L'omicidio di Gucci come una tragedia shakesperiana
Era stato un un matrimonio d’amore quello del giovane rampollo di casa Gucci Maurizio e Patrizia Reggiani, ragazza di umili origini e molto ambiziosa. Dopo due figlie e il rilancio del marchio, il rapporto tra i due si logora; Maurizio lascia Patrizia che non accetta di essere stata messa da parte e cova un risentimento tale da assoldare, tramite la mediazione di una maga, due sicari che freddano l’imprenditore davanti al suo ufficio. È stato uno dei casi di cronaca più clamorosi degli anni Novanta. Maurizio Gucci, erede dell’impero della moda italiana, freddato a colpi di pistola il 27 marzo 1995 a Milano; e poi le indagini che individuarono come mandante del delitto l’ex moglie Patrizia Reggiani. Fin qui la cronaca, che viene ricostruita con perizia filologica da Ridley Scott, che ha portato sul grande schermo nella versione che ne ha dato la giornalista di moda americana Sara Gay Forden corrispondente dall'Italia per 22 anni nel suo libro.The house of Gucci. Il film si avvale di un cast stellare, a partire da Lady Gaga nei panni della Reggiani. Oltre alla somiglianza fisica, la cantante dà di nuovo prova di un grande talento recitativo. Nei ruoli dei due fratelli Gucci divisi da una diversa visione del mondo della moda, più elitaria e aristocratica l’uno, più spregiudicata e commerciale l’altro, Jeremy Irons e Al Pacino. Adan Driver è Maurzio Gucci, mentre Jared Leto è l'inetto Paolo figlio di Aldo Gucci . Un dramma di cui conosciamo già l’epilogo, ma che ci tiene incollati allo schermo per tutta la lunga durata del film.