F1 | Jules Bianchi: la F1 non dimenticherà mai – Rossomotori.it

Sono passati esattamente 9 anni da quando Jules Bianchi ci ha lasciati: il suo ricordo è ancora indelebile per il mondo della F1.

Nel mondo della Formula 1 ci sono piloti che si fanno spazio nel cuore dei tifosi in modo del tutto imprevedibile. Non servono tante vittorie o diversi anni di esperienza, a volte accade che il talento di un pilota venga colto da tutti già nell’esordio in F1. Questo è ciò che è successo con Jules Bianchi, un pilota che probabilmente sarebbe riuscito a conquistare titoli mondiali se avesse avuto più tempo in pista. Un pilota che verrà per sempre ricordato dal pubblico, dai team e dagli altri piloti. Piloti come Charles Leclerc e Raffaele Marciello, perché, dopo 10 anni dal tragico incidente, Jules rimane un simbolo del talento nel motorsport.

Il talento indimenticabile

Il 3 agosto del 1989 nasceva a Nizza quello che sarebbe diventato uno dei piloti più conosciuti della Formula 1. Jules Bianchi è cresciuto con i motori, dai Kart fino ad arrivare nel Circus nel 2012. Diverse personalità avevano notato questo giovane talento, e addirittura a Maranello credevano che fosse capace di grandi cose: con l’arrivo di Bianchi, la Scuderia ha dato vita alla Ferrari Driver Academy, quella che poi ha forgiato talenti come Charles Leclerc, Sergio Perez e Raffaele Marciello, tra gli altri. Il suo sogno era proprio quello di correre con la Scuderia Ferrari un giorno, un sogno infranto dal fatidico incidente sul circuito di Suzuka il 5 ottobre 2014.

Il suo volto pulito, la sua personalità ammirevole, la sua bravura e il suo animo buono hanno conquistato tutti all’interno del mondo della F1. Jules Bianchi non era un pilota comune, e lo ha dimostrato soprattutto nel GP di Monaco del 2014: quell’ottavo posto, poi diventato nono a causa di una penalità di 5 secondi, aveva il valore di un podio, grazie alla sua splendida gara a bordo della Marussia numero 17. Un numero che rimarrà per sempre legato a Jules: dopo la sua scomparsa, il presidente della FIA Jean Todt prese la decisione di ritirare il 17 dalla Formula 1.

Il ricordo di Jules Bianchi

Diversi piloti hanno descritto Jules come un esempio, un amico e una bella persona. Il suo ricordo rimane vivo per il suo ex compagno nella Ferrari Driver Academy, Raffaele Marciello, che ha iniziato insieme a lui questo percorso con Ferrari. Dopo 9 anni nulla è cambiato: come la dedica del podio a Sochi nel 2014 e della vittoria a Suzuka nel 2018, Marciello oggi rivolge un pensiero al suo amico.

9 years today. Long 9 years. #JB17

— Raffaele Marciello (@Team_RMarciello) July 17, 2024

Quel grande sogno che Jules Bianchi aveva, quello di correre in F1 per la Scuderia Ferrari, lo ha poi realizzato Charles Leclerc. Il pilota monegasco è cresciuto assieme a Bianchi, che ha saputo vedere in lui il suo grande talento. Fu proprio il pilota francese a presentare Leclerc al suo manager e rimase al fianco dell’attuale pilota del Cavallino per tutto l’inizio della sua carriera. Il loro legame era ed è tuttora molto stretto, così come quello tra le loro famiglie. Leclerc ha infatti dedicato un casco speciale durante il GP del Giappone, in onore del suo amico, che ha poi regalato alla famiglia di Jules.

Photo Credit: Charles Leclerc X

Ciò che più colpisce è che nonostante la sua breve carriera in Formula 1 e i pochi punti ottenuti, Jules Bianchi è riuscito a lasciare il segno in tutto il mondo. Tutti sappiamo che sarebbe stato campione del mondo e che, probabilmente, avrebbe potuto realizzare il suo sogno con la Scuderia Ferrari. Questo sport è imprevedibile, ogni pilota sa cosa rischia ogni volta che sale sulla monoposto, ma non si è mai preparati quando un giovane talento viene portato via in questo modo. Jules Bianchi non se ne è mai andato davvero, perché il suo ricordo è più vivo che mai in tutti noi. Ciao Jules.

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Katia Albergo

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