Israele colpisce in Libano dopo la strage nel Golan. Iran: no ...

28 Lug 2024

La guerra di Gaza, giorno 295

Rappresaglia Idf dopo il razzo sul campo da calcio in cui sono morti 12 ragazzini drusi: dietro l'attacco c'è Hezbollah. Iran: “No all'allargamento della guerra”. Bibi anticipa partenza da Usa. A Roma i negoziati con i capi Mossad e Cia

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Foto Rai News

Afp

Funerale dei ragazzi drusi del Golan morti in un raid israeliano, 28 luglio 2024

ll video dei funerali dopo l'attacco nel Golan druso attribuito a Hezbollah che ha ucciso una dozzina di ragazzini in un campetto di calcio

GettyImages

Funerali per i giovani uccisi in un attacco missilistico sulle alture del Golan, 28 luglio 2028

Blinken: Hezbollah responsabile atacco Majdal Shams "decisi a porre fine al conflitto di Gaza"

Le prove raccolte finora sull'attacco di sabato al villaggio druso di Majdal Shams indicano che il razzo che ha colpito la località causando almeno 12 morti è stato lanciato dalle milizie sciite libanesi di Hezbollah: lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano, Antony Blinken. (Segue) - "Sosteniamo il diritto di Israele a difendere i suoi cittadini dagli attacchi terroristici, e una delle ragioni per cui continuiamo a lavorare così duramente per un cessate il fuoco a Gaza non è solo per Gaza, ma anche per poter davvero avere l'opportunità di portare una calma duratura sulla 'Linea Blù tra Israele e Libano" ha proseguito Blinken, in visita a Tokyo. "Siamo decisi a porre fine al conflitto di Gaza: è durato troppo a lungo ed è costato troppe vite. Vogliamo vedere israeliani, palestinesi, libanesi vivere liberi dalla minaccia di conflitti e violenze", ha concluso. 

Afp

Funerale dei ragazzi drusi del Golan morti in un raid israeliano, 28 luglio 2024

Netanyahu rientrato in Israele dagli Usa per riunione urgente del gabinetto di sicurezza politico dopo strage Golan

L'aereo del premier Benyamin Netanyahu è appena atterrato in Israele. Lo ha fatto sapere il suo ufficio aggiungendo che Netanyahu si sta recando al Ministero della difesa a Tel Aviv "per una valutazione della situazione della sicurezza e una discussione nel gabinetto di sicurezza politica" sui fatti di Majdal Shams. 

L'esortazione di Ali Khamenei al neopresidente Pezechshkian: "priorita" ai paesi amici e vicini, non all'Europa

"Il nuovo governo iraniano deve continuare a dare priorità ai legami con i 14 paesi vicini e con quelli che hanno aiutato l' Iran contro la pressione internazionale, oltre che con quelli che possono aiutarci ad espandere la nostra arena diplomatica, come quelli di Asia e Africa": lo ha dichiarato la guida suprema iraniana, Ali Khamenei, nel corso della cerimonia di insediamento del nuovo presidente dell' Iran, Massoud Pezeshkian. Khamenei ha aggiunto che, "seppure non ci sia animosità nei confronti dei paesi europei, questi non sono una nostra priorità a causa del loro cattivo comportamento nei confronti dell'Iran. Questo include l'imposizione di sanzioni con la scusa "falsa" della violazione dei diritti umani". Gli europei, ha aggiunto la Guida suprema, "potranno diventare una priorià solo quando cambieranno comportamento. Nel frattempo - ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna - non dobbiamo dimenticare l'ostilità di alcuni paesi nei confronti" della Repubblica islamica. 

