Milano, incendio in corso Vittorio Emanuele: in fiamme alcuni cavi ...

di Pierpaolo Lio

Il rogo all'angolo con via Beccaria. Evacuati gli edifici vicini. Nessun ferito

Quel che resta è un tappeto di schiuma, le sirene blu dei mezzi di soccorso che colorano a intermittenza gli ultimi ritardatari dello shopping, e i nastri che trasformano parte della passeggiata di corso Vittorio Emanuele II a Milano in una chicane affollata. Sono da poco le 15 quando «due botti» — come racconta il portiere di un palazzo di piazzetta Pattari, alle spalle dell’edificio interessato — scombussolano la centralissima camminata. Seguono le fiamme che sbucano dalle grate a terra all’angolo con via Beccaria, davanti alle vetrine di Carpisa, e un’alta colonna di denso fumo nero che segnala l’incendio in tutta la città.

L’area in pochi minuti è comunque isolata dagli agenti della polizia e della locale. All’arrivo degli otto mezzi dei vigili del fuoco, l’edificio coinvolto e i negozi vicini sono già evacuati. E i pompieri possono intervenire scaraventando abbondante schiuma sul rogo che nell’arco di un paio d’ore è domato. In quei primissimi momenti l’origine delle fiamme è fuori portata. L’incendio, infatti, è divampato sottoterra, interessando alcuni cavi della corrente e della fibra ottica che corrono in un’intercapedine dal corso centrale e lungo tutta via Beccaria, e coinvolgendo anche un paio di centraline elettriche.

Quando tutto è risolto, arrivano i tecnici di Unareti, che insieme ai vigili del fuoco si calano da una botola per verificare la situazione e capire il punto esatto d’origine e i motivi dell’incendio. L’episodio ha causato disagi nella zona, con alcuni palazzi del centro rimasti per ore al buio. Nonostante le fiamme e l’abbondante fumo, nessuno è rimasto ferito o intossicato. Solo una commessa di un negozio è stata valutata sul posto.