Consiglio comunale dell'8 ottobre

Genova

Il Consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata

«A prescindere che in ogni nostro bando la serietà, la correttezza, oggi invece messe in dubbio dal consigliere Pandolfo, sono sempre presenti, così come in ogni nostra attività, le decadenze delle concessioni di Valletta Sud e Nord derivano da oggettivi inadempimenti del gestore tra cui la mancata esecuzione di lavori stabilita dal crono programma, la criticità nell’esecuzione del progetto di utilizzo e il mancato rispetto delle norme all’interno della disciplina sulla sicurezza del lavoro ex artt. 15 c 6 e 26 c 6 lett. b dei capitolati. Nello specifico come indicato nelle determine dirigenziali, a nord sono stati realizzati soltanto il 13% dei lavori previsti e per la parte sud il 36%, con un investimento di risorse molto inferiore rispetto agli obblighi richiesti. L’impianto di Valletta Cambiaso per noi è fondamentale, come tutte le infrastrutture sportive del territorio per la pratica e la crescita dello sport, come dimostrato da inizio mandato. La tutela della continuità sportiva, in questo caso all’interno di Valletta Cambiaso, è prioritaria ed è già garantita dai provvedimenti emessi mentre il nuovo gestore verrà individuato con una procedura ad evidenza pubblica. La gestione sarà finalizzata alla formazione giovanile e alla promozione e diffusione dello Sport e dei suoi valori». Lo ha detto l’assessore allo sport Alessandra Bianchi rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Chicco Veroli (Vince Genova) e Alberto Pandolfo (Pd) riguardanti “Informazioni circa la decadenza delle concessioni per la gestione del complesso Valletta Cambiaso" e gli “inadempimenti dell’attuale concessionario dei due lotti dell'impianto comunale”.

«La pubblica amministrazione ha particolarmente a cuore la gestione dei 35 cimiteri genovesi, non solo nel periodo dei Santi e dei Defunti, ma per tutto l’anno. Il 16 settembre scorso ho scritto al ministro della Cultura Alessandro Giuli per chiedere di estendere l’art bonus ai sepolcri storici. Di questa cosa ho informato anche ANCI Liguria, che la settimana scorsa ha riunito l’apposita commissione per discutere sul tema. Parte quindi dalla Liguria la richiesta al ministro per applicare l’art bonus anche ai cimiteri. Il Comune non ha esternalizzato i servizi cimiteriali ma ha appaltato alcuni lavori, con l’obiettivo di erogare un servizio pubblico sempre migliore garantendo il decoro e gli sfalci periodici dell’erba». Ha risposto così l’assessore ai Servizi civici Marta Brusoni al consigliere della Lega Alessio Bevilacqua, che ha chiesto: premesso che i cimiteri civici sono un patrimonio culturale che non rientrano nelle misure di finanziamento del PNRR e che hanno un continuo bisogno di manutenzione straordinaria e ordinaria. Visto l'approssimarsi della festività dedicata ai defunti si chiede all'assessore competente su quali misure ha attivato la civica amministrazione al fine di migliorare il decoro ai suddetti sito di culto.

«Come prima cosa voglio precisare che l’Amministrazione comunale, insieme al sottoscritto, non si sono mai schermati dietro ai lavoratori AMIU che non solo fanno bene il loro lavoro, ma vanno talvolta al di là dell’ordinario per sopperire alle difficoltà che non dipendono certamente dalla loro persona. Concentrandoci sul progetto “Buona raccolta differenziata, Pegli”, il progetto è partito poco prima dell’estate e ha previsto anche una riduzione del numero di cassonetti per la raccolta della frazione indifferenziata dei rifiuti, passati dal 48 al 27% di volumetrie. Un cambiamento che può avere creato qualche problema ma che rientra nella nostra strategia di incremento della raccolta differenziata, passata a livello comunale dal 33% del 2016 al 50% di oggi, con la proiezione di un ulteriore aumento nei prossimi mesi e anni. Per quanto riguarda Pegli, siamo passati da un rapporto di 52% di frazione differenziata e 48% di RSU, a un altro di circa 70% di differenziata e 30% di RSU, con una diminuzione di circa il 20% della volumetria della frazione non differenziata. Il progetto ha previsto anche il ritiro porta a porta di carta e cartone per 280 utenze commerciali, con un contestuale riordino dei contenitori su strada. A novembre, il direttore generale di AMIU illustrerà in commissione tutti i risultati di questo progetto, che possiamo anticipare con qualche numero: +13% di raccolta plastica e metalli, oltre a una proiezione annua di 150 tonnellate di cartone differenziate. Sicuramente il nuovo sistema può avere determinato qualche criticità, che invito il consigliere Bruzzone a segnalarmi nello specifico al fine di ridurre i disagi ai residenti». Ha risposto così l’assessore ai Rifiuti Matteo Campora all’interrogazione del consigliere Filippo Bruzzone della Lista Rossoverde che chiedeva: “Appreso che secondo il progetto pilota della raccolta differenziata di Pegli uno degli obiettivi è ottimizzare la raccolta, si chiede se tale obiettivo sia stato raggiunto”.

