Perché Mosca ha arrestato (in contumacia) il celebre scacchista ...

7 giorni ago
Garry Kasparov

Sono passati quasi due mesi (era il 6 marzo 2024) da quando il campione di scacchi russo Garry Kasparov è stato inserito nella lista di «terroristi ed estremisti» dall'ala dell'intelligence finanziaria russa, Rosfinmonitoring. Accanto al suo nome, un asterisco: segno che, nei confronti del 61.enne nato a Baku (Azerbaigian, allora Repubblica sovietica), era stata aperta un'indagine. Sono passati, appunto, due mesi. E nelle scorse ore il procedimento è arrivato a una svolta: il tribunale cittadino di Syktyvkar ha deciso di arrestare – in absentia, dato che Kasparov vive a New York – il celebre scacchista.

Estremismo, terrorismo. Sono accuse comuni utilizzate dai tribunali russi per reprimere figure politiche dell'opposizione. Un modo per tenere a bada personaggi scomodi, non allineati. Un po' come Kasparov, insomma. Lasciata la Russia nel 2013, infatti, tre anni dopo lo scacchista ha fondato, insieme all'attivista Ivan Tyutrin (ex direttore esecutivo del movimento democratico russo Solidarnost), il Free Russia Forum (FRF). Un congresso dell'opposizione russa che si tiene due volte l'anno a Vilnius con l'obiettivo di proporre un'alternativa intellettuale al regime di Putin. «Chiunque condivida i valori della democrazia e consideri la Russia parte integrante della comunità internazionale civilizzata può diventare un partecipante, uno sponsor e un organizzatore del Forum», questo il pensiero alla base dell'FRF.

Un pensiero, ovviamente, che non è piaciuto al Cremlino. E non è un caso che, insieme a Kasparov, siano stati emessi avvisi di custodia cautelare anche per lo stesso Tyutrin, per l'attivista Yevgeniya Chrikova e per l'ex deputato alla Duma Gennady Gudkov, tutti oppositori di Putin da tempo residenti all'estero. Insieme a Kasparov, i tre sono stati accusati di aver creato una «comunità terroristica», di aver finanziato «attività terroristiche» e di aver incitato pubblicamente al terrorismo.

Campione del mondo all'età di 22 anni (record imbattuto), Kasparov è stato classificato come il numero uno degli scacchisti al mondo per un periodo di 255 mesi, dal 1984 fino al suo ritiro nel 2005. Insieme a diverse altre figure politiche russe in esilio, Kasparov ha fondato nel febbraio 2022 l'Anti-War Committee of Russia, un'organizzazione definita «non grata» dal governo russo alla fine dello scorso anno. 

Nel 2022, proprio in relazione all'invasione russa dell'Ucraina, Kasparov aveva invitato la Svizzera a rivedere la propria neutralità: «Bisogna tenerlo presente: ciò che sta succedendo in Ucraina non è semplicemente una guerra», aveva affermato in un'intervista pubblicata da alcuni media elvetici. «Chiunque non aiuti l'Ucraina acconsente a un genocidio, che tutti possono vedere. Putin sta deliberatamente attaccando i civili. In questa situazione, è necessario rivedere le proprie posizioni. Non si tratta di schierarsi con una parte in guerra. Si tratta di schierarsi dalla parte dell'umanità».

Kasparov aveva descritto Putin passando dagli scacchi: «I dittatori come lui non giocano a scacchi. Negli scacchi c'è trasparenza al cento per cento. I dittatori la odiano. A loro piacciono i giochi che permettono di imbrogliare e bluffare. Sin dal primo giorno della sua presidenza, Putin ha commesso dei crimini. Se si guardano le immagini di città come Grozny, Aleppo o Mariupol dopo gli attacchi dell'esercito russo, sembrano tutte uguali: rase al suolo. Inoltre, Putin ha immediatamente iniziato a distruggere la libera stampa e la libera televisione». «Persino io penso di essere in qualche modo responsabile dei crimini di guerra dell'esercito russo in Ucraina, nonostante combatta da vent'anni contro il regime di Putin. È come nella seconda guerra mondiale: ora capisco come si sentivano persone come Thomas Mann durante il periodo nazista. Io e mia moglie abbiamo dovuto lasciare il nostro Paese. Anche i nostri amici che hanno protestato pacificamente con me in Russia sono ora in esilio, in prigione o morti», conclude.

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