Irama e Tu no, un ragionamento su un amore che non è davvero ...

6 Feb 2024
Irama

Per Irama è la quarta esperienza sanremese, una manifestazione che rappresenta per lui quasi un'istituzione. E così, con 47 dischi di platino, 4 dischi d'oro con quasi due miliardi di streaming e oltre 900 milioni views per i suoi video, torna con questa Tu no raccontando il senso di mancanza e distanza. «Questa canzone rappresenta il primo passo di quello che sarà il mio disco, un nuovo inizio» ed è una dedica a uno stato d’animo complesso, declinabile sulla propria personale esperienza di vita e che sancisce un ritorno dopo qualche mese di riflessioni, come scrive lo stesso sul suo profilo Instagram: , «Mi sono sempre sentito solo in mezzo ad un mare di gente, fino ad arrivare ad annullare ciò che provavo veramente, chi ero davvero. Mi sono isolato per un attimo da questo caos intorno e ho capito che, alla fine, non sono mai stato bravo a seguire i consigli degli altri». Firmata dallo stesso con la collaborazione dei musicisti Giulio Nenna, Giuseppe Colonnelli, Francesco Monti, Emanuele Mattozzi e prodotta da Giulio Nenna, il pezzo anticipa il nuovo album in prossima uscita. Nella serata cover, Irama si esibirà con Riccardo Cocciante e insieme canteranno Quando finisce un amore, brano pubblicato esattamente cinquant’anni fa, nel 1974. «Le mie canzoni nascono da qualcosa di personale, cerco di raccontare senza filtri quello che ho provato e vissuto e in Tu no volevo trasmettere questa distanza che sentivo così forte, in modo schietto».

Ma tu no
Tu no
Quando non c’eri
E non stavo in piedi
Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo
Soltanto per vivere
E griderò forte
Ma non starò meglio
Cado ma in fondo me lo merito
Il fondo è così gelido

Cosa c'è in Tu no

Il ricordo è doloroso, ma per un momento è stato l'unico appiglio idealmente possibile. L'unica ancora per continuare a vivere e non affondare, mentre tutto intorno è solo un vortice oceanico di dolore. Una memoria travolgente, ripercorrendo un momento di estrema difficoltà in cui stare a galla era difficile ma l'unica salvezza possibile.

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