Anniversario della morte di Garibaldi, cerimonia a Caprera con ...

20 giorni ago
Garibaldi

Con autorità politiche e istituzionali concentrate a Roma o che hanno scelto altre località per celebrare la Festa della Repubblica, la ricorrenza del 2 giugno, data della morte di Giuseppe Garibaldi, in altri tempi momento di grandi partecipazioni ed eventi, è risultata in tono minore a Caprera, dove l’eroe, padre della patria, organizzò la sua unificazione e dalla quale partì più volte per realizzarla e dove morì il 2 giugno, appunto, del 1882.

Corone e mazzi di fiori sono stati deposti davanti alla lapide dei Caduti in Guerra, al busto di Giovan Battista Culiolo, detto Maggior Leggero, amico di Garibaldi, a quello di Anita, la sua sposa sudamericana che morì durante la fuga dalla Repubblica Romana (che non è sepolta a Caprera), alla targa di un garibaldino dei Mille, Angelo Tarantini, e naturalmente, sulla sua tomba, il sarcofago di granito, nel sacrario di Caprera.

Terminata la deposizione delle corone dinanzi al sarcofago di granito, l’intervento celebrativo, sotto il Pino di Clelia, è stato di Franco Tamassia, dell’Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi.

Il giorno prima 1 giugno, nel Compendio Garibaldino c’era stata la presentazione del libro di Gordon Pincott “Verso Caprera, sulle tracce di Garibaldi” edito da Paolo Sorba, presente l’autore, con la relazione di Christian Rossi, dell’università di Cagliari, gli interventi dell’editore Sorba, di Giuseppe Garibaldi, conservatore onorario del Compendio Garibaldino, di Franco Tamassia, introdotta da Gianluca Moro, coordinatore dei Musei Garibaldini.

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