«In piazza Corvetto sono stati fatti dei tentativi per modificare la mobilità pedonale e nello specifico abbiamo provato a immaginare un attraversamento pedonale su strada. Questa idea non ha avuto gambe, visto che tecnicamente è possibile, ma in pratica comporterebbe un blocco totale della circolazione. L’attraversamento, quindi, non è una opzione possibile da realizzare, perché ci sarebbero ripercussioni importanti sul traffico, in un punto già complicato. L’unica opportunità è quella di utilizzare gli attuali sottopassi: il più vicino è quello verso sud, che lambisce la metropolitana, e poi ci sono gli altri 4 un po’ più lontani. Abbiamo chiesto ai Lavori pubblici una verifica dei costi e delle necessità degli elevatori e delle piattaforme necessarie per l’intervento, lavori per i quali si stima un costo che supera il milione di euro. La nostra intenzione è quella di andare avanti, fare un masterplan della zona e arrivare ad un riordino complessivo della viabilità e della mobilità pedonale. Prossimamente faremo una riunione tecnica tra la Mobilità e i Lavori pubblici per iniziare a lavorare ad una progettazione preliminare». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere di Liguria al Centro Lorenzo Pellerano che chiedeva di conoscere “quali iniziative il comune può mettere in campo per la realizzazione di un progetto di fattibilità per l'abbattimento delle barriere architettoniche nei sottopassi di piazza Corvetto”.

«La strada che conduce ad Acquasanta fa parte di una zona molto delicata dal punto di vista idrogeologico, come dimostra ad esempio l’episodio franoso dello scorso gennaio sistemato allora dal Comune di Genova con un intervento in somma urgenza. La strada di Acquasanta è oggetto di un’interlocuzione costante con il Comune di Mele, nel quadro di un confronto sereno e costruttivo che ci ha visto ragionare insieme per l’esecuzione di interventi congiunti volti a migliorare alcune porzioni della strada per Acquasanta. L’assessore Piciocchi ha dato incarico alla nostra Direzione comunale che si occupa di temi idrogeologici di svolgere uno studio preliminare senza partire da zero, ma dalle ipotesi di lavoro elaborate negli anni ‘90 con il Comune di Mele. Sulla base dei nuovi elementi integrati al progetto, sono stati presi in considerazione sei settori della strada nei quali procedere all’allargamento della carreggiata. I lavori vedono un quadro economico compreso tra i 400 e i 500mila euro, con la necessità di procedere attraverso accordo bonario con i proprietari per fornire loro i dovuti indennizzi per le relative pratiche espropriative. Parliamo di un investimento importante, condiviso dal Municipio VII Ponente, che andrà inserito nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici al fine di risolvere al più presto una criticità molto sentita dal territorio». È la replica dell’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione della consigliera Rita Bruzzone del Partito Democratico che “interroga l’assessore competente in merito alla strada di Acquasanta per conoscere quali azioni si sono intraprese rispetto alla necessità degli interventi manutentivi e di allargamento della medesima, poiché permangono le criticità già note all’amministrazione compresa quella di una viabilità alternativa in caso di interruzione come accaduto a gennaio del 2024”.

