Fritz vince la maratona americana con Tiafoe: sarà lui a sfidare ...
Entrambi emozionati e fallosi, protagonisti di una partita in equilibrio e risolta al quinto set. Jannik è favorito contro Taylor, che vive ancora di tanti alti e bassi
Luigi Ansaloni
7 settembre - 06:10 - MILANO
Sarà Taylor Fritz a sfidare Jannik Sinner domani nella finale dello US Open. Il californiano ha battuto in rimonta nella seconda semifinale il connazionale Frances Tiafoe in cinque set (4-6 7-5 4-6 6-4 6-1 il punteggio). Per Fritz è la prima finale Slam della carriera, la prima di un americano a New York dal 2006, quando Andy Roddick fu sconfitto da Roger Federer. Sempre Roddick è stato l’ultimo statunitense a trionfare a Flushing Meadows, nel 2003, con Juan Carlos Ferrero battuto in finale, e l'ultimo a raggiungere una finale dello Slam, quella di Wimbledon 2009, persa ancora una volta contro Federer.
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Fritz, dodicesimo americano della storia a raggiungere la finale degli US Open, si è senza dubbio meritato l’opportunità di sfidare domenica Jannik Sinner (1-1 i precedenti), ma diciamolo pure: non partirà favorito contro il n.1 del mondo, e non solo per la classifica. La partita contro Tiafoe, prima semifinale tutta americana a New York dal 2005 (quando a sfidarsi furono Agassi e Ginepri) lo ha dimostrato: nelle 3 ore e 19 minuti del derby, ci sono stati momenti dove Fritz è stato nettamente in difficoltà, con dei passaggi a vuoto che non sorprendono più ma che continuano a essere stranissimi, per un giocatore ormai maturo che a ottobre compirà 27 anni. Il tennis ce l’ha sempre avuto, Taylor, ma in un match tre su cinque non è mai sembrato troppo solido, e non è un caso che nonostante tutto fino a questo US Open non avesse mai superato i quarti di finale. Frtiz contro Tiafoe, nella quarta semi tutta americana in uno slam dal 2000, ha vinto in rimonta, rischiando parecchio.
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Il californiano era in vantaggio di 6-1 negli scontri diretti, e anche questo è tutto fuorché un caso, perché se Fritz è discontinuo, Tiafoe è uno che vive sempre di fiammate, un tennista che fa e disfa tutto nel giro di pochi game. Viste le premesse, non poteva che uscire questo tipo di semifinale, tutta sulle montagne russe, tutto sommato divertente a tratti, certamente tesa, con entrambi parecchio emozionati. Pronti via e Fritz vola subito sul 3-0, per poi crollare e cedere per 6-4 il parziale al connazionale, spinto dal pubblico di New York, attento a non schierarsi troppo con l’uno o con l’altro ma altrettanto bravo a spingere chi era dietro nel punteggio (il pubblico, si sa, vuole vedere partite lunghe). Nel secondo Fritz d’incanto ritrova il servizio (fino a quel momento privato della prima, sotto il 50%), con un solo punto perso in battuta in tutto il parziale e con Tiafoe, ora sì, parecchio teso, soprattutto in risposta: il 7-5 a favore di Taylor la logica conseguenza. Il terzo set è l'esempio della non certo ferrea tenuta mentale da parte di entrambi. Dopo essere stato perfetto al servizio per tutto il secondo set, Fritz di botto perde quattro punti di fila alla battuta e da 30-0 regala il game a Tiafoe, che ringrazia portandosi avanti di un break tenuto fino al 5-4 senza problemi, andando però sotto 0-30 nel momento decisivo del parziale, venendo poi salvato ancora una volta dal connazionale, che sbaglia quattro punti di fila e dunque 2 set a 1 per Tiafoe. Purtroppo per Frances, sono gli ultimi gentili omaggi da parte di Fritz. Il quarto set va avanti senza palle break finto a 5-4 e servizio Tiafoe, ma quando tutto sembra pronto per il 5-5 sul 40-15 il 26enne del Maryland commette due sanguinosissimi doppi falli e altri due evitabilissimi gratuiti, donando il 6-4 a Fritz e di fatto chiudendo la partita lì. Nel quinto infatti dominio in lungo e in largo di Taylor, che chiude la pratica per 6-1 prendendosi la prima finale Slam della carriera.
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Applausi dell’Arthur Ashe a due tennisti che alla fine si sono dimostrati quelli che sono sempre stati, ovvero due giocatori forti, anche molto forti, ma non proprio col ghiaccio nelle vene, nei momenti decisivi dei set: Fritz è stato il più “freddo” tra i due (c’è un motivo per il quale ha vinto 7 partite su 8 con Tiafoe), ma contro uno solidissimo come Sinner, difficilmente basterà. Mai dire mai, certo, il tennis è lo sport del diavolo, ma l’azzurro, domenica alle 20, partirà certo favorito contro Fritz: i due non si incontrano da Indian Wells 2023, e a vincere fu Jannik in tre set.