Gaia Spa: «Le aziende pubbliche come modello di responsabilità ...

14 Set 2024

di Redazione - 13 Settembre 2024 - 20:14

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Convegno Gaia

MASSA-CARRARA – Se la gestione “responsabile” di tutte le attività che hanno impatto sociale, ambientale ed etico sul territorio è un traguardo importante per qualsiasi tipo di azienda, per le aziende di servizio pubblico diventa un obiettivo assolutamente irrinunciabile. La responsabilità sociale è centrale per chi gestisce i servizi essenziali alla persona, e la partecipazione dell’utente alla vita dell’azienda è un contributo prezioso per assicurare una corretta visione di chi è chiamato ad amministrare.

Se ne è discusso nel corso del convegno “La Responsabilità Sociale di Impresa”, organizzato da GAIA S.p.A. e Università di Firenze, svoltosi questa mattina a Viareggio nella cornice di Villa Argentina. Erano presenti il Sindaco, Giorgio Del Ghingaro, Vincenzo Colle, Presidente di GAIA S.p.A., Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana, insieme ai professori rappresentanti delle Università di Firenze e di Milano: Pierangelo Mori, Lorenzo Sacconi e Francesco Denozza.

“L’impegno verso la comunità è ancora più forte ed esplicito se parliamo di aziende a totale partecipazione pubblica, come GAIA S.p.A. GAIA è interamente partecipata dai Comuni, che ne detengono il 100% della proprietà: è evidente come la nostra Società abbia una responsabilità sociale naturale, intrinseca, che si lega agli obiettivi di crescita del benessere del proprio territorio e dei cittadini. – ha dichiarato il presidente di GAIA Vincenzo Colle – Da tempo stiamo attuando forme di “restituzione del valore agli utenti”: dal 2011 al 2023 GAIA ha restituito agli utenti 18 milioni di euro  attraverso il sostegno delle utenze più vulnerabili con il Fondo Utenze Disagiate e, più di recente, attraverso il Fondo Nuovi Investimenti, utilizzato per finanziare parte degli investimenti sul territorio, senza gravare ulteriormente sulle bollette dei cittadini. Oggi torniamo a parlare di nuove forme di trasparenza e partecipazione degli utenti e di tutti i portatori di interesse alla vita della Società. Insieme ai rappresentanti del mondo della ricerca e dell’Università, lanciamo (e facciamo nostri) nuovi stimoli per esplorare gestioni ancora più vicine alle necessità degli utenti, non in una relazione unidirezionale e verticale, ma sempre più collettiva e condivisa di un bene pubblico come l’acqua”.

Ha dichiarato Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana: “Come sistema delle aziende toscane di servizio pubblico locale in generale, e non solo nel settore idrico, abbiamo una responsabilità verso il territorio che serviamo, che non è fatto solo di cittadini, aziende e amministrazioni, ma anche di risorse naturali, beni pubblici, valori ambientali. La sostenibilità ambientale, a scala locale e globale, è per noi un pilastro della responsabilità di impresa. Spesso la nostra “missione” è naturalmente “verde”: riciclare i rifiuti, depurare le acque, garantire servizi di mobilità sostenibile, produrre energie da fonti rinnovabili. Siamo naturalmente un pezzo di “green economy”. Ma questo non deve bastarci, ed è necessario continuare a lavorare insieme per migliorarci collettivamente, con un occhio di attenzione sempre rivolto agli utenti”.

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