Elezioni americane, la profezia dello storico Lichtman (che non ...

diMonica Ricci Sargentini

L'inventore di «The Keys to The White House», sistema studiato per indicare il prossimo presidente americano, sostiene che la candidata democratica prevale in 8 dei 13 criteri su cui si basano le sue previsioni

Prevede una vittoria di Kamala Harris alle presidenziali Allan Lichtman, lo storico soprannominato il «Nostradamus» delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti perché insieme al sismologo russo Vladimir Keilis-Borok, ha ideato nel 1981 il modello The Keys to the White House, un sistema quasi infallibile per indicare il prossimo presidente americano. Il docente di Storia all'American University di Washington nel 2016 ha previsto la vittoria di Donald Trump e da quando ha cominciato, nel 1984, ha indovinato il risultato di ogni elezione tranne quella del 1984, quando Al Gore fu sconfitto da George Bush. 

I suoi pronostici si basano su 13 domande vero/falso  per stabilire quale  candidato vincerà o perderà le prossime presidenziali americane. Il metodo, che si fonda sulla convinzione che le elezioni siano innanzitutto una valutazione dell’operato del partito in carica, prende in considerazione la situazione economica, le riforme, l’instabilità sociale ed eventuali scandali: ogni risposta «vero» è un punto a favore del partito in carica, ma se almeno sei delle risposte sono false, a vincere le elezioni sarà il partito sfidante. 

Quest'anno i democratici guadagnano otto punti tra questi il fatto di non avere un terzo candidato nella corsa, gli indicatori economici positivi a breve e lungo termine, gli importanti risultati legislativi promulgati dall’amministrazione Biden e l’assenza di disordini sociali o scandali legati alla Casa Bianca.