«Sotto il manto stradale di via Rodi c’è un condotto ovoidale di acque miste, collocato molto profondamente nel sottosuolo. La condotta, forse per la sua vetustà, ha provocato uno sfornellamento. Sono state eseguite tutte le indagini necessarie ed è emerso che il tratto di conduttura ammalorato è di 55 metri. È stato necessario redigere un progetto, che è stato finanziato e le opere approvate sono state appaltate il 30 settembre. I lavori sarebbero dovuti iniziare ieri, ma sono stati sospesi a causa dell’allerta meteo. Inizieranno quindi venerdì 11, cubano per 210 mila euro e prevedono la sostituzione della tubatura con un’altra in polietilene. La profondità dello scavo prevede anche la messa in opera di presidi a protezione dei lavoratori, la durata delle opere è quantificata in 90 giorni naturali e consecutivi». È la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’articolo 54 presentato dalla consigliera di Vince Genova Tiziana Notarnicola: è apparsa la notizia su Facebook, comunicata dalla presidente del Municipio 8, Anna Palmieri, che dal 30 settembre 2024 al 31 gennaio 2025 inizieranno i lavori di via E. Rodi per il ripristino di un tratto di acque miste lungo circa 50 metri. Si richiedono informazioni dettagliate sulle cause dell’enorme fornello, del tipo di intervento che verrà effettuato e dei costi sostenuti dalla civica amministrazione.

«L’iter amministrativo dell’intervento vede ad oggi un progetto del 2022, di cui si è conclusa l’istruttoria tecnica, ma per cui non è stato versato il contributo di costruzione; la variante progettuale, d’altra parte, non è stata formalizzata sotto il profilo edilizio». Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere Fabio Ceraudo del M5S riguardante “l’ipotetica realizzazione di campi da paddle in via della castagna nell’area ex Telecom.”

«Via Gian Pietro Sery è una strada importante, situata sopra via Merano e vicino a Villa Rossi, che svolge una funzione di collegamento tra la parte bassa e la parte alta di Sestri Ponente, portando tra le altre in via Arrivabene. Una strada ad oggi privata che vede ogni giorno il passaggio di molti veicoli privati, camion e bus. Ho avuto modo di approfondire la questione sollevata da lei come dal consigliere Gandolfo, e proprio ieri ho avuto un incontro con gli amministratori di diversi condomini, i quali chiedono l’inserimento di questa strada nel patrimonio del Comune di Genova. Si tratta di un percorso fattibile pur con una certa complessità, che ci deve indurre a individuare la procedura migliore dal punto di vista burocratico come fatto ad esempio, qualche anno fa, per via Gualco. A tal fine mi sono impegnato a convocare una riunione tecnica con la partecipazione anche dell’assessore al Patrimonio Maresca e ai Lavori pubblici Piciocchi, dove coinvolgere ovviamente le attuali proprietà della via. Peraltro, gli amministratori dei condomini interessati si sono già impegnati a fornire la documentazione catastale. Abbiamo dunque avviato il percorso per arrivare all’acquisizione di via Sery nel patrimonio pubblico, trattandosi di una strada che già oggi svolge di fatto una funzione pubblica, con la presenza di un’illuminazione pubblica e la realizzazione di saltuari interventi di riasfaltatura. Alla riunione è stata invitata anche IRETI, essendo presenti nel sottosuolo di via Sery diverse condotte delle acque nere che servono vari condomini. Ribadiamo quindi la nostra volontà di risolvere questo problema che interessa migliaia di residenti della zona». È la risposta dell’assessore Matteo Campora all’interrogazione del consigliere Valter Pilloni di Vince Genova che ha presentato una “richiesta di delucidazioni in relazione alla perniciosa, complessa e pericolosa situazione con cui convivono i residenti di via G. P. Sery, strada vicinale di Sestri Ponente, con più obblighi che vantaggi”

Terminato il question time alle 15 con 35 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

All’ordine del giorno due delibere, una proposta di delibera e due mozioni. Prima di cominciare i lavori è stato presentato un ordine del giorno straordinario da Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione ad oggetto: “Perseguimento della pace e del disarmo” che impegna sindaco e Giunta: “Ad esprimere al Governo italiano la piú viva preoccupazione per la situazione internazionale chiedendo un impegno attivo nel perseguire il cessate il fuoco in Medio Oriente e una soluzione diplomatica in Ucraina: a promuovere la costituzione di un comitato per la pace invitando a farne parte personalità della cultura e costituzionalisti”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Successivamente è stato discusso un art. 55 presentato dalla consigliera della lista RossoVerde Francesca Ghio che invita i colleghi consiglieri ad esprimersi sul “DDL sicurezza”.

