Interstellar: 10 curiosità che non ti aspetti sul capolavoro di Nolan
Interstellar, diretto da Christopher Nolan, è uno dei film più iconici della fantascienza contemporanea. Uscito nel 2014, ha conquistato il pubblico con una trama ambiziosa, effetti visivi rivoluzionari e una colonna sonora che lascia il segno. Ma cosa c’è dietro questo capolavoro? Ecco alcune curiosità che arricchiscono l’esperienza di uno dei titoli più amati degli ultimi anni.
1. Una produzione... agricolaPer creare l’atmosfera realistica delle scene ambientate sulla Terra, Nolan fece coltivare ben 500 acri di mais. Dopo le riprese, il raccolto fu venduto, generando un profitto inaspettato e dimostrando il talento del regista nel combinare effetti pratici e scenografie autentiche.
2. Hans Zimmer: una colonna sonora al buioIl compositore Hans Zimmer ha creato il tema principale di Interstellar basandosi su un dettaglio minimo: la storia di un padre che si allontana dalla figlia per una missione importante. Nolan non rivelò nulla di più, lasciando che Zimmer componesse senza sapere che stava lavorando a un’epopea spaziale.
3. Rigore scientifico e Kip ThorneIl fisico teorico Kip Thorne è stato consulente scientifico del film, con una condizione fondamentale: nessuna scena avrebbe dovuto violare le leggi della fisica. La rappresentazione del buco nero Gargantua si basa su calcoli reali, dando vita a una delle sequenze visive più straordinarie mai realizzate.
4. Matt Damon: la sorpresa del castL’apparizione di Matt Damon è stata tenuta segreta fino all’uscita del film. Il suo ruolo non era stato annunciato, e il suo nome compare solo nei titoli di coda, aggiungendo un elemento di sorpresa alla trama.
5. Riprese estreme e tempeste realiNolan ha girato molte scene in ambienti reali. Per le sequenze sul pianeta di ghiaccio, la troupe si è recata in Louisiana per filmare nel bel mezzo di una vera tempesta. Questo ha permesso di catturare effetti visivi e sonori autentici, senza l’uso di CGI.
6. Tars: il robot umanoIl robot Tars, con il suo design minimalista, è stato mosso sul set da Bill Irwin, che ha dato anche la voce durante le riprese. Successivamente, Irwin è stato rimosso digitalmente, mantenendo intatta l’interazione realistica tra il robot e gli attori.
7. Una scena iconica “a tempo”Sul pianeta acquatico, la colonna sonora include un click sonoro ogni 1,25 secondi. Ogni click rappresenta un giorno trascorso sulla Terra, sottolineando in modo magistrale il peso del tempo nella storia.
8. Jessica Chastain e il “reclutamento” specialePer convincere Jessica Chastain a entrare nel cast, Nolan le fece recapitare la sceneggiatura sul set di un altro film che stava girando in Irlanda. Dopo averla letta, l’attrice accettò immediatamente, affascinata dalla profondità del progetto.
9. Niente green screenInvece di affidarsi al classico green screen, Nolan ha preferito utilizzare proiettori per mostrare le immagini spaziali direttamente sul set. Questo ha garantito una maggiore immersione per gli attori e riflessi naturali nei caschi delle tute spaziali.
10. Il titolo segretoDurante la produzione, il progetto fu registrato con il nome in codice Flora’s Letter, un omaggio alla figlia di Christopher Nolan, Flora.