Chi è il vicepresidente J.D. Vance: da detrattore a sostenitore di Trump

J.D. Vance

Dall'infanzia difficile alla missione in Iraq con i Marines, passando dalle critiche a Trump di cui oggi è diventato il braccio destro

Patrizia Chimera

6 novembre 2024 (modifica alle 10:43) - MILANO

Dopo la vittoria di Donald Trump alle Elezioni USA 2024, J.D. Vance è diventato il vicepresidente. Tutti si chiedono chi sia il nuovo braccio destro del Tycoon, che ha già tenuto il suo discorso come 47° Presidente a stelle e strisce, quando ancora alcune schede dovevano essere scrutinate. In realtà il senatore dell'Ohio non è sempre stato d'accordo con il magnate statunitense: solo qualche anno fa gli aveva dato del demagogo, mentre oggi l'esponente di Nuova Destra è il suo principale sostenitore, tanto da guadagnarsi il posto nella vice presidenza.

chi è J.D. Vance

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James David Vance è nato a Middletown, nell'Ohio, il 2 agosto del 1984 e ha da poco compiuto 40 anni. Il senatore dell'Ohio ha avuto un'infanzia difficile. Dopo il divorzio dei genitori, il politico e scrittore statunitense ha vissuto con la mamma single con problemi di alcolismo e tossicodipendenza. Non ha mai avuto una figura paterna stabile di riferimento: è stato poi adottato dal terzo marito della madre. È cresciuto con la nonna del Kentucky, che era diventata mamma quando aveva solo 13 anni, come ha raccontato lui stesso nella sua autobiografia, Elegia Americana. Una nonna che aveva 19 pistole e una volta diede fuoco al nonno, violento e alcolizzato a suo volta. L'uomo è sopravvissuto.

l'esperienza di j.D. Vance nei marines

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All'età di 21 anni, nel 2005, J.D. Vance si è arruolato nei Marines, partendo per una missione in Iraq. "Mi sono detto che il mio Paese aveva bisogno di me, e che mi sarei pentito per sempre di non aver partecipato a quella nuova guerra in cui era coinvolta l'America", ha raccontato nel suo libro, in cui ha sottolineato che sapeva "soprattutto di non avere altra scelta". Grazie al G.I. Bill, la legge a protezione dei veterani di guerra, ha potuto pagarsi gli studi, frequentando l'università di Yale.

le critiche a donald trump

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Da esponente del movimento Never Trump è diventato un lealista dell'uomo politico, difendendolo apertamente. In passato, infatti, Vance non ha risparmiato critiche all'uomo politico che ha sostenuto in questa tornata elettorale. Prima e dopo la vittoria di Donald Trump nel 2016, era indeciso se definirlo "un cinico str***o come Nixon (che alla fine può essere anche utile) oppure l'Hitler americano". Lo chiamava "vistoso miliardario", che aveva conquistato gli operai dell'Ohio, della Pennsylvania, del Michigan parlando la loro "lingua". Erano persone deluse dal Partito Democratico che puntava il dito contro di loro per la passione per le armi, ma anche dal Partito Repubblicano di Bush e Romney. "Si rispecchiano in lui perché non segue il copione dei discorsi dei consiglieri, non ha paura di dire ciò che pensa, parla di politica come se fosse seduto con loro a tavola. Donald Trump è il candidato della gente patriottica che sente una apprensione apocalittica per il futuro. Ha saputo riconoscere e sfruttare questa apprensione".

Vance diceva anche che Trump non dava mai soluzioni ai problemi, ma diceva solo ciò che era sbagliato nelle vite negli americani, aumentando il loro senso di "impotenza appresa", alimentando anche il razzismo. Nel 2022 Vance ha deciso di correre per un seggio al Senato ed è diventato il più fervente sostenitore del Tycoon. Fa parte di Nuova Destra, movimento di giovani conservatori.

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