Delibera di Giunta al Consiglio 2024/32: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art.194, comma 1, lett A, d.Lgs.. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Su proposta dell’assessore a Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso, la Giunta propone al Consiglio: “Di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 273,80, per il debito derivante dalla sentenza n. 1103/2023 del Giudice di Pace di Genova RG 5665/2022, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 2. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 603,40, per il debito derivante dalla sentenza n. 1211/2024 del Giudice di Pace di Genova RG 14440/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 3. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 173,36, per il debito derivante dalla sentenza n. 101/2024 del Giudice di Pace di Lagonegro (PZ) RG 482/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 4. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 820,65 per il debito derivante dalla sentenza n. 46/2024 del Giudice di Pace di Genova RG 8538/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 5. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 181,40 per il debito derivante dalla sentenza n. 17744/2024 del Giudice di Pace di Napoli RG 39226/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 6. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 370,82 per il debito derivante dalla sentenza n. 643/2024 del Giudice di Pace di Catanzaro RG 727/2023, in materia di opposizione ex art. 615 c.p.c., di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 3.808,85 per il debito derivante dall’ordinanza resa nell’ambito di un procedimento cautelare dal Tribunale di Genova RG 10371/2023, e complessivi euro 1.416,97 per spese di CTU; 8. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 359,34 per il debito derivante dalla sentenza n. 1986/2024 del Tribunale di Genova RG 10499/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 9. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 1.081,91 per il debito derivante dalla sentenza n. 1987/2024 del Tribunale di Genova RG 10500/2023, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 10.di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 4.452,25 per il debito derivante dal decreto di liquidazione del Tribunale di Genova del 13/07/2024, nella causa RG 2832/2020, in materia di responsabilità ex artt. 2049 - 2051 - 2052 c.c.; 11.di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 1.212,95. per il debito derivante dall’atto di autorizzazione del 29/07/2024 del Tribunale di Genova avente ad oggetto il fondo spese per CTU, nella causa RG 437/2022, in materia di responsabilità ex artt. 2049 - 2051 - 2052 c.c.; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 3.766,47 per il debito derivante dal decreto di liquidazione del Tribunale di Genova del 29/08/2024, per la CTU nella causa RG 4118/2022, in materia di urbanistica; 13.di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 2.493,68, per il debito derivante dalla sentenza n. 194/2024 del TAR Liguria nel ricorso RG 202/2023, in materia di esercizio di vicinato; 14.di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di euro 3.568,24, per il debito derivante dalla sentenza n. 472/2024 del TAR Liguria nel ricorso RG 689/2023, in materia di parco pubblico; 15.di dare atto che ai fini del pagamento delle spese legali previste dalle sentenze di cui ai punti da n. 1 a n. 12, l’importo complessivo di euro 18.522,17 sarà impegnato con successive determinazioni dirigenziali con imputazione al capitolo 1742 C. di C. 0075.6.29 "Avvocatura Comunale: Spese Giudiziarie – Diritto Civile" cod. (P.d.C.) 1.3.2.99.002 “Altre spese legali; 16.di dare atto che ai fini del pagamento delle spese legali previste dalle sentenze di cui ai punti nn. 13 e 14, l’ammontare complessivo di euro 6.061,92 sarà impegnato con successiva determinazione dirigenziale al Capitolo 1743 C.d.C. 0075.6.29 "Avvocatura Comunale -Spese Giudiziarie - Diritto Amministrativo e Tributario" P.d.c. 1.3.2.99.002”.

La delibera è stata approvata con 23 voti a favore della maggioranza e della consigliera Arianna Viscogliosi del Gruppo Misto, con 12 voti si è astenuta il resto dell’opposizione.

Delibera di Giunta al Consiglio PGC 2024/33: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, d. Lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Su proposta dell’assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, di concerto con l’assessore ad Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso; la Giunta propone al Consiglio: “Di riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lettera a) del D. Lgs. N. 267/2000 inerente agli importi di cui alla sentenza del Tribunale di Genova n. 1869/2024 citata in premessa, per un importo complessivo di euro 2.905,38 come sopra specificato, al fine di dare attuazione agli obblighi di pagamento di cui alla sentenza stessa; 2. di dare atto che, ai fini del pagamento delle somme a titolo di risarcimento del danno oltre interessi e rivalutazione, l’ammontare complessivo di euro 1.900,68 sarà impegnato con successiva determinazione dirigenziale della Direzione Strade, al capitolo 45029, “Interessi passivi” “oneri straord. gest. corrente” P.d.c. 1.7.6.99.999 “Altri interessi passivi ad altri soggetti” del bilancio 2024; 3. di dare atto che ai fini del pagamento delle spese legali previste dalla sentenza citata nelle premesse l’importo complessivo di euro 1.004,70 sarà impegnato con successive determinazioni dirigenziali con imputazione al capitolo 1742 C. di C. 0075.6.29 "Avvocatura Comunale: Spese Giudiziarie – Diritto Civile" cod. (P.d.C.) 1.3.2.99.002 “Altre spese legali” del bilancio 2024; 4. di demandare alla Direzione Strade ed alla Direzione di Area Avvocatura gli adempimenti di rispettiva competenza”.

