Omicidio Giulia, virale la poesia dell'attivista peruviana Cristina ...
Dal 2011, la poesia è diventata un inno di denuncia contro la violenza sulle donne e i femminicidi. I versi di “Se domani non torno” stanno invadendo la Rete. Migliaia di condivisioni, di post e stories dedicati. Tra le tante anche, e soprattutto, quella di Elena Cecchettin, la sorella della 22enne uccisa a coltellate dall’ex-fidanzato

L’attivista peruviana Cristina Torres Cáceres l’ha scritta per i diritti delle popolazioni indigene e l’educazione ambientale. Dal 2011, la poesia è diventata un inno di denuncia contro la violenza sulle donne e i femminicidi. I versi di “Se domani non torno” stanno invadendo la Rete. Migliaia di condivisioni, di post e stories dedicati. Tra le tante anche, e soprattutto, quella di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, uccisa a coltellate dall’ex-fidanzato.
“Se domani non rispondo alle tue chiamate, mamma. Se non ti dico che vengo a cena. Se domani, il taxi non appare. Forse sono avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in una borsa nera. Forse sono in una valigia o mi sono persa sulla spiaggia. Non aver paura, mamma, se vedi che sono stata pugnalata. Non gridare quando vedi che mi hanno trascinata. Mamma, non piangere se scopri che mi hanno impalata. Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, l'alcool nel sangue. Ti diranno che era giusto, che ero da sola. Che il mio ex psicopatico avesse delle ragioni, che ero infedele, che ero una puttana. Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senza aria. Lo giuro, mamma, sono morta combattendo. Lo giuro, mia cara mamma, ho urlato forte così come volavo alto. Ti ricorderai di me, mamma, saprai che sono stata io a rovinarlo quando avrai di fronte tutti quelli che urleranno il mio nome. Perché lo so, mamma, non ti fermerai. Ma, per quello che vuoi di più, non legare mia sorella. Non rinchiudere le mie cugine, non privare le tue nipoti. Non è colpa tua, mamma, non è stata nemmeno mia. Sono loro, saranno sempre loro. Combatti per le loro ali, quelle ali che mi tagliarono. Combatti per loro, che possano essere libere di volare più in alto di me. Combatti per urlare più forte di me. Possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho vissuto io. Mamma, non piangere le mie ceneri. Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima”
vedi anche Basta, la nostra campagna contro i femminicidi