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La Guida suprema ayatollah Ali Khamenei alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano Massoud Pezeshkian (sullo sfondo una foto del defunto presidente Ebrahim Raisi), Teheran, Iran, 28 luglio 2024

Strage nel campo di calcio nel Golan druso, il luogo dove è caduto il razzo attribuito a Hezbollah - L'inviato di Rainews24 sul posto

Iran: Isreale vuole sviare attenzione da massacri Gaza "azioni sconsiderate porterebbero a guerra nella regione"

Israele vuole sfruttare l'attacco di Majdal Shams per sviare l'attenzione dai massacri in corso nella Striscia di Gaza: lo ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. Israele "non ha la minima autorità morale per commentare e giudicare l'incidente" di Majdal Shams, ha continuato il portavoce, avvertendo che "qualsiasi azione sconsiderata" da parte sua porterebbe "a instabilità, insicurezza e guerra nella regione". 

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Foto Rai News

Secondo le forze armate israeliane il razzo - caduto su un campo di calcio e che ha provocato almeno 12 morti, fra i quali molti bambini - era un Falaq-1 di fabbricazione iraniana con una testata convenzionale da 50 chili. Il capo di Stato Maggiore delle forze israeliane, generale Herzi Halevi, ha avvertito che l'IDF si sta preparando par "la fase successiva dei combattimenti nel nord" parallelamente alle operazioni in corso nella Striscia di Gaza. 

Lavrov, Ministro degli Affari Esteri russo: “Israele non riuscirà a distruggere Hamas”

Israele non riuscirà a eliminare completamente Hamas: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in visita in Malesia. “Non vi sono ancora prospettive per far cessare gli spargimenti di sangue: il premier israeliano Netanyahu ha ripetutamente risposto alle richieste di un cessate il fuoco immediato dicendo che non si fermerà finché non avrà distrutto completamente Hamas. A mio parere, e molti dei miei colleghi condividono questo punto di vista, è un compito irrealistico distruggere completamente un'organizzazione che esiste e che possiede capacità e supporto sufficiente, anche nel mondo musulmano”, ha spiegato Lavrov.

“Condanniamo tutte le azioni terroristiche intraprese da qualsiasi organizzazione. Pertanto, abbiamo condannato l'attacco terroristico di Hamas contro i civili israeliani il 7 ottobre dell'anno scorso; ma la risposta di Israele è inaccettabile”. Ha concluso.

Inizia il vertice a Roma: Mossad e Cia trattano su Gaza

È cominciato a Roma il vertice su Gaza. Lo ha riferito Ynet. Alla riunione ci sono il capo del Mossad, David Barnea, il direttore della Cia, William Burns, il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel. In discussione la proposta “aggiornata” di Israele a Hamas.

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Khamenei: “Il discorso di Netanyahu è una vergogna per il congresso Usa. Il mondo prenda decisioni gravi contro Israele”

“Il recente discorso del criminale primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ai parlamentari statunitensi è stata una grande vergogna per il congresso Usa”, lo ha dichiarato nella cerimonia d'insediamento del nuovo presidente Masoud Pezeshkian, la guida suprema iraniana, Ali Khamenei. “Oggi la guerra a Gaza è il problema più grave al mondo, e il mondo dovrebbe prendere gravi decisioni contro il regime sionista”, ha aggiunto Khamenei. “Il regime sionista non è uno Stato, ma è l'immagine più brutta di una gang di criminali, assassini e terroristi, che hanno macchiato la storia dell'umanità con un nuovo primato di brutalità e atrocità”, ha detto ancora il leader iraniano citato dall'agenzia Irna aggiungendo: “Malgrado il supporto degli Stati Uniti e di alcuni governi traditori, i sionisti non sono stati capaci di sconfiggere la resistenza palestinese, quindi al regime non resta di bombardare la gente e i bambini a Gaza” ha sottolineato.

Israele: “Ultima chance per la diplomazia, Hezbollah deve attuare la risoluzione 1701 dell'Onu”

“Se si vuole evitare una guerra globale Hezbollah deve attuare la risoluzione 1701 dell'Onu che impone al gruppo di ritirarsi oltre il fiume Litani, a 30 chilometri dal confine tra Israele e Libano”. Lo dice il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, denunciando che “il razzo che ha ucciso i nostri ragazzi era un razzo iraniano e Hezbollah è l'unica organizzazione terroristica che ce l'ha nei suoi arsenali”.

