La retromarcia Pirelli sull'assegnazione del trofeo “Heroo” sul podio ...

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Leclerc, Sainz e Verstappen non hanno ricevuto le particolari coppe che la casa milanese aveva commissionato all'artista italiano Matteo Macchiavelli. Ecco perché - Photo Batchelor / XPB Images

GP Austin - Figure 1
Foto FormulaPassion.it

Pubblicato il 21 Ottobre 2024 ore 12:00

Pirelli, che fine ha fatto Heroo?

Agli osservatori più attenti non sarà sfuggito che, durante la premiazione del GP Stati Uniti di Austin, ai piloti sul podio non è stato consegnato il caratteristico trofeo ridenominato “Heroo”. Le tre coppe, commissionate dalla Pirelli in qualità di title sponsor della gara all’artista e designer italiano Matteo Macchiavelli, sono state infatti alla fine sostituite con un trofeo più tradizionale per il vincitore Charles Leclerc e con tre “ruotini” simili a quelli consegnati a chi ottiene la pole position. Quello con banda bianca tipico delle gomme Hard è stato dato al terzo classificato Max Verstappen, mentre quelli che riproducono le Medium e le Soft sono andati rispettivamente a Carlos Sainz e a Ravin Jain in rappresentanza della Ferrari.

Carlos Sainz festeggia il secondo posto sul podio – Photo Batchelor / XPB Images Problema legato al diritto d’autore

Ma perché il trofeo Heroo non è stato quindi usato per la premiazione del GP? A svelare quanto accaduto ad Austin sono stati i colleghi del sito Autosport, ai quali la Pirelli ha confermato di aver deciso di sostituire le coppe originariamente previste per evitare problemi legali relativi a una possibile infrazione della legge sul diritto d’autore. Nei giorni successivi alla presentazione di Heroo sarebbero infatti emerse delle similitudini con il disegno delle sculture del marchio Bearbrick e dunque, d’accordo con il comitato promotore della gara e dopo aver informato anche la Fia, il fornitore di pneumatici ha scelto di rinunciare alla consegna dei trofei.

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