Giorgia Meloni - .
È stata una sorpresa relativa l'incoronazione di Giorgia Meloni come personalità più influente d'Europa, riconoscimento attribuito dall'autorevole sito Politico.eu, riferimento editoriale per l'opinione pubblica del Vecchio Continente. Almeno tre i motivi principali che hanno portato la premier italiana in testa alla classifica stilata dagli attenti osservatori delle cose di Bruxelles (e non solo).
1) La nuova posizione dell'Italia meloniana nello scacchiere strategico che segue il ritorno di Donald Trump. La premier è la leader europea di governo più vicina alla galassia trumpiana, soprattutto grazie a un filo diretto con Elon Musk. Allo stesso tempo, però, è stata leale alleata dell'America di Joe Biden, dimostrando un solido equilibrio euroatlantico sui dossier esteri più spinosi, a partire dal conflitto in Ucraina.
2) Meloni beneficia oggettivamente della profonda crisi dei principali governi europei. La Germania del socialdemocratico Scholz tornerà al voto a inizio 2025. La Francia del liberale Macron è in preda a convulsioni politiche, istituzionali ed economiche. La sola e semplice stabilità dei conti pubblici italiani, in questa fase di tormenta delle democrazie europee, è stata una scelta che alla fine ha pagato. Ed è valsa la patente di affidabilità, accanto al costante sostegno a Kiev.
3) Pur non rinnegando mai i temi, i toni e i valori della destra radicale europea, Meloni, da una posizione di governo, ha trovato un modo per inserirli nell'agenda delle istituzioni comunitarie senza arrecare troppi traumi. Vale per le migrazioni, ma vale anche per la revisione del Green deal. Decisiva, in questo senso, è la sponda e il legame privilegiato che la premier italiana tiene con il Ppe. A fianco alla trama politica, tuttavia, la premier, sulla scia del berlusconismo, ha inserito la trama delle relazioni interpersonali con gli altri leader europei, andando oltre le differenze ideologiche nel nome del pragmatismo.
Meriti e vuoti, dunque, che le sono valse il riconoscimento di Politico.
COSA HA SCRITTO POLITICO.EU
"Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? Se sei Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo e consigliere chiave del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il numero da chiamare è quello di Giorgia Meloni". E' questo l'incipit dell'articolo di Politico.ue che ha definito la premier italiana come la persona più potente d'Europa per il 2025, definendola nella sua classifica d'influenza l'interprete perfetta dello zeitgeist, lo spirito del tempo "sempre più radicale che fiorisce su entrambe le sponde dell'Atlantico".
"In meno di un decennio - osserva la testata -, la leader di destra di Fratelli d'Italia è passata dall'essere liquidata come una pazza ultranazionalista all'essere eletta prima ministra d'Italia, affermandosi come una figura con cui Bruxelles, e ora Washington, possono fare affari".
Con un governo definito come "uno dei più stabili mai esistiti nell'Italia del dopoguerra", Meloni "ha mantenuto al minimo la sua retorica anti-Ue ed evitato scontri con Bruxelles", spiazzando anche i suoi detrattori ed "emergendo come una delle sostenitrici più convinte dell'Ucraina". L'affermazione della leader di Fratelli d'Italia è coincisa con la resa dei conti nel Vecchio Continente sulla crisi migratoria. Meloni ha saputo giocarsi le sue carte: attraverso una "collaborazione con la presidente Ursula von der Leyen" e la firma di "accordi storici con Tunisia, Mauritania ed Egitto". Oltre al modello Albania da cui, si evidenzia, non si sono discostati nemmeno i leader di centrosinistra come il tedesco Olaf Scholz e il britannico Keir Starmer. Sfruttando il vuoto di potere lasciato da Parigi e Berlino, la premier ha ora spazio per "portare avanti le sue politiche". E "la rielezione di Trump", nel giudizio della testata di proprietà del gruppo editoriale Axel Springer, potrà darle "ancora più slancio". Anche grazie al sostegno di Elon Musk, che la acclama come paladina del contrasto all'immigrazione illegale.
Se finora Meloni ha usato la sua influenza principalmente in Italia, la domanda - evidenzia infine Politico - è se adesso "inizierà a esibire i muscoli a livello internazionale e se, con un nuovo vento che soffia attraverso l'Atlantico, continuerà a giocare bene con istituzioni come l'Ue e la Nato oppure tornerà alle sue radici di destra e sfiderà lo status quo".