Vignetta sugli ebrei, scontro tra Ferrara e Travaglio: «Antisemitismo ...

23 ore ago
Giuliano Ferrara Marco Travaglio

diGiovanna Cavalli 

Per Giuliano Ferrara la vignetta di Mannelli pubblicata dal Fatto quotidiano di Marco Travaglio sarebbe «antisemitismo alla carbonara». Travaglio replica:  «Spiegare le vignette degli altri a chi non le capisce è inutile»

Giuliano Ferrara contro Marco Travaglio (e viceversa). Già il titolo che campeggia in blu sulla prima pagina de Il Foglio è durissimo: «L’antisemitismo alla carbonara nelle vignette del Fatto che svela il volto di un giornale aguzzino dell’intelligenza e della satira».

Ma poi Ferrara calibra ancora meglio il suo feroce attacco a Travaglio. Dopo che il Fatto Quotidiano ha pubblicato una vignetta di Mannelli che raffigura Netanyahu con la kippah e la didascalia: «L’ebreo (ab)errante». Un’ironia che Ferrara disprezza e ripudia: «La vignetta satirica è un recinto sacro. Per dissacrarla con l’antisemitismo ci vogliono o l’ispirazione omicida degli anni Trenta tedeschi, conseguenze serie, oppure la stupidità di un giornale che celebra i suoi quindici anni di pura mer...a radunando tanta bella gente intorno al concetto di ebreo (ab)errante o all’idea che per essere più crudele Putin abbia bisogno di una sola cosa, la circoncisione». 

E definisce Travaglio «fascista di destra e corsivista dei giochi di parole, come ricordava Cossiga». E il Fatto quotidiano con le sue «vignette da Terzo Reich» un «fogliaccio» e un «piccolo organo della russificazione delle menti e dei cuori pulsanti della brutta gente che li circonda». Riflettendo quindi che: «L’opinionismo contro gli ebrei può dunque avere vita facile e complicità illustri in questo mondo di caricatura della libertà e della critica». 

Per poi concludere così: «Non è scandaloso che profughi-bambini e in parte inconsapevoli del passato regime fascista si accaniscano contro la democrazia e le sue regole, vestendo i panni dei censori della classe dirigente. Dei partiti e dell’Italia sopravvissuta nonostante tutto alla crisi e alla scomparsa dei partiti, importante è che non smettano di mostrare il loro vero volto di aguzzini dell’intelligenza, della fantasia, del racconto almeno verisimile, della critica e della satira».

Dapprima quasi stupito («Ma che secondo lui la vignetta l'ho fatta io?»), poi prontamente sarcastico, Travaglio risponde alla sua maniera: «Spiegare le battute a chi non le capisce è già triste, ma spiegare le vignette degli altri a chi non le capisce è inutile. Mi spiace che Ferrara non prenda più soldi dalla Cia per fare la spia - lo ha raccontato lui - altrimenti glielo spiegherebbero i suoi amici americani».

26 settembre 2024 ( modifica il 26 settembre 2024 | 18:17)

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