Giacomo Bozzoli è ufficialmente latitante - QuiBrescia

2 giorni ago

Scomparsi anche la moglie e figlio piccolo. Secondo i vicini, la famiglia non si farebbe vedere da una decina di giorni.

carabinieri

Soiano del Lago. Martedì Giacomo Bozzoli è stato aggiunto alla liste delle persone ricercate a livello nazionale e le forze dell’ordine hanno iniziato le ricerche.
Lunedì la Cassazione ha confermato la sua condanna all’ergastolo, ma l’imputato non era presente in aula. Non era stato sottoposto a misure cautelari, nonostante fosse già stato condannato al carcere a vita in primo e secondo grado, nonostante la sua capacità di rifarsi una vita altrove (vista la giovane età e le disponibilità economiche) e nonostante la condanna non gli avesse lasciato nulla da perdere.
In aula era presente solo suo padre Attilio, fratello dell’ucciso e da sempre sostenitore dell’innocenza del figlio. Non erano presenti nemmeno la vedova e i figli della vittima.
Martedì sera i carabinieri hanno atteso che la Procura di Brescia ricevesse le carte dal Tribunale (l’estratto della sentenza). Alle 20.00 si sono presentati alla sua casa sul lago di Garda, nel comune di Soiano, per arrestarlo: nessuno ha risposto al campanello, di lui non c’era più traccia. La “dichiarazione di latitanza” è stata emessa solo ore dopo.
Gli ultimi aggiornamenti dicono che sarebbero spariti anche la moglie e il figlio di 8 anni. Gli avvocati difensori Luigi Frattini e Franco Coppi si rifiutano di commentare. Il padre Adelio, che aveva detto in aula che il figlio era a casa ad aspettare l’esito del processo, non risponde più al telefono.
I carabinieri stanno stazionando davanti alla sua abitazione, ma alcuni vicini avrebbero dichiarato che la famiglia Bozzoli non si vede da una decina di giorni. La porta di casa sembra chiusa da tempo, l’erba del giardino non è curata e avrebbe bisogno di essere sfalciata.

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