Italia, dalla Svizzera una lezione dura da dimenticare: cosa rende la ...

2 giorni ago
Italia

diAlessandro Bocci, inviato a Berlino 

Siamo precipitati nel terzo mondo dopo due Mondiali mancati, che abbiamo visto alla televisione e questo Europeo senza gloria in cui siamo stati capaci di vincere solo con l'Albania. E pensare che siamo all'inizio di un ciclo...

Sul prato dove diciotto anni fa abbiamo vinto il Mondiale, l’Italia ha subìto una lezione che farà fatica a dimenticare. Umiliata dalla Svizzera e eliminata dall’Europeo, senza nessuna attenuante. Spalletti voleva rendere orgogliosi gli italiani che oggi, al novantesimo di quel pianto, si sono vergognati di una squadra che non è mai stata squadra, senza anima né gioco, incapace di vincere un contrasto e di mettere in fila due passaggi. «Chiediamo scusa», ha detto il c.t alla fine di quello che è stato un vero naufragio tecnico, tattico, fisico. Anche caratteriale. Encefalogramma piatto. Uno stillicidio, un dolore acuto, un pomeriggio nero, choccante. Un fallimento. Siamo precipitati nel terzo mondo calcistico, dopo due Mondiali mancati, che abbiamo visto alla televisione e questo Europeo senza gloria in cui siamo stati capaci di battere soltanto l’Albania. Nel mezzo c’è stata la notte di Wembley, che ci dobbiamo tenere stretta, un lampo, un bagliore nel deserto.

L'Italia non c'è mai stata 

Un’Italia così brutta, arrendevole e scombiccherata, non la vedevamo da tempo in un grande torneo. Forse al Mondiale 2010 in Sudafrica o a quello del ‘74, sempre in Germania, ma era a fine ciclo. Questa Nazionale, invece, è all’inizio di un percorso e la preoccupazione suona ancora più grande. La Svizzera è saltata addosso alla partita, l’ha addentata e non ha più mollato la presa, dominando in lungo e in largo e segnando due gol, ma la sconfitta avrebbe potuto assumere dimensioni più ampie senza le parate del solito Donnarumma, decisivo sullo 0-0 prima su Embolo, lanciato a rete e tenuto in gioco da Darmian e poi sulla punizione maligna di Rieder, deviata sul palo. I rossi, che hanno centrato i quarti, hanno dominato sul piano tattico e fisico, nella velocità del gioco e nella chiarezza di idee. L’Italia non c’è mai stata. Altro che liberata, dopo il girone complicato con Spagna e Croazia.

Si salva solo Donnarumma 

Il ritmo ha fatto la differenza. Yakin ha scelto un 3-4-3 che, grazie a Ndoye, uno dei motorini del Bologna che spingono la Nati, è diventato spesso un 3-3-4. Gli svizzeri hanno occupato bene il campo, fatto pressing, messo all’angolo l’Italietta che si è scollata e è andata in mille pezzi. Anche le scelte di Spalletti non sono state convincenti. Di Lorenzo è affondato come le altre volte, Fagioli è stato tenero, i romanisti Cristante e El Shaarawy ombre vuote e Scamacca non ha tenuto un pallone e non ha fatto salire la squadra. Ma anche i leader sono stati sottotono: Barella ha offerto la peggior versione di se stesso e Chiesa non è mai riuscito a accendersi. Il bolognese Freuler, con un perfetto inserimento e grazie alla deviazione decisiva di Mancini, ha rotto l’equilibrio quando speravamo di andare al riposo sullo 0-0 per riorganizzarci. Nella ripresa, il c.t. ha inserito subito il talismano Zaccagni, ma Vargas, con un imprendibile diagonale sotto l’incrocio, ha fatto scendere la notte dopo appena 25 secondi. E i pali, quello di Schar che stava per beffare Sommer e quello di Scamacca in fuorigioco, non hanno aggiunto niente.

Spalletti stavolta ha sbagliato 

Spalletti ha dimostrato a Napoli e lungo una grande carriera di essere un allenatore di qualità, ma stavolta ha sbagliato. Luciano ha sopravvalutato la rosa e scelto un progetto troppo ambizioso per una Nazionale modesta. Troppi cambi di formazione e di sistema, anche di ideologia, dalla voglia di essere dominanti a quella di essere resilienti. La squadra è sembrata stanca, spenta, in confusione. Gli interisti, tranne Bastoni, sono arrivati svuotati. Credevamo con Scamacca di aver trovato un centravanti: per adesso è solo un’illusione. Come questo Europeo già finito.

30 giugno 2024 ( modifica il 30 giugno 2024 | 07:16)

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