Roma, domato il maxi-rogo tra Cinecittà e Torre Spaccata: 4 ...

21 Ago 2024
Incendio Roma

È stato domato il grande incendio scaturito da sterpaglie, divampato alle 13 nel cosiddetto “pratone” tra Cinecittà est, Torre Spaccata, Lamaro, Don Bosco e Cecafumo. Lo rende noto la protezione civile con un’intervista del suo direttore regionale, Massimo La Pietra, su Rainews24.

Le fiamme erano partite tra via Bruno Pelizzi, via Giuseppe Saredo, via Roberto Fancelli e via Filomusi Guelfi. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, la protezione civile, la polizia di Stato e di Roma Capitale.

Quattro soccorritori, un caposquadra dei vigili del fuoco e tre volontari della protezione civile, sono rimasti ustionati durante le operazioni di spegnimento e portati in codice rosso all’ospedale Sant'Eugenio.

Le case bruciano e la gente fugge

In alcuni casi le fiamme hanno travolto e bruciato i palazzi circostanti, mentre altre abitazioni sono state lambite dal fumo. In ogni caso i residenti sono stati costretti a lasciare le loro case in fretta e furia.

Ancora da chiarire le cause del rogo. Sul posto indaga la polizia di Stato, mentre la polizia di Roma Capitale ha chiuso diverse strade nella zona compresa tra viale Bruno Pelizzi, via di Torre Spaccata e via Rolando Vignali.

Gli elicotteri spengono il focolaio più pericoloso

Poco dopo le 15 due elicotteri si sono alzati in volo e hanno spento il focolaio più pericoloso, quello vicino ai palazzi di Cinecittà est. Quindi i vigili del fuoco si sono dati da fare intervenendo nelle altre zone coinvolte dalle fiamme. Alle 17.20 il rogo era sotto controllo ma restavano alcuni focolai.

Poco prima delle 18 Massimo La Pietra, direttore della protezione civile del Lazio, ha parlato in diretta su Rainews24 spiegando: “L'incendio si è spento perché è bruciato tutto ciò che poteva bruciare. Le squadre a terra faranno le operazioni di bonifica per evitare che il fuoco riprenda, perché c'è una situazione di vento molto intensa”.

Rocca: “Seguo con attenzione le condizioni degli ustionati”

Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, scrive sui social: “Seguo con attenzione insieme ai vertici della ASL le condizioni di salute dei 3 volontari e del vigile del fuoco rimasti ustionati questo pomeriggio. Sono in cura presso il Sant'Eugenio. A loro il mio pensiero cui si unisce quello di tutta la Regione”.

Gualtieri: “Tutte le nostre forze mobilitate nell’area”

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è “in costante collegamento con il direttore della Protezione Civile di Roma Capitale e con le strutture sanitarie per sincerarsi delle condizioni di salute dei feriti e verificare la situazione relativa alle operazioni di spegnimento, che stanno proseguendo senza sosta”.

Lo sottolinea un comunicato del Campidoglio, diffuso nel pomeriggio, in cui si aggiunge: “Tutte le forze disponibili dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile di Roma Capitale sono intervenute nell'area con operatori e mezzi. Le fiamme alimentate dal forte vento hanno purtroppo provocato il ferimento di tre volontari della Protezione Civile e di un Vigile del Fuoco, già trasferiti all'Ospedale Sant'Eugenio, e hanno anche avvolto e distrutto un mezzo della Protezione civile, il veicolo multifunzione 4x4 Graelion”.

Un altro incendio di ampie proporzioni ha coinvolto la zona di Castel Romano. “L'intera Amministrazione capitolina – rileva sempre il sindaco – si stringe intorno ai volontari e al vigile del fuoco feriti e ringrazia tutti gli uomini e le donne che ogni giorno si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini mettendo a rischio la loro stessa vita”.

Piantedosi: “Vicino alle persone coinvolte dall’incendio”

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, interviene con un comunicato: “Sono vicino ed auguro pronta guarigione al Vigile del fuoco e ai tre volontari della Protezione civile di Roma Capitale rimasti feriti mentre erano impegnati nello spegnimento di un rogo divampato nella zona del pratone di Torre Spaccata”.

Quindi il ministro ha aggiunto: “Voglio esprimere ancora una volta la mia profonda gratitudine alle donne e agli uomini del Corpo nazionale e a tutti coloro che in questi mesi estivi lavorano senza sosta, anche a rischio della propria incolumità, per fronteggiare gli incendi boschivi che stanno affliggendo il nostro territorio”.

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