimo incontro".

Più soddisfatto dei primi due set o della reazione

"Ve l'ho detto l'altro giorno: gioco perché amo questo sport e amo ancora la competizione. Ho fatto delle scelte, seppur sbagliate magari, ma ho messo punto e capo. Giocherò dove riuscirò a giocare con la classifica e dove mi inviteranno, perché con i Challenger non ho più voglia di perdere tempo. Per il resto si è visto. Ho avuto una bella reazione già settimana scorsa a Maiorca dopo che non toccavo questa superficie da 3 anni. Ho perso con un ragazzo (Mensik n.d.r.) che avrà un futuro roseo; e ho perso per molto poco. Siamo venuti via dopo quelle due parentesi in Italia - dove non mi vedranno più - che erano state negative. Ma io voglio giocare questi tornei, perché sono quelli che mi tengono vivo, che mi tengono il fuoco dentro. E i risultati qui sono una conseguenza. Sono ancora qua, contento di essere al terzo turno a Wimbledon e avere un'opportunità di provare a zappare questa seconda settimana, cosa che non sono mai riuscito a fare nella mia carriera".

Bautista o Sonego?

"Ti devo rispondere alla romana? (sì, n.d.r). Non me ne frega un c***o. Non mi interessa. So come giocare con Sonego, so come giocare con Bautista. Con Sonego avete visto l'ultima volta (Metz 2023 n.d.r, vittoria Fognini netta), con Bautista abbiamo giocato tante volte. Chi ci sarà ci sarà, devo solo pensare al mio gioco perché so che dà fastidio a entrambi. Questo mi lascia tranquillo. Ce la metterò tutta. Poi, chi vivrà vedrà".

Se tuo figlio ti chiederà di giocare a tennis?

"Speriamo di no... Federico gioca sia a calcio che a tennis. Io in questo momento sono interessato solo al fatto che si diverta. Sul tennis: è un bellissimo sport, che mi ha fatto vincere e mi ha dato "la vita", mi ha fatto diventare "Fabio Fognini". Se mi dite 'vai a cucinare un piatto', non so farlo. È stato il mio sport. Ma dall'altra parte so quanto ho sacrificato. Come in tutte le cose dietro ci vogliano delle basi, come la famiglia e con Flavia su questo siamo molto d'accordo. Ma è giovane, magari mi diventa uno scienziato. Non gli mettiamo pressione di certo. E' il nostro motto farlo divertire. Se un giorno poi vorrà diventare tennista lo appoggerò in tutto quello che farà. Ma gli dirò di stare attento perché è un mondo falso. È un mondo falso. Un mondo egoista, perché è uno sport egoista che ti porta a prendere delle decisioni... Ma la cosa principale sarà quella di stare bene attento, con gli occhi aperti perché in giro ci sono tanti pappagalli".

Gli parlerai male dei giornalisti?

"Ma lo sapete, con voi ho avuto un rapporto che mi ha penalizzato durante la mia carriera. Perché sono sincero. Io sono così. Non mi avete cambiato e io non ho cambiato voi. Se nascevo Sinner che ero quadrato, era tutto più bello. Ne sono anch'io consapevole durante la mia carriera che se avessi lavorato su questo aspetto, sarebbero arrivate altre cose. Ma io sono fatto così. Chi mi ama mi prende, chi non mi ama la porta è quella".

Il rumore che fa la tua palla, diceva un collega, è sempre diverso da quello degli altri

"Deve ancora nascere... Un Fabio Fognini, in Italia, con questa mano, deve ancora nascere. Sono d'accordo".

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