La seconda parte di "Il conte di Montecristo": su Canale 5 il finale del ...
Edmond è riuscito finalmente a evadere e ora torna a Marsiglia in cerca di vendetta
di Elsa Ungari
Proseguono stasera su Canale 5 alle 21.30 le avventure di Il conte di Montecristo, film francese di 3 ore diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte che la rete ha trasmesso in due parti, la prima ieri sera. Tratto dal romanzo di Alexandre Dumas, racconta la travagliata storia del marinaio Edmond Dantés, incarcerato ingiustamente molti anni prima e ora pronto a vendicarsi degli amici che, 25 anni prima, lo avevano tradito. Protagonista è l’attore Pierre Niney.
Edmond Dantés (Niney) è un giovane marinaio di Marsiglia che viene ingiustamente incarcerato con l’accusa di essere un fedelissimo di Napoleone Bonaparte. Ad accusarlo Fernand de Moncerf (Bastien Bouillon), amico di Edmond e cugino di Mercédès (Anais Demoustier), bellissima ragazza amata da entrambi.
Geloso di Dantés, Fernand riesce a farlo condannare e così Edmond viene rinchiuso nel castello d’If, una cupa isola-fortezza a largo di Marsiglia. Lì. dopo aver provato a togliersi la vita, incontra l’abate Faria (Pierfrancesco Favino), un uomo che da molti anni tenta di fuggire dalla prigione scavando un tunnel. Insieme progettano una fuga e Faria rivela anche a Edmond l’esistenza di un ricchissimo tesoro nascosto nella piccola isola di Montecristo.
Pierre Niney in una scena di “Il conte di Montecristo”. (Jérôme Prébois/Pathe Films)
Mentre Edmond progetta la fuga insieme a Faria, le condizioni di salute di quest’ultimo peggiorano rapidamente, fino alla paralisi e poi alla morte dopo una serie di attacchi apoplettici. Poco prima di morire, l‘abate gli rivela l’esatta ubicazione del tesoro nascosto nell’isola di Montecristo. Dantès vede nella morte di Faria l’unica occasione concreta per fuggire e così si sostituisce a lui all’interno del sacco in cui il vecchio era stato messo per la sepoltura in mare.
Gettato nelle acque, Edmond riesce a liberarsi del sacco e a raggiungere l’isola di Tiboulen poco distante. Finalmente libero, dopo 14 anni di prigionia, e improvvisamente ricchissimo grazie al ritrovamento del tesoro di Montecristo, Edmond si costruisce una nuova identità e, dopo un periodo di viaggi, torna in Francia sotto le mentite spoglie del Conte di Montecristo per vendicarsi di coloro che lo avevano imprigionato.
Qui assume una serie di identità diverse, come quella dell’abate Busoni e del nobile inglese Lord Wilmore, attraverso cui compie buone azioni nei confronti di coloro che gli sono sempre stati leali. Poi, a distanza di 10 anni dal suo ritorno a Marsiglia, Dantès decide di attuare concretamente il suo regolamento di conti. A cominciare da Fernard, l’ex amico che nel frattempo ha sposato la sua amata Mercédès.
“Il conte di Montecristo”. (Jérôme Prébois/Pathe Films)
Figlio di François Niney, filosofo, critico di cinema e regista di documentari, Pierre Niney debutta a teatro a soli undici anni, poi studia recitazione a Parigi e a vent’anni entra a far parte della compagnia teatrale della Comédie-Française, diventando il più giovane membro del gruppo.
Dopo aver preso parte a vari telefilm e cortometraggi, arriva il cinema: prima con LOL – Il tempo dell’amore a fianco di Juliette Binoche, poi, grazie alla sua somiglianza con il celebre stilista, viene scelto per interpretare Yves Saint Laurent nell’omonimo film di Jalil Lespert. Grazie a questa interpretazione vince nel 2015 il Premio César come Miglior attore protagonista e diventa una star in Francia da 2 milioni di follower su Instagram.
Papà di due bambine, avute con la compagna australiana Natasha Andrews, negli ultimi anni Pierre Niney ha recitato il film di successo internazionale come Il libro delle soluzioni di Michel Gondry. Prossimamente lo si vedrà protagonista del film francese Feuilleman diretto dagli Youtuber francesi Mcfly et Carlito. Storia (bizzarra e ricca di fantasia) di un uomo che ha il peso di una foglia e si lancia dai palazzi, accompagnato da una donna di vetro, un bambino che è un dipinto e una nonna che è un lucchetto.
Sul suo ruolo in Il conte di Montecristo, l’attore in una nota stampa ha dichiarato: «Per qualsiasi attore, interpretare Montecristo è un sogno paragonabile a quello dell’impersonare Amleto perché permette di approfondire una moltitudine di temi esistenziali ma anche professionali. Come recitare in età diverse, personaggi molto differenti, tra speranza, disperazione, vendetta, calma. Ci sono pochissimi ruoli come questo».