“Israele eserciterà il suo diritto e dovere di agire per l'autodifesa e risponderà al massacro. Il mondo deve ora attribuire la piena responsabilità all'Iran per gli Hezbollah, Hamas e gli Houthi”, ha continuato il portavoce. “L'unico modo in cui il mondo può evitare una guerra su larga scala, che sarebbe devastante anche per il Libano, è costringere Hezbollah ad applicare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza”. “Questo è l'ultimo minuto per farlo diplomaticamente”, ha concluso Marmorstein.

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Il capo del Mossad è a Roma

David Barnea è a Roma per il vertice con i mediatori dell'accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Secondo quanto riferiscono i media israeliani, partecipano all'incontro anche il capo della Cia, William Burns, il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel.

A Roma riprende negoziato per cessate fuoco a Gaza. Pesa scontro Israele-Libano

Ansa

David Barnea

Donald Trump: “Con me Presidente l'attacco a Majdal Shams non sarebbe mai avvenuto”

“Con me alla Casa Bianca l'attacco a Majdal Shams non ci sarebbe stato”, dice Donald Trump dopo la caduta di un razzo di Hezbollah sul villaggio druso sulle Alture del Golan. Attacco che ha ucciso 12 persone, tra ragazzi e bambini. “L'attacco a Israele non può essere dimenticato. Questo attacco, come quello del 7 ottobre o la guerra tra Ucraina e Russia, non sarebbe mai avvenuto se io fossi stato Presidente”, ha dichiarato il candidato repubblicano su Truth. Secondo il tycoon, che due giorni fa in Florida ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, questo episodio “passerà alla storia come un altro momento creato da un presidente e un vicepresidente degli Stati Uniti deboli e inefficaci” e ha incolpato “l'incompetente amministrazione Biden-Harris” per il “momento attuale, terribile e pericoloso per il mondo”. “Questa situazione non potrà che peggiorare - ha aggiunto - bisogna cambiare rapidamente per ripristinare la forza, il rispetto e il potere del Paese” e rendere “l'America di nuovo grande”.

Israele: “Hezbollah ha superato tutte le linee rosse”

Hezbollah ha “oltrepassato tutte le linee rosse” con l'attacco missilistico attribuito al gruppo armato libanese che ha ucciso 12 giovani sulle alture del Golan. “Il massacro di sabato costituisce il superamento di tutte le linee rosse da parte di Hezbollah. Questo non è un esercito che combatte un altro esercito, piuttosto è un'organizzazione terroristica che spara deliberatamente ai civili”, si legge in una dichiarazione del ministero. Il gruppo libanese sostenuto dall'Iran e alleato dell'Hamas ha però finora negato di essere responsabile dell'attacco mortale sul campo di calcio.

La visita del ministro della difesa israeliano Gallant a Majdal: “Terribile tragedia. Israele è al vostro fianco”

Durante una visita sul luogo dell'attacco a Majdal Shams, il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato ai leader locali che l'intero Paese è al loro fianco: “Tutto lo stato di Israele è con voi in questa terribile tragedia”. Parole rivolte a Dolan Abu Salah, capo del consiglio di Majdal Shams. “Hezbollah è responsabile e ne pagherà il prezzo”. E ha aggiunto: “Piangiamo i ragazzi e le ragazze innocenti uccisi. In Israele ci sono 150.000 drusi, oltre a milioni di ebrei e arabi israeliani. Viviamo fianco a fianco e tutti soffrono per il terrore di Hezbollah. Faremo in modo che Hezbollah, sostenuto dell'Iran, paghi un prezzo per questa perdita”.

L'Iran mette in guardia sul “nuovo avventurismo di Israele in Libano” dopo gli attacchi sulle alture del Golan. “Non ci aspettiamo e non vogliamo la guerra”

È la posizione ribadita da Teheran, attraverso il suo ambasciatore a Beirut, all'indomani dell'attacco a Majdal Shams, per il quale Israele accusa Hezbollah e che potrebbe provocare un allargamento del conflitto al Libano. “Primo, non ci aspettiamo la guerra e riteniamo che le possibilità che si verifichi siano molto scarse - ha affermato Mojtaba Amani - In secondo luogo, non vogliamo la guerra e la Repubblica islamica ha sempre cercato di ridurre le tensioni nella regione”.

