Le vittime hanno cercato di salvarsi. La procura indaga sugli "errori ...

26 giorni ago
Hannah Lynch

“Morti come topi”, secondo la ricostruzione fatta dalla procura di Termini Imerese, pronta a procedere con gli avvisi di garanzia per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colpose. L'incarico per le autopsie sarà invece assegnato dopo il ritrovamento dell'ultimo disperso: all'appello manca ancora Hannah, la figlia 18enne di Mike Lynch. Gli inquirenti stanno passando in rassegna le azioni e le decisioni del comandante del Bayesian, il 51enne neozelandese James Cutfield e del primo ufficiale Matthew Griffith, 22 anni francese, che ruolo avevano e quale responsabilità nella nave. Anche la posizione dell'armatore è al vaglio. In questa fase delle indagini l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire la nomina dei consulenti di parte che partecipano agli accertamenti.

Il cadavere di Mike Lynch, individuato ieri in una delle cabine del relitto, è stato recuperato stamane. E in queste ore, i media britannici fanno sapere che il tycoon aveva pensato di vendere il superyacht per 30 milioni di sterline prima del viaggio nel Mediterraneo. Aveva cambiato idea poco dopo la sua assoluzione nel caso di frode negli Stati Uniti e l'aveva ritirato dal mercato a luglio, decidendo che avrebbe trascorso l'estate a bordo, riservandosi di rivalutare in autunno la decisione di vendere. Ospiti erano stati invitati a bordo dello yacht per festeggiare la vittoria di Lynch in tribunale, nonché i colleghi del fondo di investimento londinese Invoke capital, da lui gestito.

Lynch parlava di una seconda prospettiva di vita

E' la Bbc a raccontare del desiderio del magnate di una seconda prospettiva di vita. Un auspicio che Lynch aveva rivelato proprio all'emittente britannica, nel corso di una intervista poche settimane prima della tragedia. 

Quando Lynch è stato assolto in modo clamoroso da un tribunale statunitense da 15 accuse di frode all'inizio di quest'anno, era anche in linea per un pagamento di 300 milioni di sterline dalla recente vendita della società di sicurezza informatica britannica Darktrace, da lui co-fondata. Le cose stavano migliorando e sembra che il viaggio in yacht fosse inteso come una celebrazione di quel nuovo capitolo. Lynch ha parlato in questa intervista di come la sua ricchezza lo abbia aiutato a superare i procedimenti legali, ma allo stesso modo, è stata anche la sua ricchezza a mettere lui e la sua famiglia sullo yacht di lusso condannato.

Ieri recuperati e identificati i primi quattro corpi

Nel pomeriggio di ieri sono stati recuperati e identificati i primi quattro corpi: si tratta del banchiere Jonathan Bloomer, della moglie Elizabeth, dell'avvocato Chris Morvillo e della moglie Nada.  Un quinto corpo era stato visto dai sommozzatori in una delle cabine del relitto, mentre il sesto potrebbe trovarsi in una delle camere non ispezionate. 

I sub sono impegnati da lunedì nelle ricerche, ieri mattina i sommozzatori dei Vigili del fuoco sono riusciti a entrare nello scafo del veliero dopo l'apertura di un varco. Nel pomeriggio, la svolta.

A bordo della barca, di proprietà della moglie di Lynch, c'erano 22 persone. Era ancorata al largo del porto di Porticello, vicino a Palermo, quando si è capovolta durante una violenta tempesta prima dell'alba lunedì. Il corpo del cuoco dello yacht, Recaldo Thomas, è stato ritrovato poco dopo l'affondamento del veliero, mentre per i sei dispersi ci sono voluti due giorni di ricerche senza sosta. Le speranze di ritrovarli vivi si sono dissipate quando si è avuta la certezza che erano rimasti all'interno dello scafo, inabissatosi a una profondità di 50 metri: il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Elizabeth; Mike Lynch e sua figlia  diciottenne, Hannah; il legale di Linch, l'avvocato Chris Morvillo, e  la moglie Nada.

La svolta è arrivata dopo l'apertura di un varco: una volta divelta una vetrata spessa tre centimetri, sul lato opposto a dove si trovano le cabine dello yacht di 56 metri piegato di 90 gradi sul fianco destro, è apparso integro, con il grande albero maestro ancora agganciato.

Il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco era composto oggi da 27 sommozzatori, 11 i sommozzatori speleo mentre 8 sono quelli abilitati Dno (decompressione in nitrox) che utilizzano miscele in fase di decompressione che consentono una permanenza maggiore in immersione alla profondità di 50 metri. Mentre un "robot" della Guardia costiera è capace di operare sul fondale marino fino a 300 metri, con un'autonomia tra le 6 e le 7 ore, registrando video e immagini dettagliate, elementi utili per ricostruire la dinamica dell'incidente ai fini dell'inchiesta.

