La sfilata di Jacquemus a Capri per i quindici anni del brand

14 giorni ago

“Se Instagram fosse un fashion designer, sarebbe Simon Porte Jacquemus”, ha scritto pochi giorni fa il quotidiano WWD. E non ha tutti i torti. Nessuno è abile quanto il designer di Bramejean nel cesellare un linguaggio visivamente accattivante – ironico, immediato, evocativo –, in grado di coinvolgere il pubblico in un intreccio tra il provocatorio e l’ingenuo. Tutti gli strumenti che rendono appetibile un contenuto social, lui li usa: location spettacolari a trasformare le passerelle in immagini perfette per il feed, un parterre di celebrità da capogiro, divertenti spot che suggeriscono aumentando la curiosità. A Capri, luogo prescelto per i festeggiamenti del quindicesimo anniversario della griffe, l’estetica mediterranea che è cifra del designer ha servito la réclame su un piatto d’argento. La giga-cartolina in Piazzetta, una pila di box Jacquemus sulla funicolare, gli abiti portati a riva dalla barchetta trainata dall’aitante nuotatore e la diva (Jennie Kim, del gruppo Blackpink) avvolta in asciugamano sul tetto di Villa Malaparte, capolavoro modernista da trentadue gradini a picco sul mare, una facciata in rosso pompeiano a volgere lo sguardo sui Faraglioni e una bellezza severa a sfidare in solitaria il paesaggio mozzafiato. È La Casa che dà il titolo alla passerella di Jacquemus, quella che fu dello scrittore e giornalista Curzio Malaparte, quella che affascinò Jean-Luc Godard che qui decise di ambientare Il disprezzo con la mitologica Brigitte Bardot a prendere il sole nuda sul tetto. La stessa villa che già nel 1997 ammaliò Karl Lagerfeld che la cristallizzò in immagini poi parte di un volume edito da Steidl. E si può dire che tutto parta da quelle foto che il designer 2.0 Simon Porte – come racconta lui stesso su Instagram – sfoggiò ricamate sulla giacca durante il Met Gala in onore del Kaiser, attirando l’attenzione degli attuali proprietari della villa.

Jacquemus - Figure 1
Foto elle.com

REDA&CO//Getty Images

Ed eccoci ad oggi, ai “15 anni di Jacquemus, 1 sogno, 1 casa, 99 gradini, 47 look, 40 invitati, 25 gradi”, e una collezione che celebra la Dolce Vita, tra fisciù annodati a cornice del volto, trasparenze, giochi volumetrici e una tavolozza di tinte a riprendere i colori del mare e del sole. O della sabbia, come suggerisce la prima uscita di quel furry coat/accappatoio che strizza l’occhio al film di BB e sfodera uno dei tanti neo-feticci che animano il défilé, e cioè le ballerine col tacco, postilla (più in là) di cappotti in suede dal maxi collo, o abiti geometrici da declinare con una pochette (seconda ossessione) Rond Carré a righe bianche e nere. Silhouette allungate e vedo-non-vedo si susseguono per tutto lo show, dove la seta stretch e trasparente la fa da padrona, qua e là uno strascico e un drappeggio, qua e là un oblò a rendere ultra-seducente il Mediterraneo secondo Jacquemus.

Jacquemus - Figure 2
Foto elle.com

Bianco, turchese, rosso e burro le nuances predilette e un tocco esotico per i nuovi Les Doubles Sandales, sempre con doppio tacco ma questa volta in pelle di vitello con stampa zebrata. Permangono le linee razionali e voluminose che avevamo già visto sfilare alla Fondazione Maeght e che qui paiono omaggiare l’architettura della villa che le ospita, debuttano i maxi-colletti esagerazione di quelli marinareschi, a ravvivare cappotti e tute declinate sia in lungo che in corto. E se è vero che gli opposti si attraggano – specie nella moda, dov’è spesso il particolare a rendere intrigante l’insieme – Jacquemus appaia paillettes, rafia e camoscio con grande nonchalance, insistendo sull’asciuttezza di una longuette e il volume di un top per notti capresi all’insegna del glamour. Le stesse regole che applica all’abito con top a balze e gonna trasparente che declina in pedana una splendida Deva Cassel, sfoderando la nuova borsetta con dettaglio gioiello che impazzerà. Perlomeno quanto le inedite shopper in paglia intrecciata o gli abitini midi dalla schiena nuda che sigillano la passerella addosso alla Jennie Kim già protagonista del trailer di collezione.

Jacquemus - Figure 3
Foto elle.com

Jacopo Raule//Getty Images

Spettacolo nello spettacolo, la prima fila è un firmamento di star europee e americane ad applaudire Simon Porte: da Gwyneth Paltrow a Giancarlo Giammetti, da Peggy Gou a Rosie Huntington-Whiteley, da Arón Piper a Manu Rios, da Laetitia Casta ad Elodie e Ghali. Il vip più bello? La nonna Liline baciata e abbracciata sul finale da un commosso Simon Porte. Quanto alla collezione, è da sempre lo stesso Jacquemus a dirsi più interessato a raccontare storie che creare abiti e forse è proprio questa la giusta chiave di lettura della sua creatività…

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