GP Baku: pista ancora sporca e in evoluzione, una sosta opzione ...

3 giorni ago

Alle tante insidie del suo tracciato cittadino veloce e stretto, la pista di Baku quest’anno ha aggiunto un’altra variante: un asfalto molto sporco, polveroso e con scarso grip che ha reso ancora più complicata la vita ai piloti. La situazione è progressivamente andata migliorando nel corso del weekend, ma per il GP Azerbaijan sono previsti ancora problemi nella gestione delle gomme legati a questa situazione. In ogni caso, al netto delle frequenti Safety Car che entrano in azione sulla pista azera, la strategia migliore e suggerita da Pirelli rimane quella a una sosta.

GP Azerbaijan - Figure 1
Foto Formu1a.uno
Mario Isola: “C’è margine per vedere ancora un’evoluzione significativa della pista”

Tra le cause di questa situazione, i tecnici della casa milanese hanno ipotizzato un diverso trattamento dell’asfalto rispetto al passato che ha fatto emergere tutte le criticità di una pista che normalmente viene utilizzata per il traffico urbano. Una delle conseguenze più visibili è il netto aumento dei tempi sul giro: la pole position di Charles Leclerc in 1:41.365 è di oltre un secondo superiore alla prestazione realizzata dal monegasco nel 2023 e molto superiore alle previsioni della vigilia.

Questo aspetto è stato sottolineato anche da Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport, il quale si aspetta un’ulteriore evoluzione della pista durante il GP Azerbaijan di oggi: “Abbiamo visto come la pista stia diventando più veloce man mano che le vetture girano ma, ancora siamo molto lontani non soltanto da quello che era il tempo previsto dalle simulazioni ricevute dalle squadre (1’39”4) ma anche da quello della pole dello scorso anno (1’40”203), segno che c’è ancora margine per vedere un’evoluzione significativa durante la gara“.

Strategia per la gara: sosta unica, ma attenzione a graining e ingressi della SC

La situazione dell’asfalto non cambia le proiezioni della vigilia riguardo la strategia, con la sosta unica che rimane l’opzione migliore, ma potrebbe complicare la vita ai piloti con la possibilità che si presenti ancora del graining, come già avvenuto nel corso dei long run durante le FP2 di venerdì pomeriggio. Attenzione poi alle neutralizzazioni con Safety Car, spesso protagonista nel GP Azerbaijan, che potrebbe favorire i pit stop oppure mescolare le carte: quasi tutti i top team, ad eccezione della Mercedes, si sono tenuti due set di gomme Hard nuovi proprio per un’eventuale seconda sosta in cui montare quella che viene ritenuta la gomma migliore per la gara.

GP Azerbaijan - Figure 2
Foto Formu1a.uno

Isola ha aggiunto a riguardo: “Dal punto di vista delle strategie, su questa pista la sosta unica rappresenta sulla carta l’opzione nettamente più veloce, con Medium e Hard come le mescole più idonee a completare i 51 giri previsti. Un’eventuale doppia sosta diventerebbe credibile soltanto in caso di Safety Car nella seconda metà della corsa ed è probabilmente per questa ragione che molti piloti si sono tenuti due set di C3 Teoricamente, in base alle prime analisi dei dati, la prima sosta dovrebbe verificarsi fra il giro 13 e il giro 20 per chi sceglierà di partire con la Medium mentre chi prenderà il via con la Hard dovrebbe fermarsi fra il giro 32 e il giro 38. È ovvio che una neutralizzazione potrebbe innescare la sarabanda dei pit-stop, come si è visto ad esempio lo scorso anno. Un fattore da tener presente sarà il graining, visto che la pista è ancora molto sporca“.

La pista di Baku prevede un tratto molto breve tra la griglia di partenza e la staccata di curva 1: in questo caso la differenza di spunto tra gomma Media e Dura dovrebbe essere meno determinante, mentre un peso potrebbe averlo la differenza di grip tra i due lati del tracciato, con le caselle dispari solitamente avvantaggiate. Un fattore, questo, sottolineato ieri anche da Leclerc dopo che la Ferrari ha piazzato le sue due monoposto in prima e terza posizione.

GP Azerbaijan - Figure 3
Foto Formu1a.uno

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GP Azerbaijan - Figure 4
Foto Formu1a.uno
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