Tuttavia, ha voluto precisare l'ambasciatore, “i nostri nemici possono immaginare cosa possiamo fare con la forza, la capacità e la difesa che abbiamo”. Questi “tre no - ha assicurato infine Amani - riassumono la nostra posizione sulle minacce di allargamento della guerra al Libano e alla regione nonostante la messa in scena del regime sionista” che ha accusato Hezbollah dell'attacco con il sostegno di Teheran.

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A Roma riprende il negoziato per il cessate il fuoco a Gaza. Pesa lo scontro tra Israele e Libano. Presente il capo del Mossad

La ripresa del negoziato per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, dopo settimane di stallo, è prevista per oggi a Roma con la partecipazione dei capi dei servizi segreti di Israele, Usa ed Egitto e del premier del Qatar. Ma il rischio di un'escalation con il Libano rende più problematica la trattativa. Israele ha presentato agli Stati Uniti una nuova proposta di tregua che secondo gli osservatori potrebbe addirittura ostacolare il negoziato anziché facilitarlo. In particolare, Israele pretenderebbe fra le condizioni un meccanismo che impedisca gli spostamenti nella Striscia di Gaza agli esponenti di Hamas e in particolare il loro ritorno al Nord di quel territorio. 

Secondo fonti vicine al negoziato consultate dalle testate israeliane, è improbabile che Hamas accetti tali condizioni; si critica pertanto una scelta, attribuita al premier Benjamin Netanyahu, che potrebbe mettere ulteriormente a rischio le vite degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza. Il primo ministro è tornato dagli Stati Uniti senza avere ottenuto nulla. La nuova proposta israeliana sarà discussa a Roma dalle delegazioni guidate dal capo del Mossad David Barnea, il numero uno della William Burns, il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani.

Kroenig: “Joe Biden spinge per un accordo di pace. Con Trump i palestinesi penso si attendano un trattamento più duro”

“Joe Biden cerca di spingere per un accordo di pace in Medio Oriente. Ma che incentivo hanno gli israeliani, i palestinesi o chiunque altro a grossi cambiamenti nei prossimi sei mesi? Se ci sarà una amministrazione Trump o anche Harris, potrebbe esserci un accordo più vantaggioso per un lato o per l'altro. Sono scettico che vedremo grosse svolte prima di novembre”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Matthew Kroenig, vicepresidente e direttore dello Scrowcroft Center per la strategia e la sicurezza al think tank Atlantic Council. “Sembra che all'Arabia Saudita piaccia l'accordo (per la normalizzazione con Israele, ndr) ma l'amministrazione Trump probabilmente sarebbe più amichevole con Riad - afferma -. I palestinesi penso si attendano un trattamento più duro da Trump”.

Media israeliani: “Diversi bambini versano in gravi condizioni dopo attacco a Majdal Shams”

Diversi bambini sono rimasti feriti nell'attacco missilistico nella cittadina drusa di Majdal Shams, nel Golan. Il direttore del centro medico Ziv di Safed, Salman Zarka, ha dichiarato alla Tv Channel 12 che tre dei bambini ricoverati sono in gravi condizioni e si prevede che alcuni di loro saranno sottoposti ad altri interventi chirurgici. “È da molto tempo che non vediamo un gruppo di bambini colpiti da un trauma così grave”, ha detto Danny Eitan, direttore del reparto di terapia intensiva pediatrica del Rambam Medical center di Haifa.

