Da tutta Italia per Geolier, trionfo al “Maradona”

5 giorni ago

La prima serata di Geolier allo stadio Maradona conferma tutte le aspettative dei 145mila fans che per tre serate faranno registrare il tutto esaurito nell’impianto di Fuorigrotta. Emanuele Palumbo porta in scena uno spettacolo che “scassi tutt’cos”... un’organizzazione imponente, una cura artistica e scenografica attenta al minimo dettaglio che non fa mancare effetti speciali.

Geolier - Figure 1
Foto ROMA on line

Da una Cadillac Deville, fino piattaforma mobile di 9,5 metri di altezza, passando per fuochi d’artificio e lingue di fuoco... Geolier ha voglia di stupire il pubblico napoletano, divertendosi lui stesso e facendo divertire tutti i presenti.

Non mancano nemmeno le sorprese di tanti amici e colleghi che “fanno un salto” al ex San Paolo per venire a trovare Geolier e cantare insieme qualche brano in qualità di ospiti d’eccezione ad arricchire un palco dove, oltre la band composta da Carmine Landolfi B Dog (batteria), Francesco “Kekko” D’Alessio (tastiere), Cristian Capasso (basso), Max D’Ambra (tastiere), Dat Boi Dee e Poison Beats (alle due console) troviamo un’orchestra d’archi di 16 elementi che impreziosisce con la sua sonorità acustica.

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Geolier - Figure 2
Foto ROMA on line

Quando le luci si spegnono il boato dei cinquantamila è assordante, Geolier apre lo show con “Per sempre” entrando in scena da una piattaforma a 9 e mezzo d’altezza. L’energia di Geolier è immensa, la sensazione di essere “a casa”, quella scarica di adrenalina extra data dall’essere tra le “mura amiche” dello stadio Diego Armando Maradona è elettricità pura.

Dopo il primo brano Emanuele si ferma... si inchina al pubblico, prendendosi qualche attimo per guardare il mare di anime che è sotto di lui e tutto intorno lungo le tribune. «I miei sogni erano più piccoli - ammette con emozione dopo “Money” - non arrivavano a questo... grazie», proseguendo con “So Fly”.

«Questo pezzo è dedicato ad una persona molto importante per la mia vita, artistica e personale, a Napoli diciamo “a femmn t’fa omm”, un amore anche se finisce è sempre amore, onoratelo sempre» introduce così “Si stat’ tu”. «Come state?», chiede Emanuele al suo pubblico che all’unisono risponde “Bene”.

Geolier - Figure 3
Foto ROMA on line

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«Allora è tutto vero... non è che domani mamma m’scet ed è tutt nu suonno... adesso anche se fa caldo, assaje, mettiamo tutti un “Moncler”». Dopo “Nu parl, nu sent, nu vec” il palco si spegne, e sui ledwall viene proiettato il video di Emanuele da piccolo che rappa su “Int’o Rione” dei Cosang che strappa applausi... torna dopo un cambio d’abito rientrando in scena sule strofe di “2 secondi”.

Sulle note di “Già lo sai” arriva la prima visita di un amico, con Luchè che sale sul palco per duettare con Emanuele. E’ Mavi che raggiunge il rapper per cantare insieme “Emirates”. “L’ultima poesia” e “I p’ me, tu p’te” cantante in sequenza mandano in delirio il pubblico che canta ogni strofa a squarciagola.

È il momento di Mv Killa che sale sul palco per duettare su “Amo ma chi t sap”. I due lasciando il palco e rientrano in scena sulle note di “Cadilac” a brordo di una vera Cadillac Deville verde smeraldo sul palco li raggiunge anche Tony Effe.

Geolier - Figure 4
Foto ROMA on line

Geolier torna ad esibirsi a 9 metri d’altezza salendo sulla piattaforma che lo solleva mentre canta “Dio lo sa”. “P Secondigliano” scatena tutto lo stadio, e sul finale Geolier lascia salire otto bambini a ballare con lui.

L’ultima visita a sorpresa la fa Gigi D’Alessio che arriva per “Senza tuccà”. “Come vuoi” e “Give you my love” chiudono lo show in un tripudio di fuochi d’artificio ma le sorprese non sono ancora terminate e alla fine del live dal palco arriva a sorpresa l’annuncio da parte di Geolier di un appuntamento speciale nella sua Napoli il 25 luglio 2025 all’ippodromo di Agnano.

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