All'Istituto Garibaldi un museo a cielo aperto per parlare di ...

25 giorni ago

L’iniziativa, frutto della collaborazione con il Liceo artistico Caravaggio, inaugurata con il vescovo Gervasi. 11 installazioni, ispirate ad altrettanti passi della Laudato sì’

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Foto Romasette.it

Incentivare l’educazione ecologica, la cura del Creato e la sostenibilità ambientale. Con un mix tra sviluppo dei terreni agricoli e arte. È il progetto del Museo a cielo aperto “Laudato si’”, inaugurato questa mattina, 3 giugno, all’Istituto tecnico agrario Garibaldi, in zona Vigna Murata, frutto della collaborazione con il vicino Liceo artistico Caravaggio. Undici installazioni artistiche, infatti, sono state collocate in altrettanti punti nevralgici dell’Istituto, che conta oltre 80 ettari di terreno: l’orto, il roseto, il museo delle macchine agricole, le tre serre, il pastificio, il frantoio, il nuovo uliveto, il vigneto, il nuovo spaccio aziendale, la cantina e l’antico casale Sant’Alessio di Vigna Murata. Ogni opera è formata con materiale di riciclo e scarto, frutto del lavoro degli studenti dell’Artistico, ed è ispirata a un passo specifico dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Il tutto, legato all’obiettivo 15 dell’agenda 2030 dell’Onu che, appunto, è dedicato al clima e all’ambiente: ovvero proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.

A presiedere e benedire l’inaugurazione il vescovo Dario Gervasi, ausiliare per il settore Sud. Accanto a lui, oltre a docenti e studenti delle due scuole, Andrea Pontarelli, dirigente scolastico dell’Istituto Garibaldi, e Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio. «Un’iniziativa, quella di oggi, che arricchisce ulteriormente l’Istituto – ha affermato Gervasi rivolgendosi agli studenti – e lo farà diventare ancora più conosciuto: sono fiducioso che vi porterà lontano e vi proietterà nel futuro. Inoltre – ha aggiunto – aiuterà tantissimo le persone esterne all’istituto e farà in modo che la stessa enciclica possa essere messa in pratica quotidianamente».

Il vescovo ha citato a più riprese il testo del Santo Padre sulla cura dell’ambiente. «Anche il più piccolo granello di terra mette insieme l’opera di Dio e l’opera dell’uomo. Inoltre – ha detto ancora – Papa Francesco e, a suo tempo, san Francesco d’Assisi ci ricordano che chiunque ascolta il grido della terra ascolta il grido dei poveri perché la terra è di tutti, anche di chi non ha possibilità di accedere alle risorse». Da qui l’appello a insegnanti e ragazzi: «Con il vostro lavoro siate parte del creato e vicini ai poveri, a chi sta nel bisogno», tanto con le tecniche agrarie quanto con lo sviluppo dell’arte e della cultura.

Il preside Pontarelli ha parlato di «giornata storica per l’Istituto Garibaldi. L’enciclica – ha affermato – è stata il nostro faro fin dal primo giorno in cui è stata divulgata. Con questo museo a cielo aperto abbiamo voluto creare un percorso itinerante per unire la cura del creato con la cultura e la crescita che l’arte può donare, perché crediamo tanto nell’interscambiabilità delle qualità e dei talenti dei nostri ragazzi». A ciò, ha continuato, si lega anche l’obiettivo stesso della mostra, ovvero divulgare «le 5 P dello sviluppo sostenibile: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership» e i tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.

Di scuola come «palestra di vita, non solo per istruire i giovani, ma per formarli, farli crescere, farli diventare bravi cittadini a 360 gradi» ha parlato invece il presidente del Consiglio regionale Aurigemma. «Di questo la realtà del Garibaldi è una delle più belle espressioni del panorama romano e laziale», l’omaggio. Infine, nella giornata inaugurale, il taglio del nastro e la prima visita, in un percorso che è anche stato reso accessibile alle persone con disabilità attraverso due diversi itinerari, uno in braille e uno in Caa (Comunicazione aumentativa alternativa), e nelle diverse lingue con un QR CODE che permette la fruizione in tedesco, giapponese, francese e inglese.

3 giugno 2024

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