Il generale israeliano Herzi Halevi: “Hezbollah ha lanciato un razzo Falaq con una testata di 53 chilogrammi”

L'esercito israeliano sta aumentando la sua preparazione per “la prossima fase dei combattimenti nel nord”. Lo ha ribadito il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il generale Herzi Halevi, all'indomani dell'attacco a Majdal Shams, nel quale sono rimasti uccisi 12 bambini. “Sappiamo esattamente da dove è stato lanciato il razzo. Abbiamo esaminato qui, sul muro del campo di calcio, i resti del razzo e sappiamo che si tratta di un razzo Falaq con una testata di 53 chilogrammi - ha affermato Halevi. È un razzo di Hezbollah. E chiunque lanci un razzo del genere in un'area urbana vuole uccidere civili, vuole uccidere bambini”.

“Stiamo aumentando notevolmente la nostra preparazione per la prossima fase dei combattimenti nel nord, come stiamo combattendo contemporaneamente a Gaza. Sappiamo come attaccare anche molto lontano dallo Stato di Israele. Ci saranno altre sfide, aumenteremo la nostra preparazione”, ha ribadito il generale.

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Usa d'accordo con Israele: “C'è Hezbollah dietro l'attacco a Majdal Shams. Non è chiaro se l'obiettivo fosse quello oppure sia stato un errore”

Funzionari dell'intelligence statunitense concordano con la valutazione delle forze di difesa israeliane: “Il razzo che ha colpito Majdal Shams, uccidendo 12 persone e ferendone altre decine, è stato lanciato da Hezbollah”. Parlando con l'agenzia di stampa Ap, una fonte vicina ai funzionari dell'intelligence statunitense ha dichiarato di non avere dubbi sul fatto che Hezbollah sia responsabile dell'attacco sulle alture del Golan. Non è chiaro, però, se il gruppo terroristico avesse intenzione di colpire l'obiettivo o se abbia sbagliato a sparare.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è partito dagli Usa in anticipo dopo l'attacco a Majdal Shams

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è partito, alle due ora italiane, dalla base aerea di Andrews a Washington per tornare in Israele. In anticipo rispetto al rientro previsto in seguito all'attacco missilistico che ha colpito la cittadina druso-israeliana di Majdal Shams, attacco che ha provocato la morte di 12 persone tra bambini e ragazzi e decine di feriti. Lo riferiscono i media Usa.

La risposta di Israele al razzo libanese: bombardate cinque città (Video)

I media libanesi riportano la notizia dell'attacco aereo israeliano nel Libano meridionale in risposta al mortale attacco missilistico di Hezbollah contro la città drusa di Majdal Shams.

Hezbollah: “Missile israeliano su Tayrharfa”

La Tv degli Hezbollah, al-Manar, riporta che un missile teleguidato israeliano sulla città di Tayrharfa, nel sud del Libano. Aerei da combattimento israeliani hanno colpito almeno cinque città e villaggi. L'emittente libanese sostiene che gli aerei da guerra israeliani “hanno effettuato attacchi su El-Khiyam e Kfar Qila, così come le città di Abbasiya e Burj al-Shimali, nel distretto di Tiro, e contro il villaggio di Tayrharfa”. 

Morto un soldato israeliano ferito a Rafah. Salgono a 331 il numero delle vittime israeliane nell'offensiva terrestre contro Hamas a Gaza

Un soldato israeliano, rimasto gravemente ferito la scorsa settimana a Rafah, è morto a causa delle ferite riportate, ha annunciato l'esercito. È il sergente Yonatan Aharon Greenblatt, 21 anni, di stanza nel 52esimo battaglione della 401 Brigata corazzata di Beit Shemesh. Greenblatt era stato colpito da un proiettile anticarro sparato contro un edificio in cui si trovava a Rafah. Era il 20 luglio quando è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche. Con la sua morte sale a 331 il numero delle vittime israeliane nell'offensiva terrestre contro Hamas a Gaza.

Media, Israele: “L'esercito ha preso di mira l'area di Chebaa, nel sul del Libano”

Le forze di difesa israeliane hanno colpito Chebaa, nel Libano meridionale, la stessa area dalla quale era stato lanciato il razzo - che ha provocato almeno 12 morti - verso Majdal Shams: lo riporta il Times of Israel, che cita la radio dell'esercito israeliano.

