Tredicesima stagione di fila in A. E la società investe sul futuro

La Pallacanestro Reggiana dell’era Bartoli promette ancora divertimento. E Sassi sogna la Coppa Italia

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Foto Il Resto del Carlino

Enzo e Veronica Bartoli con Graziano Sassi: si deve a loro la presenza di Reggio in A

Un record che per fortuna si aggiorna di anno in anno come una benedetta consuetudine, ma da non dare mai per scontato. Tra nove giorni esatti si torna in campo e per la Pallacanestro Reggiana sarà la tredicesima stagione consecutiva in Serie A. Dopo la promozione del 2012 con Menetti in panchina, in campo Dawan Robinson, Donell Taylor, Riccardo Cervi e Michele Antonutti, i colori biancorossi sono sempre rimasti nella massima serie. Di questi 13 anni ‘filati’, otto appartengono all’era di Stefano Landi, mentre per Veronica Bartoli, il socio Graziano Sassi e il vice presidente Enrico San Pietro quella che si apre sarà la quinta stagione. Per chi ama questo sport e per la città, si tratta di uno spettacolo di alto livello oltre che di un vero e proprio orgoglio sportivo. Diciamo pure di un’eccellenza che ormai sembra essere consolidata. A tal punto che a inizio stagione si assiste ormai con regolarità a un simpatico siparietto, con la presidente Bartoli che fissa l’obiettivo sulla salvezza e Sassi che nell’intervento successivo sentenzia: ‘Io non mi accontento, io voglio vincere!’ tirando spesso in ballo la Coppa Italia, trofeo che effettivamente è stato preda delle outsiders molto spesso, come dimostrano i successi più o meno recenti di Napoli, Cremona, Torino e Avellino. In questo scambio di battute a distanza c’è un po’ l’essenza della nuova compagine societaria che tiene assieme personalità anche molto diverse tra loro, ma con un chiaro obiettivo comune: fare il massimo per mantenere la Pallacanestro Reggiana ad alto livello.

Con i chiari di luna che ci sono in giro, le aziende in difficolta e sempre più club che chiudono i battenti o che sono costretti a ridimensionare ambizioni e obiettivi, si tratta di una fortuna non da poco.

Stefano Landi ha tenuto in piedi quasi da solo per 20 anni questo grande spettacolo e non era scontato trovare qualcuno che fosse in grado di raccogliere il testimone senza andare incontro a grossi contraccolpi.

Invece, grazie anche alle intuizioni dell’ex amministratore delegato Alessandro Dalla Salda, è stata formata una ‘squadra’ - con la famiglia Bartoli come riferimento principale – che sta tenendo alta la bandiera della Pallacanestro Reggiana ed è pronta a costruire ‘Casa Biancorossa’, a investire nel settore giovanile e ad affrontare anche le coppe europee, garantendo alla città e a tutto il territorio un’altra vetrina di respiro internazionale. Prima di questi 13 anni consecutivi, Reggio era arrivata – al massimo - a disputare tre campionati di fila in Serie A. Stiamo vivendo un’epoca fortunata ed è saggio rendersene conto.

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