Italia-Svizzera a Euro 2024, risultato 0-2: gol di Freuler e Vargas ...
Gli azzurri sono tornati a Berlino, nello stadio dell'ultimo trionfo Mondiale, ma questa volta sono usciti con una brutta sconfitta e tanta delusione: la Svizzera va avanti, l'Italia torna a casa
(Alessandro Bocci) Sul prato dove diciotto anni fa abbiamo vinto il Mondiale, l’Italia ha subìto una lezione che farà fatica a dimenticare. Umiliata dalla Svizzera e eliminata dall’Europeo, senza nessuna attenuante. Spalletti voleva rendere orgogliosi gli italiani che ieri, al novantesimo di quel pianto, si sono vergognati di una squadra che non è mai stata squadra, senza anima né gioco, incapace di vincere un contrasto e di mettere in fila due passaggi. «Chiediamo scusa», ha detto il c.t alla fine di quello che è stato un vero naufragio tecnico, tattico, fisico. Anche caratteriale. Encefalogramma piatto. Uno stillicidio, un dolore acuto, un pomeriggio nero, choccante. Un fallimento. Siamo precipitati nel terzo mondo calcistico, dopo due Mondiali mancati, che abbiamo visto alla televisione e questo Europeo senza gloria in cui siamo stati capaci di battere soltanto l’Albania. Nel mezzo c’è stata la notte di Wembley, che ci dobbiamo tenere stretta, un lampo, un bagliore nel deserto.
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Disgusto e rabbia. Due sensazioni fastidiose che guastano una giornata, che rischia di essere memorabile. Ma in negativo. Una Nazionale così malmessa, che viene a casa dagli Europei di Germania, battuta e umiliata dalla Svizzera, più portata storicamente a sport come sci e bob, viene in mente l’hockey su ghiaccio se contempliamo il gioco di squadra.
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Luciano Spalletti continuerà ad essere il c.t della Nazionale? «Le responsabilità sono mie, i giocatori li ho scelti io. Parlerò con Gravina e sentiremo...». Il numero uno della Figc avrà dunque un confronto con l'allenatore, un faccia a faccia per analizzare ciò che non è andato in questo Europeo e per capire se ci saranno i presupposti per andare avanti insieme oppure no. Solo domani parlerà alla stampa. Fissata infatti una conferenza stampa alle 12 direttamente dal ritiro di Iserlohn.
Impietosa la Bild che ci prende in giro con un titolo che dà il senso del disastro e anche dello stupore di fronte all'uscita dell'Italia: «Apocalypse Ciao».
L'Italia brutta degli Europei travolta anche dalla Svizzera. Per il c.t. fiumi di parole e una squadra svuotata di qualsiasi significato, tecnico, tattico e morale. Fallimento su tutta la linea.
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A Berlino finisce 2-0 per la Svizzera: una brutta Italia viene eliminata dalla Nazionale di Yakin che invece prosegue il suo cammino nell'Europeo.
La Svizzera è a un passo da una storica qualificazione ai quarti di finale. L'Italia si avvicina all'eliminazione.
A quattro minuti dal 90esimo, Spalletti fa un altro cambio: dentro Frattesi al posto di Fagioli.
Progressione di Zuber, innescato da Xhaka, che alla fine incrocia troppo il tiro e il pallone attraversa tutta l'area.
Si coordina Scamacca da fuori area ma il suo tiro finisce troppo alto sopra la traversa.
Zaccagni inventa in verticale per Scamacca: l'attaccante dell'Atalanta da due passi colpisce il palo!
È di Retegui il primo tiro in porta dell'Italia, al 73'. L'attaccante riceve palla, si gira e libera un rasoterra che comunque non spaventa Sommer.
Escono Varga e Rieder, entrano in campo Stergiu e Zuber.
Esce dal campo Barella ed entra Retegui al fianco di Scamacca in attacco. È il secondo cambio dell'Italia dopo quello di inizio ripresa (Zaccagni per El Shaarawy).
Il difensore centrale della Roma è il terzo ammonito dell'Italia. Sanzionato il fallo su Rieder.
Pazzesco retropassaggio di Schär che è a un passo dal trasformarsi in un clamoroso autogol che poteva sorprendere Sommer ma questo tiro incauto si spegne sul palo e la Svizzera di salva.
L'Italia viene subito tramortita dal gol-lampo di Vargas che segna pochi secondi dopo l'inizio della ripresa. Ora è dura rimontare.
