Lettera di Impagnatiello a Giulia: penso solo a te, ti chiedo ...

L’ex barman, condannato all’ergastolo per l’omicidio della ragazza incinta, attacca anche media e magistrati

TiscaliNews   06-12-2024 - 10:52

“Ogni istante della mia esistenza è dedicato a lei. E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai. Perché dentro me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili e imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia e a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi”.

Sono le parole che Alessandro Impagniatello, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano e del bambino che la ragazza aspettava, contenute in una lettera che l’ex barman ha fatto recapitare, tramite il fratello Omar, al programma radiofonico La Zanzara, condotto da Giuseppe Cruciani che ha letto il testo.

“So che ci sarebbero tante altre cose da dire, io e te ce le diciamo tutte le sere, tu già lo sai. Ora però - scrive Impagnatiello - vorrei porre l'attenzione su qualcosa che passa inosservato: la tv e le sue vittime collaterali. L'ex fidanzato di Giulia Tramontano critica poi i mezzi di informazione (“vorrei essere l'ultimo caso mediatico..., questa è la banalità dei media) e i magistrati, che secondo lui avrebbero programmato le date delle udienze per “renderle più appetibili per il pubblico". 

Impagnatiello ha anche parlato dell’assedio mediatico subito dalla sua famiglia. “Mi spiace utilizzare questo canale per dire ciò che ho da dire, ma forse è l'unico modo perché qualcuno ascolti, sperando che in molti invece ci riflettano. Tutto questo - ha concluso - non mi distaccherà mai dal pensiero principale e costante che ho per te Giuliet, dal vuoto che ho lasciato e dall'abisso in cui nuoto. Nuovamente ed eternamente ti chiedo scusa”.

La risposta della famiglia Tramontano non si è fatta attendere. La mamma di Giulia, Loredana Femiano, ha pubblicato una storia su Instagram che mostrava un topo. In sovraimpressione una scritta: “Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu”.