La Giornata mondiale della gentilezza, celebrata ogni anno il 13 Novembre, è una ricorrenza globale dedicata alla promozione e alla celebrazione degli atti di gentilezza. Essa ci ricorda l’impatto positivo che la gentilezza può avere sugli individui e sulle comunità, incoraggiando le persone a compiere gesti intenzionali di gentilezza e promuovendo una cultura basata su compassione e generosità.
Che cos’è la gentilezza?Per l’American Psychological Association, la gentilezza è un’azione benevola, utile e intenzionalmente rivolta a un’altra persona; la gentilezza è motivata dal desiderio di aiutare un altro individuo, non di ottenere una ricompensa o evitare una punizione.
Possiamo anche intendere la gentilezza come una qualità umana che riflette la tendenza a fare del bene e ad entrare in empatia con gli altri (Tikaboo, 2020, p. 2). Curry e collaboratori (2018) classificano vari livelli di gentilezza:
verso i parenti, ovvero essere gentile con la propria famiglia; mutualismo o essere gentile con i membri della comunità; altruismo reciproco, ovvero l’essere gentili con chi si incontra in genere; altruismo competitivo, essere gentili con gli altri per migliorare il proprio status.La gentilezza è strettamente definita dalle nostre azioni, ma coinvolge anche la percezione degli altri: un’azione per noi gentile, potrebbe non venir letta allo stesso modo da un altro individuo.
Alcuni autori sottolineano tre aspetti principali della gentilezza (Canter et al., 2017):
tolleranza benigna, un atteggiamento del tipo “vivi e lascia vivere”, permeato da permissività, cortesia e accettazione verso il prossimo; responsività empatica, ovvero il considerare i sentimenti degli altri individui; proazione basata sui principi, comportarsi in modo rispettoso, altruistico e proattivo verso gli altri.Continua la lettura dell’articolo >> CLICCA QUI