Ilaria Salis, perché la destra di Regione Lombardia vuole pignorare ...

5 giorni ago
Ilaria Salis

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione per chiedere di pignorare lo stipendio da europarlamentare di Ilaria Salis, neoeletta deputata a Strasburgo in quota Alleanza Verdi Sinistra per la presunta occupazione di un appartamento di proprietà dell'Aler, l'ente che gestisce le case popolari di Milano. La mozione era stata presentata da Marcello Ventura di Fratelli d'Italia e faceva riferimento al caso scoppiato nei giorni scorsi. Nell'assemblea regionale prevale il centrodestra.

In aula è stata bagarre, con la seduta sospesa per qualche minuto. Tifo da stadio e cartelli (come quello del leghista Alessandro Corbetta che ha esposto un pannello con la scritta “Salis paga l'affitto”) su una questione che divide opinione pubblica e politica, e rappresenta la prima grossa grana per l'attivista monzese dopo l'elezione da cui è scaturito il rilascio dalla detenzione domiciliare a Budapest.

Che cosa si chiede

“Nei giorni scorsi - ha dichiarato Ventura in una nota diffusa in mattinata - si è appreso mezzo stampa che la futura onorevole ha occupato abusivamente un alloggio pubblico nel Comune di Milano. Si rileva, dunque, quanto affermato dai legali di Aler a mezzo stampa, dove è accertato che l'europarlamentare non ha pagato regolarmente l'affitto per l'assegnazione della casa popolare perché abusiva e, nonostante i solleciti inviati dall'ente gestore, il debito accumulato non è stato saldato e non sono state fornite giustificazioni valide per la morosità”.

Con la mozione approvata alle 13.30 di mercoledì 26 giugno si chiede, quindi, “l’impegno della Giunta anche a sollecitare ad Aler le procedure legali per il recupero del credito vantato nei confronti dell'europarlamentare Ilaria Salis, includendo, il ricorso al pignoramento dei conti correnti a lei intestati" prosegue Ventura. Si domanda inoltre inoltre “che venga inoltrata apposita istanza al giudice competente per ottenere il pignoramento dei conti correnti dell'europarlamentare, fino al completo soddisfacimento del debito accumulato”. A sostegno della tesi, un documento dell'Aler da cui risulta (al 13 maggio) un passivo di 90.129,94 euro a carico della Salis.

La replica della difesa

L'eurodeputata ha sempre rigettato le accuse. “Non ho ancora letto la mozione, e non posso rilasciare un commento al riguardo", ha detto l'avvocato Eugenio Losco, raggiunto al telefono da Wired. Riguardo al presunto debito nei confronti dell'Aler, il legale replica: “Non ho idea di come l'ente possa vantare un credito, dal momento che la mia cliente non ha mai ricevuto un'ingiunzione di pagamento”. Più tardi, una volta viste le carte provenienti dalla Regione, ha aggiunto qualche dettaglio. “L'Aler sostiene che c'è stata una intimazione di pagamento a gennaio 2009, ma non sappiamo se sia mai stata notificata. Ho molti dubbi anche sul calcolo della cifra: sulla base di quali valori immobiliari è stato effettuato il conteggio? Infine , andrebbe valutata la possibilità che sia intervenuta la prescrizione", ha concluso il legale.

Nei giorni scorsi Salis aveva ricostruito la vicenda: sarebbe stata trovata all'interno dell'alloggio da un ispettore nel 2008, senza, però, che la sua presenza fosse mai stata nuovamente accertata nei quindici anni successivi. Il consigliere regionale Onorio Rosati di Avs ha parlato al riguardo di “dossieraggio” da parte dell'Aler.

“Siamo oltre il ridicolo della strumentalità, in una vicenda che vede Ilaria Salis oggetto di una politica dell'accanimento”, ha commentato da Bruxelles Nicola Fratoianni (segretario di Sinistra Italiana, uno dei due partiti membri di Avs assieme ai Verdi Europei di Angelo Bonelli). Nei giorni scorsi Salis aveva rivendicato l'appartenenza al movimento per il diritto alla casa in un video su Instagram. “A Milano le case popolari sfitte sono oltre dodicimila, eppure non sono poche le persone che hanno bisogno di una casa popolare”. Nella mattina di mercoledì 26 giugno, invece, l'attivista e docente ha pubblicato una foto con il nuovo badge da parlamentare, che segna l'inizio del ruolo a Strasburgo.

Nel frattempo in Ungheria non si spegne la battaglia contro Salis. Il tribunale regionale di Budapest, secondo i media magiari, avrebbe contattato il Parlamento europeo per chiedere la revoca dell'immunità alla neo-deputata, entrate nelle file del gruppo The Left, la Sinistra parlamentare. Ansa riporta che Salis, commentando la notizia con i giornalisti, abbia detto: “Spero e mi aspetto che il Parlamento si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza e del principio di proporzionalità”.

Leggi di più
Notizie simili