Perché Pirelli ha cambiato i trofei del Gp di Austin F1

GP Austin

di Daniele Sparisci

Il trofeo del Gp Austin avrebbe dovuto essere «Heroo», una statuetta creata da un artista italiano. Troppo simile, però, a un Art Toy già in commercio la cui azienda ha sporto reclamo: per evitare problemi Pirelli ha scelto un piano B

C’è un piccolo retroscena nella doppietta della Ferrari al Gp di Austin. Charles Leclerc sul podio avrebbe dovuto ricevere un particolare trofeo ideato da un designer italiano. E invece, con un po’ di stupore, ha sollevato un altro tipo di coppa, mentre a Sainz e Verstappen sono stati premiati con dei ruotini personalizzati con la bandiera americana. 

La decisione di cambiare gli oggetti è stata presa dalla Pirelli (main sponsor del Gp di Austin) al sabato dopo essersi consultata con la Formula 1. Con questa mossa infatti si sono evitate controversie legali: Heroo, il trofeo disegnato da Matteo Machiavelli, era stato accusato di essere troppo simile a un famoso Art Toy già in commercio (Bearbrick). 

Dopo l’arrivo di reclami, il costruttore milanese di gomme (che in alcuni Gran premi fra i quali quello di Monza commissiona le coppe da distribuire sul podio), fornitore unico della F1, si è mosso in fretta d’accordo con gli organizzatori e ha messo in atto un piano B per chiudere la questione ed evitare strascichi. 

Heroo era stato creato da Machiavelli come «un oggetto vuole fare da ponte fra la bellezza e l’eleganza dell’arte e l’emozione, il senso della velocità e l’eccellenza dei materiali che contraddistinguono, fra le altre cose, la Formula 1». Una simpatica statuetta rivestita in fibra di carbonio e posta su una base ricavata da una gomma. In teoria avrebbe dovuto diventare anche un oggetto di design prodotto in serie limitata, la sensazione è che rimarrà un pezzo unico.

21 ottobre 2024

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