L'inchiesta della procura: “si indaga sugli errori umani”

In attesa delle operazione di recupero del Bayesian, per esaminare l'imbarcazione e la scatola nera dalle quali si attendono elementi decisivi, l'attenzione di investigatori e inquirenti si concentra sulle cause del naufragio. Fermo restando l'impatto della tromba d'aria, che ha investito il veliero all'alba di lunedì con vento a 150 km orari, si fa sempre più strada l'ipotesi di una catena di errori alla base del naufragio

Prende corpo per via di una serie di elementi: dalla deriva mobile, parzialmente alzata, che potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella minore stabilità dello scafo, ad alcuni portelloni aperti, che avrebbero imbarcato una grande massa d'acqua in poco tempo favorendo il rapido inabissamento del veliero ai motori spenti e al mancato funzionamento del sistema che in questi casi dovrebbe sigillare i boccaporti e gli accessi all'interno. La procura di Termini Imerese indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni.

Al vaglio dei pm anche i video e le fotografie scattate la notte della tempesta da alcuni abitanti della zona, ma anche le telecamere di sorveglianza, in particolare di un cantiere nautico, che puntava la telecamera proprio sulla barca e di una villa privata. 

La Guardia costiera, nei giorni scorsi, ha visitato tutte le case private e i luoghi pubblici con le telecamere di sorveglianza puntate proprio sul mare. Dalle immagini si vede la barca, che nel giro di pochi minuti affonda nel mare in tempesta. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati i 15  sopravvissuti al naufragio, tutti ospiti all'Hotel Domina di Santa Flavia (Palermo).

Le domande

Perché il Bayesian è affondato con tanta rapidità? È stato un evento imprevedibile e del tutto eccezionale o ci sono delle responsabilità? È a questo che lavora la procura di Termini Imerese. Per un paio d'ore è stato sentito il comandante, James Cutfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, per ricostruire cosa è successo prima e durante la tempesta che nelle prime ore del mattino ha colpito la rada. Solo il super yacht battente bandiera britannica è affondato nel giro di pochi minuti, mentre altre imbarcazioni - anche più piccole - hanno resistito. I pm si sono avvalsi di un interprete e hanno chiesto anche conto del comportamento dell'equipaggio, composto da 10 persone, 9 delle quali sopravvissute. 

Ascoltati anche altri superstiti.  

Testimonianze importanti che permetteranno di valutare il peso in questa vicenda dell'eccezionalità di un evento atmosferico avverso e del tutto imprevedibile, oppure dell'errore umano che prende piede, che potrebbe consistere anche nel non aver previsto o non avere saputo fronteggiare una situazione che, per quanto sicuramente complicata, non ha procurato alcun danno alla goletta che era ormeggiato a poca distanza dal Bayesian, il Sir Robert Baden Powell, da cui anzi sono partiti i primissimi soccorsi per i naufraghi.

Il racconto

I genitori della piccola Sophie, la bimba di un anno sopravvissuta al naufragio del veliero britannico, dopo l tragedia sono stati immediatamente portai all'Ospedale dei Bambini di Palermo, poi una volta dimessa la piccola, hanno raggiunto gli altri superstiti all'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia. Ad accompagnarli fuori dall'ospedale un giovane funzionario dell'Ambasciata britannica in Italia. Charlotte Golunski, 35 anni e James Emslie, 36 anni, sono stati portati fuori coperti da una giacca  per non essere ripresi dalle telecamere e i giornalisti.

Nel racconto della mamma della piccola Sophie al direttore del Pronto soccorso dell'Ospedale dei Bambini di Palermo, Domenico Cipolla, alcuni dettagli della tragedia. "Mike Lynch aveva organizzato questa vacanza con tanto entusiasmo, era felice di averci tutti con lui in barca. Mai avremmo immaginato che sarebbe finita così. Siamo dei sopravvissuti" racconta Charlotte che ha salvato nel naufragio la figlia di un anno, Sophie. Nella stanza con lei c'era anche il marito. "La bambina - racconta il medico - ha riposato tutta la notte, ha dormito serena. I genitori alternano momenti in cui sono fiduciosi ad altri in cui sono tristi per la sorte dei loro compagni di viaggio dispersi". 

La coppia ripete in continuazione: "Non sappiamo come siamo qui, vivi, siamo dei sopravvissuti". I due hanno raccontato altri particolari della notte della tragedia. "La mamma ha raccontato che mentre dormiva con la figlia, si sono ritrovate in pochi istanti in acqua - dice il direttore del Pronto soccorso - lei ha tenuto la bambina forte. La luce era andata via. Per pochi secondi le è sfuggita dalle mani e l'ha tenuta con le braccia in alto. In pochi secondi hanno raggiunto il canotto di salvataggio della barca". 

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