La delibera è stata approvata con 23 voti della maggioranza e della consigliera del Gruppo Misto Arianna Viscogliosi, con 12 voti si è astenuta il resto dell’opposizione.

Proposta di delibera di Consiglio istituzionale n.213: “Ratifica del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 42, co. 4, del t.u. d.lgs n. 267/18.08.2000 deliberazione Giunta comunale n. 123 del 03/10/2024 ad oggetto “X variazione ai documenti previsionali e programmatici 2024/2026.” Su proposta della Giunta Comunale Il Consiglio Comunale delibera: “Di ratificare la deliberazione Giunta Comunale n. 123 del 03/10/2024 ad oggetto: “X variazione ai documenti previsionali e programmatici 2024/2026”.

La proposta di delibera è stata approvata con 22 voti a favore della maggioranza e della consigliera Arianna Viscogliosi del Gruppo Misto, con 12 voti si è astenuta il resto dell’opposizione.

Mozione 2024/71: “Riqualificazione Giardini e Area Giochi Via Maroncelli - Sestri Ponente”, atto presentato dal consigliere di FdI Valeriano Vacalebre. Scrive il consigliere: “Appreso dalle numerose segnalazioni arrivate dagli abitanti del Quartiere di Sestri Ponente per quanto riguarda l’area verde di proprietà privata presente in Via Maroncelli che attualmente risulta da tempo chiusa, inutilizzata e molto degradata, ma che in passato era stata utilizzata come giardino attrezzato con area giochi, e che i cittadini vorrebbero tornasse al suo iniziale uso e preso atto che la proprietà di tale area è dell’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia di Genova (A.R.T.E.)”, s’impegna il sindaco e la Giunta: “Ad attivarsi affinché il suddetto terreno entri nelle disponibilità del patrimonio del comune al fine di prevedere ed attuare un progetto concreto di valorizzazione dello stesso con l’intento di riportare quest’area alla sua iniziale funzionalità di parco ludico-ricreativo e riaprirlo alla cittadinanza garantendo il suo utilizzo in sicurezza”.

Sulla stessa sono stati presentatati tre emendamenti: due presentati dal consigliere Paolo Aimé di Forza Italia e il terzo dal consigliere pentastellato Fabio Ceraudio. Gli emendamenti sono stati accolti dal proponente.

L’assessore Maresca ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole e la mozione è stata approvata all’unanimità.

Mozione 2024/99: “Spazi musicali per i giovani”, atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Arianna Viscogliosi. Si legge nel testo della mozione: “Premesso che a Genova, come in altre città italiane, manca uno spazio dedicato esclusivamente alla musica dal vivo per giovani artisti, dove dar spazio a talenti emergenti e dove le persone possano incontrarsi e assistere a performance dal vivo di vario genere e tenuto conto che è necessario un supporto istituzionale che intervenga con investimenti e che apra collaborazioni con le istituzioni locali (privati, imprenditori, scuole, università) per creare spazi multifunzionali (spazi per prove, registrazioni, performance) e per stimolare interesse e la partecipazione giovanile in modo da favorire la crescita di nuovi talenti”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A valutare la possibilità di avviare una collaborazione concreta tra istituzioni, artisti, imprenditori locali e proprietari immobiliari, per creare infrastrutture adeguate e offrire opportunità concrete di crescita per i giovani talenti, affinché la città possa sviluppare il potenziale per diventare un hub musicale e permettere agli artisti locali di avere un punto di riferimento”.

Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dalla lista RossoVerde che impegna sindaco e Giunta: “a valutare il finanziamento di un progetto finalizzato alla creazione di una sala della musica in ogni municipio, accessibile per le associazioni e la cittadinanza, dove si possano realizzare anche prove teatrali”. Sono stati presentati due emendamenti dal consigliere dem SiMohamed Kaabour, accettati dalla proponente. L’assessore Mascia ha dato parere favorevole a nome della Giunta alla mozione e all’ordine del giorno che sono stati approvati all’unanimità.

Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 18.01 si è chiuso il Consiglio comunale.

Il presidente Cassibba ha ricordato che non si svolgeranno le sedute del 15 e del 22 ottobre e ha dato appuntamento a giovedì 31 ottobre.

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