La cronaca dell'attacco al villaggio druso di Majdal Shams

Attacco aereo di Israele nel Libano meridionale, colpite cinque città

I media libanesi riportano la notizia di un attacco aereo israeliano nel Libano meridionale, in risposta al mortale attacco missilistico di Hezbollah contro la citta' drusa di Majdal Shams. Secondo quanto riferito, gli attacchi sarebbero stati effettuati nella citta' di Burj el-Shemali, a circa tre chilometri da Tiro. Gli utenti dei social media pubblicano filmati di quelli che vengono ritenuti gli attacchi aerei israeliani. Non ci sono commenti immediati da parte delle forze armate israeliane. Aerei da combattimento israeliani hanno colpito almeno cinque citta' e villaggi nel sud del Libano, riferisce il canale televisivo libanese Al-Manar. Gli aerei da guerra israeliani "hanno effettuato attacchi aerei sulle citta' di El-Khiyam e Kfar Qila nel Libano meridionale", cosi' come "alla periferia delle citta' di Abbasiya e Burj al-Shimali nel distretto di Tiro". Inoltre, secondo il canale televisivo, un missile e' stato lanciato contro il villaggio di Tair Kharfa. 

Ambasciatore Iran: No all'allargamento della guerra in Libano

L'Iran non si aspetta e non vuole un'espansione delle operazioni militari in Libano e nella regione. Lo sottolinea l'ambasciatore iraniano a Beirut Mojtaba Amani su X, sottolineando che "Nonostante lo spettacolo messo in scena dal regime sionista poche ore fa, i 'tre no' riassumono ancora la nostra posizione riguardo alla minaccia dell'espansione militare in Libano e nella regione", ha scritto l'ambasciatore. che ha elencato: "In primo luogo, non ci aspettiamo che la guerra si espanda e crediamo che le possibilita' che cio' accada siano molto piccole a causa degli equilibri di potere imposti. In secondo luogo, non lo vogliamo, perche' la Repubblica islamica dell'Iran si sforza sempre di ridurre le tensioni nella regione. In terzo luogo "Non abbiamo paura di questo in ogni senso della parola, e i nostri nemici possono immaginare di cosa siamo capaci con la nostra forza, le nostre capacita', difendendo il movimento di resistenza libanese", ha aggiunto Amani.

Almeno 12 i morti per un razzo sul Golan, tutti tra 10 e 20 anni

Sono almeno 12 i morti, tutti bambini o adolescenti, e decine di feriti il bilancio, ancora provvisorio, fornito dalle autorità israeliane dopo l'attacco di Hezbollah con un razzo su un campo di calcio sulle alture del Golan, in territorio druso. E' il singolo attacco più mortale di Hezbollah nel nord di Israele da quando sono iniziati i combattimenti in ottobre. Residenti e soccorritori, riferisce The Times of Israel, hanno descritto scene di carneficina sul campo. Le vittime avevano un'età compresa tra i 10 e i 20 anni.

Idf: "Identificato il comandante di Hezbollah dietro l'attacco in Golan"

Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf, ha dichiarato che l'attacco a Majdal Shams è stato diretto da Ali muhammad yahya, comandante di un sito di lancio di razzi nell'area di Chebaa nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. "Nonostante i suoi tentativi di negare, Hezbollah è responsabile del massacro a Majdal Shams e dell'uccisione di bambini e ragazzi sul campo di calcio", ha ribadito Adraee. Un altro portavoce dell'IDF, ammiraglio Daniel Hagari, ha detto che il razzo lanciato contro Majdal Shams era un razzo Falaq 1 di produzione iraniana, la cui testata trasporta oltre 50 chili di esplosivo: lo scrive il Jerusalem Post. Hagari ha affermato che un tale razzo è solo nelle mani di Hezbollah, aggiungendo che il gruppo terroristico aveva "effettuato il lancio dall'area di Chebaa in Libano". Hagari ha anche nominato il comandante di Hezbollah che ha guidato il fuoco come "Ali Muhammad Yihye".

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