Milano, incendio in un'autorimessa in via Chiesa Rossa: la colonna ...

29 Mag 2024

diRedazione Milano

Incendio Milano - Figure 1
Foto Corriere Milano

Incendio a Milano nella serata di oggi: inviate sul posto otto squadre dei vigili del fuoco e un carro schiuma. Non risultano feriti

Un incendio è scoppiato nella serata di mercoledì nella zona Sud di Milano, in via Chiesa Rossa. Il rogo è divampato nell'autorimessa «Fratelli Guercio». Alcune roulotte all'interno del deposito sono andate a fuoco. 

La colonna di fumo nera era visibile a chilometri di distanza. Secondo le prime informazioni, non ci sono feriti. 

Sul posto sono state inviate otto squadre dei vigili del fuoco dai distaccamenti di via Messina e via Sardegna e un carro schiuma per spegnere le fiamme. A complicare le operazioni la presenza e lo scoppio di bombole di gpl all’interno di alcune delle roulotte coinvolte nell’incendio.

Sarebbe stato un guasto elettrico in uno dei camper a dare il via al rogo. Le fiamme sono state domate poco prima delle 23, anche se i pompieri hanno continuato nelle ore successive i lavori di bonifica. L'incendio ha coinvolto una ventina di camper e roulotte posteggiati all’interno dell’area in via Chiesa Rossa della ditta Fratelli Guercio. Danneggiate anche tre vetture del vicino deposito giudiziario di auto «Inga».

(Articolo in aggiornamento...)

L'omicidio nel 2006

Nella stessa autorimessa in cui mercoledì sera è scoppiato l'incendio, Matteo Musso, un ex dipendente comunale e custode del deposito, fu ucciso il 3 maggio 2006. Il corpo fu ritrovato colpito da una decina di coltellate la mattina successiva da due camionisti. L’uomo fermato e condannato a 13 anni per l'omicidio fu Giampaolo Ferrari, 42 anni, con precedenti per droga, rapina e maltrattamenti nei confronti della convivente e madre di suo figlio. 

Il caso era stato archiviato nell’ottobre 2007. Ma la compagna di Ferrari raccontò che durante l’ennesimo pestaggio il 42enne le avrebbe detto «Ti faccio fare la fine di Matteo», riferendosi all’omicidio di Musso. La segnalazione della donna rimise in moto le indagini. Il movente sarebbe stata un’offesa rivolta da Musso. 

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29 maggio 2024 ( modifica il 29 maggio 2024 | 23:23)

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