Ilaria Capua: "L'antibiotico resistenza è la vera emergenza"

Ilaria Capua
La virologa Ilaria Capua ha recentemente lanciato un avvertimento cruciale riguardo alla possibilità di future pandemie, sottolineando la necessità di un impegno costante nella ricerca scientifica e nello sviluppo di vaccini. Capua ha dichiarato che il mondo deve essere pronto a convivere con l’idea di nuovi focolai pandemici. La lezione più importante che la pandemia da COVID-19 ha lasciato è che la minaccia di un virus sconosciuto può materializzarsi in tempi brevissimi, senza preavviso. La virologa, nel corso di una conversazione con Repubblica, ha sottolineato che il rischio di un nuovo virus emergente rimane costante, alimentato dalla nostra interazione sempre più intensiva con la natura e la globalizzazione. La vera emergenza: l’antibiotico resistenza

Tuttavia, Capua non si è limitata a parlare di pandemie. Ha posto l’accento anche su una minaccia che potrebbe rivelarsi ancora più grave nel lungo periodo: l’antibiotico resistenza. Il fenomeno delle infezioni resistenti agli antibiotici è una delle sfide più preoccupanti per la sanità globale, una crisi che, secondo Capua, merita una maggiore attenzione e azione immediata. L’abuso e l’uso indiscriminato di antibiotici, infatti, stanno portando a un preoccupante aumento di infezioni che non rispondono più ai farmaci tradizionali. I cosiddetti superbatteri potrebbero trasformarsi in una delle minacce sanitarie più pericolose, creando situazioni di emergenza difficili da gestire anche per le infezioni più comuni.

La resistenza agli antibiotici ha conseguenze devastanti: malattie che una volta si trattavano con facilità potrebbero diventare incurabili, e trattamenti chirurgici che oggi sono considerati routine potrebbero diventare estremamente rischiosi. Il concetto di “epidemia” potrebbe quindi estendersi a una gamma ben più ampia di infezioni di origine batterica, a fronte dell’incapacità di combattere batteri sempre più resistenti.

La necessità di vigilanza e preparazione costante

Nel corso dell’intervista, Capua ha ribadito con fermezza che la preparazione è l’elemento chiave per affrontare qualsiasi emergenza sanitaria futura. La capacità di reagire tempestivamente a nuove malattie dipende infatti dalla preparazione delle infrastrutture sanitarie, dalla vigilanza scientifica e dall’innovazione tecnologica. Se la comunità internazionale non manterrà alta la guardia e non investiremo risorse nella prevenzione, nei controlli e nella formazione di esperti, rischiamo di trovarci nuovamente impreparati di fronte a nuove minacce.

La ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica non possono essere considerate solo reazioni a una pandemia che sta già esplodendo. Come affermato dalla virologa, bisogna agire anche in tempo di pace, sostenendo progetti di ricerca preventiva che permettano di sviluppare vaccini e terapie prima che l’emergenza si manifesti. In questo senso, le politiche sanitarie globali dovrebbero incoraggiare la collaborazione internazionale per monitorare costantemente la salute pubblica e per sviluppare soluzioni che possano essere rapidamente implementate in caso di necessità.

Vaccini e ricerca: priorità a lungo termine

Il tema dei vaccini è centrale nel pensiero di Capua. Sebbene non possa essere previsto quando si verificherà una nuova pandemia, l’esperienza del COVID-19 ha messo in evidenza che la risposta globale deve essere pronta e tempestiva. Per Capua, investire nella ricerca per il miglioramento dei vaccini è una delle priorità assolute. Il vaccino, infatti, è uno degli strumenti più potenti per combattere le pandemie, ma l’efficacia della vaccinazione dipende dalla rapida risposta scientifica. La comunità internazionale deve continuare a lavorare sulla produzione di vaccini universali che possano affrontare una gamma più ampia di virus, riducendo così il tempo necessario per sviluppare soluzioni efficaci quando emerge un nuovo patogeno.

In particolare, i vaccini a mRNA, già utilizzati durante la pandemia di COVID-19, rappresentano un esempio di come la tecnologia possa offrire risposte rapide ed efficaci. Sebbene queste tecnologie siano ancora in fase di sviluppo, Capua ha sottolineato che bisogna continuare a lavorare per migliorarle e adattarle a possibili futuri scenari sanitari.

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L’importanza della cooperazione internazionale

La virologa ha poi ricordato l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro le pandemie e le minacce alla salute pubblica. La condivisione di informazioni, risorse e tecnologie tra paesi è fondamentale per monitorare la diffusione di nuovi virus, prevenire la loro espansione e sviluppare trattamenti efficaci. La pandemia di COVID-19 ha messo in luce quanto sia cruciale un approccio globale per rispondere a una crisi sanitaria che non conosce confini nazionali. La collaborazione tra scienziati, governi e organizzazioni internazionali non deve essere un’opzione, ma una necessità.

L’avvertimento di Ilaria Capua ci richiama all’importanza di una preparazione costante e di un impegno nella ricerca scientifica e nello sviluppo di vaccini. Le pandemie non sono eventi eccezionali, ma una possibilità costante da cui la comunità internazionale non può esimersi dal proteggersi. Al contempo, la crescente minaccia dell’antibiotico resistenza esige interventi urgenti per evitare che le infezioni comuni diventino incurabili. La combinazione di innovazione, cooperazione globale e prevenzione è la chiave per affrontare le emergenze sanitarie del futuro.

Vincenzo Ciervo
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