La guerra in Medio Oriente frena la Sardegna - ItaliaOggi.it

4 ore ago
Guerra

La crisi in Medio Oriente frena l'export della Sardegna. Dall'isola verso gli Emirati Arabi, l'Arabia Saudita, Israele, Qatar, Kuwait e altre dodici nazioni partono beni e servizi per oltre 1,5 miliardi di euro, equivalenti all'1,3% del valore aggiunto regionale prodotto.

Oltre ai derivati della raffinazione le esportazioni comprendono alimentari e bevande, moda e design, arredamento, sistemi informatici e digitali, ma soprattutto macchinari e impianti, i prodotti più venduti e richiesti per la loro qualità e originalità. Un ampio mercato che sta vedendo un vistoso rallentamento.

Secondo l'ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, che ha analizzato l'export isolano nel mercato del Medio Oriente nel 2023 e nei primi mesi del 2024, il confronto tra il consolidato del primo semestre 2024 rispetto al 31 dicembre 2023 è -8%. Ancora più pesante il raffronto tra il primo semestre 2024 e l'analogo periodo del 2023, che segna un -9%.

La Sardegna si colloca al settimo posto della classifica nazionale per quanto riguarda l'esposizione dell'export alla crisi. In testa c'è la Toscana, le cui esportazioni del made in Italy in Medio Oriente rappresentano il 3% del valore aggiunto regionale e ammontano a 3 miliardi di euro, pari al 12% delle vendite italiane nell'area. Superano l'esposizione media nazionale anche il Piemonte, l'Emilia-Romagna, il Veneto, la Lombardia e il Friuli-Venezia Giulia.

«Le notizie che arrivano dal Medio Oriente, in particolare dalla sponda Sud del Mediterraneo, ci preoccupano come uomini e come imprenditori», ha spiegato Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna. «Ci auguriamo che la diplomazia, anche economica, stia intervenendo per risolvere queste situazioni. In ogni caso, questa crisi sta penalizzando sia i sistemi del made in Sardegna e made in Italy sia l'approvvigionamento di prodotti essenziali per la trasformazione della manifattura, aggravando la frenata del commercio».

«La recente crisi in Medio Oriente sta avendo un impatto significativo sulle esportazioni dalla Sardegna verso i paesi arabi, mettendo a rischio una crescita che fino a poco tempo fa sembrava inarrestabile», ha proseguito Meloni. «Le tensioni geopolitiche e i conflitti in corso nella regione stanno generando incertezze economiche e logistiche che potrebbero compromettere la regolarità dei flussi commerciali».

«Le sanzioni imposte a determinati paesi, insieme alla crescente instabilità politica, rendono difficili le operazioni di esportazione, dato che i mercati locali sono colpiti da fluttuazioni valutarie e aumenti dei costi operativi. A livello di trasporti, la chiusura di rotte marittime e aeree, oltre alla crescente insicurezza nelle principali vie commerciali, potrebbe portare a ritardi nelle consegne e a un aumento dei costi logistici».



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