L'Hypericum scruglii, la miracolosa erba di San Giovanni della ...

23 Giu 2024
Iperico

Per tantissimo tempo l’Hypericum scruglii, è stato erroneamente confuso, associato e classificato come Hypericum tomentosum, questo fino ai primi anni 2000.

Nel 2010 infatti fu riclassificato come pianta endemica della Sardegna, una specie di iperico esclusiva dell’isola. La recente scoperta è stata pubblicata nello stesso anno sull’importante rivista scientifica Nordic Journal of Botany (Hypericum scruglii sp. nov. (Guttiferae) from Sardinia, Gianluigi Bacchetta, Salvatore Brullo and Cristina Salmeri).

IPERICO PROPRIETA’

Le proprietà dell’iperico sono molteplice e si fa un largo uso di questa pianta per trattare diversi disturbi e malattie.

L’Iperico, meglio noto come erba di San Giovanni o erba scacciadiavoli, in sardo conosciuto come erba de Santu Juanne, viene utilizzato soprattutto per trattare la depressione e i disturbi associati, come ansia, stanchezza, perdita dell’appetito e problemi del sonno, cambiamenti d’umore o di altri disturbi tipici della menopausa, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività, del disturbo ossessivo-compulsivo, della sindrome affettiva stagionale e nel trattamento delle palpitazioni. 

Inoltre è stato sperimentato anche in caso di esaurimento, come aiuto per smettere di fumare e contro la Fibromialgia, sindrome da fatica cronica, l’emicrania e altre forme di mal di testa , i dolori muscolari e di origine nervosa, la sindrome del colon irritabile, i tumori, l’HIV/Aids e l’epatite C.

L’olio di Iperico invece è prevalentemente utilizzato a livello topico, per trattare lividi e lesioni cutanee, infiammazioni e dolori muscolari, ustioni di primo grado, ferite, punture di insetto, emorroidi e dolore di origine nervosa.

L’IPERICO SARDO E LA RICERCA CONTRO IL VIRUS HIV

Gli studi dei ricercatori dell’Università di Cagliari, grazie all’impegno e alla collaborazione tra botanici e farmacologi, hanno evidenziato le grandi potenzialità dell’Hypericum scruglii che potrebbero contribuire enormemente nella battaglia contro l’Hiv.

Secondo virologi e botanici una specifica molecola di questa pianta endemica dell’isola, è in grado di inibire due enzimi chiave del virus, e questo potrebbe in futuro permettere di bloccare la cosiddetta replicazione del virus.

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