Caprile, l'ammissione in conferenza dopo Juve-Napoli: “È il gioco ...
Quella dello Stadium non è stata solo la serata dedicata a Szczesny, ma anche un altro portiere si è preso la scena. Conte al 36' ha lanciato in campo Caprile, al posto dell'infortunato Meret, e nella ripresa si è reso protagonista di un episodio: il giocatore del Napoli ha raccolto il pallone con le mani, dopo un appoggio di Olivera, pressato da Nico Gonzalez. Doveri non ha concesso la punizione a due in area ai bianconeri, scatenando le proteste anche di Thiago Motta. Ma a parlarne ci ha pensato direttamente l'estremo difensore partenopeo nel post partita.
Caprile non ha dubbi sull'episodio del retropassaggio di Olivera: “A parti inverse avremmo protestato anche noi, è il gioco delle parti. Lui voleva solo stoppare il pallone, poi la palla è rimasta là, è involontario”. Le immagini hanno poi fatto chiarezza e hanno messo in evidenza però l'errore di Doveri nel lasciare correre. E lo ha spiegato anche l'ex direttore di gara Calvarese (qui tutta la moviola del match): "Manca un calcio di punizione indiretto in favore della Juventus che sarebbe stato battuto sulla linea dell’area di porta: è chiara la volontà del terzino del Napoli di stopparla a favore del portiere (come si evince dagli ampi gesti dell’uruguaiano) che però, invece di rinviarla o giocarla con i piedi, la prende con le mani visto il pressing di Nico Gonzalez". Il portiere azzurro in conferenza stampa, dopo aver parlato dell'episodio, ha dedicato anche qualche parola a Conte: “Ho avuto la fortuna di fare tutta la gavetta dalla Serie C e allenatori ne ho visti. Avere il mister è una bella emozione e fortuna, è un osso duro, martella su cosa fare e finché non è perfetto si sta in campo. Questo mi ha impressionato maggiormente, ripetere le cose ci aiuta. Fare le cose tante volte ci permette di interpretare la partita meglio”.
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