Migranti, tensione e proteste a Gromo: «Abbiamo fame, freddo e non ...

7 giorni ago
Gromo

Continuano le proteste dei migranti in Italia. Dopo quelle dei profughi ospiti a Romano di Lombardia, nei giorni scorsi una trentina di persone provenienti da una struttura a Gromo, in alta Valle Seriana, si sono radunate davanti alla caserma dei carabinieri di Ardesio per chiedere aiuto alle autorità italiane e il rispetto dei loro diritti.

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La protesta e le richieste dei migranti

«È arrivato il freddo e il riscaldamento della struttura dove viviamo non funziona - hanno detto i migranti -.

Non abbiamo vestiti adeguati per coprirci. Anche il cibo non è abbastanza. Tra di noi ci sono alcune persone malate, ma non hanno la possibilità di curarsi. Vogliamo imparare la lingua italiana, ma non abbiamo la possibilità di andare a scuola. Da giugno non riceviamo il pocket money (il contributo in denaro che viene erogato ai migranti per le loro spese personali, ndr) e quindi non abbiamo i soldi per comprare il biglietto dell’autobus per andare a scuola. Non possiamo nemmeno lavorare perché non abbiamo la carta d’identità». 

La lettera della sindaca di Gromo

A commentare la vicenda anche la sindaca di Gromo, Sara Riva, che con una lettera ha chiesto spiegazioni alla Prefettura. «Spett.le Prefettura, richiamata la nota prot. n. 1689 del 23.03.2023 a firma della scrivente e le successive comunicazioni inviate dagli uffici comunali, da Voi mai riscontrate, con la presente sono cortesemente a sollecitare una Vostra doverosa risposta in merito a quanto in oggetto. Segnatamente, chiedo di ricevere gli aggiornamenti e la documentazione relativi agli approfondimenti necessari espletati sulla struttura che ospita i migranti ossia l’hotel Gromo. Come già comunicato in precedenza, infatti, mi risulta che l’albergo in parola abbia cessato l’attività alcuni anni fa. Inoltre, sono cortesemente a chiedere informazioni sulla verifica delle condizioni di abitabilità dell’immobile, dei requisiti igienico sanitari da parte di ATS, della presenza di un piano di sicurezza aggiornato e sui controlli effettuati dai Vigili del Fuoco. Infine, come richiesto sempre in occasione dei vari colloqui avvenuti in precedenza per le vie brevi, resto in attesa di tempestivi e puntuali aggiornamenti sul numero effettivo dei migranti e sulle generalità dei medesimi».

La risposta dei risponsabili del centro

Come riporta "Il Giorno", è stata immediata la replica dei responsabili del centro che ospita i migranti a Gromo. «Per quanto riguarda il freddo, tutto dipende da un guasto a una delle caldaie che servono la struttura. Alcuni migranti utilizzano dei fornelli che purtroppo hanno provocato un cortocircuito e una delle caldaie, quella utilizzata per il riscaldamento, si è guastata. Abbiamo chiamato il tecnico per aggiustarla e purtroppo non è stato possibile risolvere subito il problema. In merito alla questione pocket money, stiamo aspettando i soldi dal governo. È una situazione comune in tutta Italia. Appena i soldi arrivano vengono consegnati immediatamente ai migranti. Chi è malato riceve assistenza medica. Quando c’è bisogno di medicinali, vengono acquistati. Il cibo? I migranti hanno da mangiare a sufficienza. Il cibo non manca di certo». 

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