Belve chiude bene con Jovanotti il buono: l'intervistato è più ...

Jovanotti

di Aldo Grasso

Con il rapper e cantautore Francesca Fagnani ha subito ceduto le armi, sembrava lei l’intervistata

Anche oggi mi occupo di un cantante, gli ultimi intellettuali che ci sono rimasti. Lorenzo Jovanotti odora di santità: non è divisivo, non giudica mai, è ottimista, non ama i conflitti, sostiene che Mozart e Tony Effe sono colleghi e che il tradimento è rigenerazione, o qualcosa di simile. Non lo dico per prenderlo in giro, non oserei mai, ma i buoni mi incutono timore, devono odorare di violetta, come si racconta di certi santi terribili.

Intanto questa «bontà» ha fatto saltare lo schema di «Belve»: per quanto Francesca Fagnani seguisse il suo abituale copione («lei, che belva si sente…»), con Jovanotti ha subito ceduto le armi, sembrava lei l’intervistata. Forse perché i loro padri erano colleghi in Vaticano, nella gendarmeria, o forse perché Jovanotti ha una natura così soverchiante da permettersi di essere buono.

Intanto perché Jovanotti ha dato la risposta più intelligente di tutta la storia di «Belve». Alla domanda canonica «chi vorrebbe riportare in vita per due minuti e cosa vorrebbe dirgli», Lorenzo ha risposto: «Chiunque». Perché per il signor Chiunque c’è una sola possibile domanda: «Com’è di là?». Intanto, fra tutti gli ospiti che ha avuto, Jovanotti è quello che piace a tutti: a Mara Venier, a Fabio Fazio ma a anche a critici sofisticati come Stefano Pistolini e Christian Rocca.

Lorenzo ha faticato molto a farsi apprezzare ma poi non si è limitato a gestire il consenso: ha impiegato tutta la sua fisicità (come quando va in bicicletta per lande sperdute e cade e si fa male) per fare, produrre, creare, pubblicare, darsi, esserci e, quasi sempre, capire. Ecco, Jovanotti è anche una misura delle interviste in tv. «Belve» (un programma in cui tutti vorrebbero farsi intervistare, persino bullizzare) ha ribadito un dogma del genere: per quanto l’intervistatrice (o intervist-attrice?) sia brava è sempre più importante l’intervistato/a.

Il povero Mammuccari è scappato perché non aveva niente da dire, Jovanotti avrebbe potuto continuare per ore e ore: sa bene che non bisogna trasformare la maschera e le apparenze in un’essenza reale.

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18 dicembre 2024 ( modifica il 18 dicembre 2024 | 12:39)

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