Inizia la ripresa: subito una sostituzione per Spalletti. Entra Zaccagni al posto di El Shaarawy.
Spalletti è pronto a cambiare qualche elemento.
Finisce un deludente primo tempo che vede l'Italia sotto di 1-0 con il gol di Freuler.
Rieder va alla battuta del calcio di punizione e calcia direttamente in porta. Donnarumma ci arriva con un altro intervento provvidenziale e, dopo aver rimbalzato anche sul palo, il pallone esce. L'Italia si salva così e il risultato rimane sull'1-0 per la Svizzera.
Brutto fallo di El Shaarawy su Schär. L'arbitro estrae il giallo e concede calcio di punizione alla Svizzera.
L'Italia è in svantaggio: Freuler accorre nel cuore dell'area azzurra, stoppa il cross arrivato dalla sinistra e calcia in porta. Il suo pallone supera Mancini, poco puntuale in copertura, e Donnarumma. Svizzera avanti.
Prima si fa rubare il pallone sulla trequarti, poi Barella insegue Rieder e lo affronta ma in modo irregolare: il primo giallo dell'Italia in questa partita è il suo.
Dopo un lungo possesso palla (nato da un pallone perso a ridosso dell'area di rigore dell'Italia), è Ricardo Rodriguez che fa finire l'azione con un tiro dalla distanza che però è mal calibrato e finisce molto alto sopra la traversa.
Stavolta è Ndoye che dalla sinistra lascia partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore dell'Italia e poi si perde dal lato opposto.
Chiesa nell'area avversaria fa tutto bene, si libera di due avversari e alla fine calcia rasoterra col destro ma trova la ribattuta di Akanji. Stavolta è la Svizzera che si è salvata.
Embolo, a tu per tu con Donnarumma, calcia a giro verso il secondo palo ma il numero uno azzurro compie un'altra parata strepitosa e salva l'Italia respingendo quel tiro.
Dai 27 metri Barella batte un calcio di punizione dal quale nasce la prima grande potenziale chance per l'Italia: il pallone supera la barriera e raggiunge Di Lorenzo (in posizione dubbia) che tuttavia col mancino fallisce l'aggancio a tu per tu con Sommer.
Anche l'esterno della Roma sembra avere problemi fisici, si tocca l'inguine. Spalletti manda a scaldarsi anche Cambiaso.
Fagioli trova Cristante in verticale in area ma interviene Ricardo Rodriguez che spazza in angolo.
Calcio di punizione per la Svizzera da oltre 20 metri e da posizione leggermente defilata (concesso per un fallo di Di Lorenzo su Aebischer): alla battuta va lo stesso esterno di proprietà del Bologna che fa partire un traversone verso il secondo palo. Lì però non c'è nessun compagno e Donnarumma può uscire in presa alta.
Barella, dopo aver subito un colpo al quadricipite, si è ora accasciato in campo e si tocca la parte interessata. Spalletti ha mandato a scaldarsi Pellegrini e Frattesi.
Il centrocampista azzurro zoppica e sembra dolorante in mezzo al campo.
L'esterno della Roma è nell'area della Svizzera ma su di lui recupera Ndoye che protegge bene il pallone e si fa fare fallo da El Shaarawy.
Bastoni con un colpo di testa allontana il cross Vargas.
Inizia Italia-Svizzera.
Ora gli inni Nazionali.
È finito il riscaldamento di Italia e Spagna. Le squadre tornano negli spogliatoi per poi scendere in campo di nuovo, pronti per iniziare questo ottavo di finale.
Presente allo stadio per Italia-Svizzera anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che mostra i due passaporti: svizzero e italiano. È nato in Svizzera nel 1970 da genitori provenienti dall'Italia.
Yakin, il c.t. svizzero, nel pre partita dell'Olympiastadion è andato sotto la curva rossocrociata prima del riscaldamento della squadra per caricare i tifosi.
Yann Sommer è il veterano della Svizzera che tra i pali sa essere decisivo come il migliore dei centravanti. Tutto merito degli allenamenti «creativi» del suo preparatore.
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(Alessandro Bocci, Carlos Passerini, Paolo Tomaselli, inviati a Berlino) L’Europeo entra nel vivo. Otto partite, otto sentenze, otto posti. Per ora le big si sono nascoste. Come i bomber più attesi. E a prendersi il palcoscenico sono state molte squadre di seconda fascia. Ma ora cambia tutto: da qui in poi non si scherza più.
