Interstellar, la spiegazione del finale del film di Nolan tra wormhole e ...

Interstellar è uscito nel 2014 per la regia di Christopher Nolan, acclamato regista di molti altri film, fra cui Oppenheimer.

Nolan è anche sceneggiatore del film, insieme al fratello Jonathan, e ci ha messo dentro (come in Tenet) la sua passione per la scienza, le distorsioni spazio-tempo e i paradossi generati dalla fisica quantistica. Al film ha partecipato come produttore e consulente anche Kip Thorne, uno dei massimi fisici teorici viventi, ed è scientificamente molto accurato, proprio come Oppenheimer.

Il cast è di prim’ordine: Matthew McConaughey nel ruolo di Joseph Cooper, Anne Hathaway che fa sua figlia, poi Jessica Chastain, Timothée Chalamet, Matt Damon, Michael Caine e Casey Affleck. Ecco la spiegazione del finale di Interstellar, da sempre molto discusso in rete.

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La trama di Interstellar racconta di un mondo flagellato dalla carestia (il film è ambientato nel 2067), che ha modificato lo stile di vita dell’umanità, tornata all’agricoltura. 

L’ex astronauta Joseph Cooper (Matthew McConaughey) scopre una base segreta in cui agisce ancora la Nasa, che ha l’obiettivo di scovare un pianeta su cui trasferire la popolazione della Terra passando attraverso un wormhole, un misterioso cunicolo spazio-temporale: decide di accettare la proposta di partire, promettendo alla figlia di tornare.

Il viaggio per salvare l’umanità sarà estremo e incredibile, dentro un mondo in cui spazio e tempo seguono logiche diverse dal nostro. Cooper dovrà attraversare galassie e dimensioni in cui il tempo scorre a velocità diverse, affrontando anche la follia dei suoi compagni di missione. Ce la farà?

Guarda il trailer di Interstellar.

Se la trama di Interstellar è comprensibile e lineare, il finale e tutta la sua struttura narrativa possono apparire complicati, in quanto si basano su teorie fisiche che non tutti conoscono o maneggiano. La regia di Christopher Nolan, tuttavia, cerca di rendere chiari i salti spazio-temporali e le dimensioni complesse dell’universo.

Il finale ha suscitato domande e appassionate discussioni in rete. Dopo la sua avventura attraverso il wormhole che lo porta in un’altra galassia, l’astronauta Cooper riesce a tornare indietro dal buco nero per trasmettere alla figlia (che ormai è una scienziata adulta, Jessica Chastain) le informazioni per portare l’umanità fuori dalla Terra, verso un pianeta in cui ricominciare.

Le discussioni circa la spiegazione del finale sono nate proprio circa il meccanismo che permette a Cooper di tornare indietro dal buco nero: all’interno del corpo celeste, infatti, l’astronauta si ritrova in una dimensione dove il tempo è materiale e, in quanto tale, può essere modificato. In un incrocio di linee temporali, Cooper scopre che è stato lui stesso ad inviare alla figlia dei messaggi tramite libri spostati nella libreria di casa. Il finale dell’avventura inventata da Nolan può avere senso? I meccanismi del tempo, d’altronde, non sono ancora stati sdoganati del tutto dalla scienza.

È un paradosso temporale accettato dalla scienza, spiegato da Einstein con la Teoria della Relatività: il tempo scorre a velocità diverse nell’universo. Ecco perché, quando viene soccorso su Saturno, Cooper vede sua figlia più vecchia di lui e in punto di morte: sono passati 90 anni dalla sua partenza. Ed ecco perché Cooper sarebbe riuscito a mandarle messaggi dal futuro, nonostante nemmeno lui avesse ancora vissuto tutto ciò che è successo dopo.

La scena finale vede la dottoressa Brand (Anne Hathaway) che, giunta finalmente sul pianeta di Edmunds, torna nella base dove farà crescere gli embrioni umani trasportati dalla Terra per fondare una colonia nel nuovo mondo accogliente; Cooper, spinto dalla figlia, decide di ripartire per raggiungere Brand e ricominciare con lei una nuova vita.

Interstellar va in onda mercoledì 14 settembre 2023 su Italia 1 alle ore 21.20. Ma si trova anche in streaming sulle piattaforme a pagamento: su Netflix, su Prime, su Now Tv e su Youtube.