Scontri nel derby, arriva la stangata: porte chiuse e trasferte vietate

In arrivo la stangata per i tifosi di Genoa e Sampdoria dopo gli scontri che hanno caratterizzato il derby della Lanterna di Coppa Italia, terminato con il successo ai rigori dei blucerchiati dopo il pareggio 1-1 con goal di Pinamonti e Borini.

Genoa-Juventus - Figure 1
Foto GenovaToday
Una gara a porte chiuse e tre trasferte vietate

L'ufficialità dovrebbe arrivare nella giornata di venerdì, ma si profila il pugno duro da parte dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive: si parla di almeno un match casalingo a porte chiuse (Genoa-Juventus, sabato 28 settembre alle ore 18 - Sampdoria-Juve Stabia venerdì 4 ottobre alle 20:30) e di tre trasferte vietate per ciascuna delle due squadre. 

Il bilancio dei feriti e dei fermati

Il bilancio della guerriglia andata in scena fuori dallo stadio è di 48 feriti (36 tra le forze dell'ordine e 12 tra i tifosi), con tafferugli che hanno tenuto sotto scacco il quartiere di Marassi dal pomeriggio, quando si sono verificati i primi tentativi di contatto controllati dalle forze dell'ordine, fino a notte inoltrata. Le forze dell'ordine hanno sequestrato cinghie, caschi, fumogeni, bastoni, biglie di metallo, un coltello, caschi e materiale per il travisamento. Tre persone sono state arrestate dopo gli scontri. Si tratta di un cinquantenne ultrà della Sampdoria e due cittadini marsigliesi a supporto della tifoseria del Genoa. Il cinquantenne tifoso della Sampdoria, accusato di resistenza, è stato giudicato per direttissima. L'arresto dei due marsigliesi, accusati di resistenza e lesioni, cui uno già sottoposto a Daspo ad Ascoli Piceno, è stato convalidato. In totale i marsigliesi fermati sono stati dodici, cinque di questi sono minorenni. Denunciati anche sette giovani in via Canevari, sei dei quali minorenni. Proseguono le indagini della Digos, con l’analisi del copioso materiale di documentazione video fotografico, per identificare altri autori delle gravi condotte.

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