"House of Gucci": su Rai 1 la favola nera di Patrizia Reggiani
“House of Gucci”: su Rai 1 la favola nera di Patrizia Reggiani
Lady Gaga interpreta Lady Gucci da quando era ragazza alla vita sfarzosa con Maurizio (Adam Driver), fino all'arresto come mandante dell'omicidio del marito
Dopo gli ottimi incassi al cinema e le critiche all’inglese maccheronico da method acting di Gaga e Jared Leto, stasera alle 21.30 su Rai 1 arriva House of Gucci di Ridley Scott (tratto dal libro omonimo di Sara Gay Forden). Storia dell’amore di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, dal loro primo incontro all’organizzazione di Reggiani dell’omicidio del marito. Ma non solo, in parallelo c’è anche la storia del brand fino alla nomina di Tom Ford.
Milano, anni Settanta. Patrizia Reggiani (Gaga), una ragazza di 22 anni di grandi speranze conosce per caso Maurizio Gucci (Adam Driver). Studente di giurisprudenza ma soprattutto il rampollo della casa di moda Gucci. Il corteggiamento di Patrizia sfocia presto in un fidanzamento, ma il loro amore è ostacolato dalla famiglia di lui.
Il padre di Maurizio, Rodolfo (Jeremy Irons), ha il sentore che la ragazza sia interessata solo al denaro e al potere. E minaccia il figlio: se sposerà Patrizia, verrà diseredato. Maurizio sceglie Patrizia.
Qualche anno dopo, Patrizia, in attesa della primogenita Alessandra, spera che il lieto evento sia foriero di una rappacificazione tra le parti. Non proprio, però lo zio di Maurizio, Aldo Gucci (Al Pacino) è contentissimo, e prende subito in simpatia la donna. Che, aspirando a diventare stilista, riesce a ottenere un ruolo nell’azienda di famiglia. L’ingresso di Patrizia in azienda fa sì che Maurizio si riconcili con il padre, gravemente malato.
Lady Gaga (Patrizia Gucci) e Adam Driver (Mauricio Gucci) in “House of Gucci”.
I guai – e la vera natura di Reggiani – emergono quando Rodolfo muore prima che riesca a firmare l’atto con cui decreta il trasferimento delle proprie azioni al figlio. Patrizia allora falsifica la firma del suocero in modo che Maurizio entri in possesso del 50% dell’azienda. In più comincia a frequentare la sensitiva Giuseppina Auriemma detta Pina (Salma Hayek), di cui segue ogni consiglio entrando in dissidio con i parenti.
Dopo un periodo idilliaco, Aldo non è d’accordo con la scalata di Patrizia, invece il marito le dà un ruolo più incisivo, ampliato con l’acquisto di una parte di azioni di Aldo e Paolo (Leto), il cugino sfigato che a un certo punto fonda un marchio con un logo simile alla doppia G (fatto chiudere per violazione del diritto d’autore). Iniziano così le lotte famigliari. La prima vittima è Aldo, che finisce in carcere negli Stati Uniti per evasione fiscale.
Intanto, mentre cercano di acquistare il resto delle azioni di Paolo, a casa di Patrizia e Maurizio arriva la Guardia di Finanza per una perquisizione e l’intento di arrestare Maurizio per la firma falsa di Rodolfo. La coppia decide allora di fuggire a Sankt Moritz.
Qui, Maurizio, sempre più disilluso dalla moglie, incontra Paola Franchi (Camille Cottin), un’amica di lunga data con cui si riaccende un’intesa. Nasce una vera relazione, e Patrizia è perciò invitata a lasciare la casa di Milano. I tentativi di riconquistare il marito sono nulli, si passa allora alla richiesta di divorzio.
“House of Gucci”, Lady Gaga.
In cerca di finanziatori per risollevare Gucci, Maurizio si rivolge a Investcorp, grazie alla quale programma di acquistare le azioni della società del cugino Paolo, rimasto sul lastrico. Mentre Aldo, scontata la pena e ormai rassegnato al brand che non sarà più della famiglia, gli vende le azioni di sua volontà, e sparisce.
Per Gucci inizia una nuova fase. Maurizio assume Tom Ford (Reeve Carney), un giovane designer talentuoso che ottiene subito un riscontro positivo. Tuttavia, l’azienda è in rosso e, alla fine, anche Maurizio viene messo alla porta proprio da Investcorp. In questo marasma, annichilita dalla fine del matrimonio, Patrizia si rivolge a Pina Auriemma affinché assoldi un sicario per fare uccidere l’ex marito.
La sensitiva la mette in contatto con Benedetto Ceraulo e Ivano Savioni, i quali il 27 marzo 1995 uccidono Maurizio mentre sta per entrare in ufficio, in via Palestro a Milano. A questo punto, House of Gucci fa un salto temporale al processo per omicidio, anno 1997. Con il giudice che chiama Patrizia “Signora Reggiani” e lei che ribatte «voglio essere chiamata Signora Gucci». Un close up seguito dalla informazioni sulla condanna di Reggiani (26 anni di carcere) e sulle biografie successive dei protagonisti.
House of Gucci, la recensioneAnnunciato in pompa magna nel 2020, House of Gucci ha ottenuto critiche contrastanti. A tenere banco, il fatto che gli attori recitino in inglese italiota, assieme ad altri clichés per un film le cui aspettative erano piuttosto alte. Va tenuto in considerazione però il target di riferimento: House of Gucci è pensato per un pubblico internazionale. E in quest’ottica l’esperimento potrebbe dirsi riuscito.
L’interpretazione del cast è nel complesso buona, con deliziose (per quanto sicuramente involontarie) derive camp. Lady Gaga in primis, che crea una Patrizia Gucci determinata e irascibile, una macchietta che sembra l’incrocio tra un’eroina di soap opera e le spalline di un varietà anni 80.