Derby Inter-Milan 2023: probabili formazioni e ultime news

16 Set 2023
Inter-Milan

di Carlos Passerini e Paolo Tomaselli

Milan e Inter si affrontano alle 18 per la prima volta in testa a pari punti dal 1962. Inzaghi è reduce da 4 derby vinti nel 2023, Pioli: «Il passato non conta»

Se tra i tuoi avversari di giornata, oltre al Milan c’è anche la legge dei grandi numeri, è un buon segno. E pazienza se — come dice con una punta (abbondante) di sarcasmo Simone Inzaghi — «fino a tre settimane fa eravamo più scarsi, mentre adesso dobbiamo vincere l’Europeo, anche se quello lo giocherà l’Italia. Ma non ci tiriamo indietro...». Del resto l’Inter è partita in modo molto convincente in campionato: più feroce, senza pause. E stasera affronta il Milan compagno di fuga in testa a pari punti per la prima volta dal febbraio 1962: allora il Mago Herrera vinse il derby, ma lo scudetto andò al Milan. Dove vedere il derby e le altre gare di Serie A di oggi.

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Quattro derby vinti

Inzaghi spera di sorprendere ancora Pioli creando quel vortice furioso fra gli esterni e le mezzali che porta dritto a Lautaro e Thuram, una coppia che già sembra intendersi molto bene. Grazie a questa strategia solo apparentemente semplice, che si appoggia oggi sulla fondamentale regia di Calhanoglu e su un atteggiamento aggressivo, l’Inter è reduce da 4 derby vinti nel 2023 (senza subire gol), ma non ne ha mai vinti 5 di fila; è reduce anche da 11 partite di fila in casa con il Milan con almeno un gol segnato, ma mai è arrivata a 12. E infine non ha mai vinto le prime 4 gare del campionato senza subire gol: «Al di là delle battute, non mi dà fastidio se dicono che siamo obbligati a vincere — rilancia Simone —. Siamo qui per conquistare trofei e regalare soddisfazioni ai tifosi e per fare più partite possibili, come la scorsa stagione. Il filotto nei derby? Un orgoglio, ma oggi in campo non vanno i precedenti, ma due squadre che vogliono vincere».

Se non è mai un derby qualsiasi, questo per Inzaghi è ancora più importante perché l’Inter vuole sfruttare fino in fondo la botta di autostima della finale di Champions. L’anno scorso la campagna europea però costò la bellezza di 14 punti in campionato, contando solo quelli persi nelle gare precedenti l’impegno di metà settimana. Il salto di qualità si deve vedere anche in questo: «Vincere il derby sarebbe un bel messaggio, ma è presto per le griglie. Guardando al lavoro di questi due mesi direi che la squadra è pronta al doppio impegno e adesso entriamo nel ciclo di 7 partite in 22 giorni con grande entusiasmo. A me basta solo avere tutta la rosa a disposizione».

La probabile formazione

L’imbarazzo della scelta è la vera novità, anche se Inzaghi inizia il primo ciclo terribile cambiando poco oggi e rimandando alcune decisioni a mercoledì sul campo della Real Sociedad: al centro della difesa dovrebbe tornare Acerbi, in vantaggio su De Vrij. Pavard deve aspettare per scalzare Darmian, mentre il rampante Frattesi avrà la sua occasione ancora a gara in corso, nonostante i due gol in azzurro: «Avercene di problemi così. Davide lo abbiamo voluto fortemente e si è inserito benissimo. Devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare — chiosa Inzaghi —. L’abbiamo visto l’anno scorso: quando ho potuto scegliere l’Inter è migliorata tantissimo...». La missione è preservare quella magia e trasmetterla ai nuovi arrivati.

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La difesa è in emergenza

«Niente paura». Lo dice forte e chiaro, Stefano Pioli. Per lui, per il suo Milan, il clamoroso en plein di sconfitte nei derby del 2023 non conta più. «Il passato non ci interessa, c’è solo il presente, anche se siamo solo all’inizio della stagione e passeranno ancora tanti treni» ribadisce il tecnico rossonero, che prova a levare un po’ di pressione mediatica a un duello che alla quarta giornata non può essere decisivo, ma che lascerà comunque il segno, in un senso o nell’altro. Due considerazioni. La prima è che rispetto alla stagione passata il gap con l’Inter sembra essersi ridotto: se davvero è così, e fino a che punto, lo scopriremo stasera. La certezza è che soprattutto in mezzo al campo il Diavolo ha guadagnato chili e centimetri grazie agli acquisti di Reijnders e Loftus-Cheek: là dove l’anno scorso era spesso una sfida impari, ora c’è più equilibrio. L’altra considerazione riguarda invece la difesa, la nota dolente di questa vigilia rossonera: Tomori è squalificato e Kalulu starà fuori per settimane a causa di una lesione muscolare. Quindi stasera al centro ci saranno Thiaw e Kjaer. Una coppia d’emergenza, che induce a una riflessione inevitabile: il mercato del Milan è stato strepitoso, ma uno stopper pronto all’uso avrebbe fatto comodo. L’argentino Pellegrino, per stessa ammissione di Pioli, deve lavorare. E Caldara è infortunato a una caviglia.

Pulisic-Leao: doppia spinta

Il Milan visto nelle prime tre giornate di campionato ha colpito per mentalità offensiva: quando ha la palla, è difficilissimo da contenere, soprattutto perché ha molte più soluzioni offensive rispetto alla stagione scorsa, con Pulisic che sulla destra ha finalmente bilanciato la spinta di Leao sulla fascia opposta. Il problema è quando la palla ce l’hanno gli altri: Pioli sta lavorando sui meccanismi difensivi, anche se è evidente che con 15 giocatori partiti con le nazionali durante la sosta non ha potuto provare granché. «In estate abbiamo costruito la squadra per cercare di vincere tutte le partite — chiarisce l’allenatore —. Voglio un Milan che giochi con entusiasmo, passione e cuore. E vogliamo cercare di controllare di più la partita, per essere più dominanti. Per le caratteristiche della squadra di quest’anno il possesso palla diventerà importante, qualcosa che fino alla scorsa stagione non mi interessava particolarmente».

Il tridente «pesante»

Le tre vittorie in tre partite sono la prova del fatto che il rodaggio è a buon punto. Merito anche dello spirito col quale i molti volti nuovi si sono inseriti nel gruppo base. Elementi come Musah e Chukwueze, che hanno giocato meno, troveranno sempre più spazio: 7 partite in 22 giorni saranno un autentico tour de force. La sfida col Newcastle martedì a San Siro sarà già un crocevia per la Champions. Per adesso però la testa deve andare solo e soltanto al derby, con quel trend disgraziato da invertire a tutti i costi, anche con un pari. La vera buona notizia è che Giroud non ha più dolore alla caviglia e sarà titolare, fra Pulisic e Leao. Il tridente pesante, per l’operazione rivincita. Senza paura.

16 settembre 2023 (modifica il 16 settembre 2023 | 07:21)

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