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(Paolo Tomaselli, inviato a Berlino) Chi tira i rigori, se la gara contro la Svizzera non si risolve entro i 120 minuti? Nello stadio dove l’Italia ha vinto il Mondiale 2006 dal dischetto, l’Italia inizia le gare da dentro o fuori. Dal 2000, a parte nel 2004 quando uscì al primo turno, la Nazionale ha sempre affrontato questo scoglio, con alterne fortune: nel 2000 la famosa vittoria sull’Olanda coi miracoli di Toldo e il cucchiaio di Totti, poi il ko con la Spagna (2008), vittoriosa sull’Inghilterra (2012), fuori con la Germania (2016) fino al doppio trionfo in semifinale e finale a Wembley 2021 contro Spagna e Inghilterra. QUI l'articolo completo
Giornata molto calda anche in Germania, con 30 gradi previsti per le 18, ora del calcio d'inizio.
Squadre allo stadio, fra un'ora il calcio d'inizio. Il c.t Luciano Spalletti parla prima di entrare nello spogliatoio: «Noi la pressione la viviamo e la sentiamo. C'era il rischio di uscire ai gironi, ora niente calcoli». Poi sulla formazione: «Barella farà il regista e starà su Xhaka. Questi ragazzi meritano la nostra fiducia».
Vargas titolare a sinistra nel tridente d’attacco, mentre in fascia al posto dello squalificato Widmer (ex Udinese) viene arretrato Rieder. Il «bolognese» Aebischer spostato a destra. Modulo: 3-4-3. Occhio a Ndoye, del Bologna anche lui. Ha il piede caldo.
SVIZZERA (3-4-3) Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Aebischer, Freuler, Xhaka, Rieder; Vargas, Embolo, Ndoye. All. Yakin
Confermate le indiscrezioni della vigilia, sei i cambi di Spalletti rispetto all'ultima partita con la Croazia. Esordio per Mancini, dentro Fagioli. Scamacca e Chiesa tornano dal 1'.
ITALIA (4-3-3) Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian: Cristante, Fagioli, Barella; Chiesa, Scamacca, El Shaarawy. All. Spalletti
(Fabrizio Roncone, inviato a Berlino) Eccoci all’Olympiastadion. Il destino sceglie sempre con cura i suoi luoghi: per decidere se andremo ai quarti di questo Europeo, o al martirio, ci fa tornare dove vincemmo l’ultimo Mondiale. Aria appiccicosa. Luci accese.
C’è l’odore buono dell’erba bagnata (se il calcio ha un odore, è questo).
Gli azzurri entrano in ordine sparso per il «walk around», il rito del sopralluogo, e ad accoglierli trovano alcuni magnifici fantasmi. QUI l'articolo completo
(Paolo Tomaselli, inviato a Berlino) «Siediti qui, che dobbiamo parlare...». L’Europeo di Nicolò Fagioli, oggi titolare al posto di Jorginho, inizia così, quasi dal nulla, la notte del 14 maggio scorso, vigilia della finale di Coppa Italia fra la sua Juve e l’Atalanta, in un hotel di Roma. Il regista bianconero è ancora squalificato per la vicenda delle scommesse. Luciano Spalletti è nello stesso albergo e mentre il giocatore sta per andare a letto, lo invita a una chiacchierata, di calcio e di vita, che un mese e mezzo dopo può essere considerata come il primo allenamento azzurro di Nicolò. QUI l'articolo completo
(Alessandro Bocci, inviato a Berlino) Tanti i dubbi della vigilia per Luciano Spalletti che però, in attesa dell'ufficialità, sembra averli sciolti. Rispetto al match con la Croazia saranno 5 i cambi nell'undici titolare. Al posto dello squalificato Calafiori ci sarà Mancini, al debutto nel torneo. Poi spazio a Fagioli in mezzo, con Scamacca e Chiesa rilanciati dal 1' insieme a un altro volto nuovo, cioè El Shaarawy. QUI l'articolo completo
Ci siamo, è tutto pronto per il ritorno in campo dell'Italia, con gli azzurri che sfideranno a Berlino la Svizzera negli ottavi di finale dell'Europeo. Squalificato Calafiori, out per infortunio Dimarco, Spalletti ha deciso di effettuare cinque cambi rispetto all'undici che ha affrontato la Croazia. Dalle 18 il calcio d'inizio. QUI la guida per dove vedere la partita in tv
29 giugno, 16:31 - Aggiornata il 29 giugno, 23:43
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