Ricordi da… Padova, 2000: tra scioperi e polemiche vince Quaranta

21 giorno ago
Giro d'Italia Padova

Più che per la magistrale volata di Ivan Quaranta, che sverniciò Jan Svorada e Mario Cipollini, la Tappa 10 del Giro d’Italia 2000, quella che da San Marcello Pistoiese portava a Padova dopo ben 253 km, viene ricordata per un’improvvisata protesta indetta da alcune squadre, perlopiù italiane, per i proventi dei diritti televisivi.

Spinti dal proprio management e dal sindacato dei corridori, più che per reale convinzione propria, gli atleti disertarono la premiazione post tappa e si rifugiarono in un silenzio stampa che tenne banco per tutto il pomeriggio. In pratica, Quaranta non si presentò per festeggiare la vittoria di tappa e Francesco Casagrande non indossò la Maglia Rosa, cosa che era capitata solo nel 1985, in quel caso con Francesco Moser e Urs Freuler per una protesta legata agli sponsor. Quel giorno salì sul paradossale podio solo Fabrizio Guidi, che indossò la Maglia Azzurra dell’Intergiro, in quanto la sua squadra, la FDJ, non era legata al sindacato dei corridori.

Intercettato comunque da alcune televisioni, Quaranta si lasciò andare ad un “non festeggiare è stato come prendere una badilata in faccia”, che ben spiegava lo stato d’animo e la confusione dei corridori dopo quello sciopero indotto. Lo sprinter cremasco – attuale collaboratore tecnico per la Nazionale di velocità su pista – ha vinto 6 tappe al Giro d’Italia e, dopo quella giornata surreale a Padova, troverà modo ancora di festeggiare alla Corsa Rosa, vincendo due frazioni nell’edizione del 2001.

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