Il film consigliato stasera in TV: “Incontri ravvicinati del terzo tipo ...

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Il film consigliato stasera in TV: “Incontri ravvicinati del terzo tipo” martedì 24 dicembre 2024 alle 21.10 su Rai Movie (Canale 24) Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) è un film del 1977 scritto, diretto e ideato da Steven Spielberg ed interpretato da Richard Dreyfuss, François Truffaut, Teri Garr e Melinda Dillon. È una pellicola fantascientifica nella quale viene narrato un ipotetico primo contatto tra l’umanità ed entità extraterrestri.

Il titolo deriva dalla classificazione degli incontri ravvicinati elaborata dall’astrofisico e ricercatore ufologico Josef Allen Hynek nel 1972, in cui un incontro ravvicinato “del terzo tipo” indica una osservazione di “esseri animati” in associazione con un avvistamento di UFO.

Vincitore di vari premi tra cui due premi Oscar e un David di Donatello, nel 2007 il film è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.[1]

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al sessantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.[2]

Nel deserto di Sonora, lo scienziato francese Claude Lacombe, ospite principale della Conferenza di Montsoreau, e il suo interprete statunitense David Laughlin, insieme ad altri ricercatori scientifici, ritrovano la famosa “Squadriglia 19“, 5 aerei motosiluranti TBM Avengers scomparsi nell’area del Triangolo delle Bermude durante una normale esercitazione nel dicembre del 1945.[3] I velivoli sono intatti e operativi, ma non vi è alcuna traccia dei piloti. Si inizia ad indagare su questo e altri strani eventi, nel tentativo di trovare una spiegazione. Nel frattempo a Muncie, nell’Indiana, un bambino di tre anni, Barry Guiler, si sveglia improvvisamente nella notte in un momento in cui i suoi giocattoli e gli oggetti di casa sua iniziano incredibilmente a muoversi da soli. Affascinato e per nulla spaventato, si alza dal letto e corre fuori casa, costringendo la madre, Jillian, ad inseguirlo.

Nel frattempo l’addetto al controllo delle linee elettriche Roy Neary, sposato con Ronnie e padre di tre bambini, mentre lavora ad un intervento di manutenzione, rimane coinvolto in un inseguimento di quattro UFO da parte della polizia, vivendo così un “incontro ravvicinato” a bordo del suo furgone. Durante la stessa notte incontra sulla strada anche Jillian, che è riuscita a raggiungere Barry per riportarlo a casa. Roy, dopo l’incontro ravvicinato, rimane sconvolto (oltre che scottato su metà del corpo) e inizia subito a dare segni di pazzia, tra i quali il più evidente è un’ossessione da immagini mentali in cui gli compare una forma simile a quella di una montagna a tronco di cono, che cerca in tutti i modi di riprodurre. Anche Jillian sviluppa la stessa ossessione, dopo aver vissuto un incontro ravvicinato presso la sua abitazione: gli UFO passano vicino ad essa e, nonostante lei cerchi di chiudere ogni apertura, il piccolo Barry viene risucchiato e portato via, rimanendo vittima di un rapimento alieno.

Questa intensa attività ufologica non riguarda però solo l’Indiana o solo gli Stati Uniti, ma è molto presente in tutto il mondo. Nel corso delle indagini il professor Lacombe e i suoi assistenti si rendono conto che i testimoni raccontano tutti di aver sentito, durante gli incontri, una particolare sequenza di note musicali emessa dagli UFO, uguale in tutti i casi. Ulteriori indagini ed elaborazioni traducono tali note in precise coordinate, che secondo Lacombe sono le coordinate geografiche del luogo in cui le entità extraterrestri vorrebbero incontrarsi con l’umanità alla Torre del Diavolo, nel Wyoming.

Si decide allora di isolare la zona e prepararsi all’eccezionale evento costruendo una base attrezzata, con le autorità governative che optano per tenere il tutto segreto e far evacuare le zone circostanti diffondendo la falsa notizia di una fuoriuscita di gas tossico da un treno in transito. I telegiornali, riportando tale notizia, mostrano la Torre del Diavolo, la cui forma è proprio quella che compare nell’immagine che ossessiona Roy, Jillian e molti di coloro che hanno avuto esperienze di incontri ravvicinati. Queste persone, vedendo la montagna, intuiscono di doversi assolutamente recare in tale luogo. La maggior parte delle persone che tentano di avvicinarsi sono bloccate dalle autorità, ma Jillian e Roy, che affrontano l’avventura insieme, riescono ad arrivare in cima. Nel cielo notturno, sopra la base segreta, improvvisamente appaiono decine di UFO, l’ultimo dei quali è l’enorme nave madre. Gli scienziati provano a comunicare attraverso luci colorate associate alle note musicali della sequenza emessa dagli UFO, segnali ai quali gli alieni sembrano rispondere allo stesso modo.

Poco dopo la nave madre atterra e libera le persone rapite nel corso degli anni, che appaiono in ottima salute, felici e non invecchiate. Tra questi c’è anche il piccolo Barry, che riabbraccia la propria madre. Dalla navicella escono anche diversi alieni, che hanno un aspetto umanoide completamente glabro con un corpo molto magro e un grande cranio allungato; essi rispondono alla sequenza musicale, tradotta in gesti con la mano da Lacombe. Nel frattempo i funzionari del governo avevano selezionato un gruppo di persone per farle interagire con gli extraterrestri. Questi, a cui si aggiunge Roy, vengono portati davanti alla navicella, ma solo Roy viene scelto per andare con loro. La navicella si chiude e decolla sparendo nel cielo.

Il film racconta l’incontro ravvicinato tra l’umanità e un’intelligenza extraterrestre attraverso una narrazione molto semplice, quasi favolistica, con una conclusione assolutamente positiva. Lo stesso Steven Spielberg al termine delle riprese aveva commentato: «Volevo che Incontri ravvicinati del terzo tipo fosse una storia molto semplice, vissuta da una persona qualunque, che doveva essere testimone di un evento straordinario, un’esperienza sconvolgente e ossessionante, di quelle che cambiano completamente la vita». Una delle peculiarità del film è proprio il lieto fine: contrariamente alle aspettative iniziali degli umani, gli alieni non intendono conquistare e distruggere ma vengono in pace, ribaltando un’immagine classica del cinema di fantascienza postbellico. Tale particolarità rilevante sarà presente in un altro celebre film di fantascienza di Spielberg, E.T. l’extra-terrestre, uscito cinque anni dopo Incontri ravvicinati del terzo tipo.[4]

Regia di Steven Spielberg

Con Richard Dreyfuss, François Truffaut, Teri Garr e Melinda Dillon

Fonte: WIKIPEDIA

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2024/02/Incontri-ravvicinati-del-terzo-tipo-e40c8f86-0e95-44a0-a513-390a4fb10f1a-ssi.html

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