Harris inchioda Trump sulla difensiva nel primo dibattito presidenziale

17 giorni ago
Kamala Harris

Non è stata timida. Ripetutamente ha incalzato il rivale come una “disgrazia”, citando l’opinione di suoi ex collaboratori militari e politici, che svende la sicurezza e i valori nazionali in cambio di adulazione e favori da parte di dittatori. Non ha mancato neppure frecciate sulle folle ai suoi comizi: “Spesso si dileguano prima della fine per la noia”. Nel suo appello finale ha poi invocato un netto contrasto di carattere e visione: “Da magistrato, senatore e vicepresidente io ho sempre avuto un solo cliente, gli americani. E non ho mai chiesto le loro preferenze di partito, ho sempre solo fatto loro una domanda: state bene?”. Ha sottolineato le sue proposte di aiuti, sgravi fiscali e incentivi per famiglie e piccoli business, rispetto agli sgravi per miliardari che, ha detto, vorrebbe invece Trump.

Trump: gli immigrati mangiano animali domestici

Trump, da parte sua, ha rilanciato una litania di accuse personali a Harris, di essere una radicale, “tutti sanno che è marxista”, ha detto. Nell’intervento conclusivo non ha menzionato alcun nuovo progetto per una sua futura amministrazione per concentrarsi anche qui su critiche a Harris e alle sue promesse di piani per i ceti medi e popolari, chiedendo retoricamente “perché non l’ha già fatto” dato che è già da tre anni vicepresidente?”.

Durante il dibattito, ha rivendicato di saper costruire la miglior economia al mondo e accusato Harris e i democratici di aver provocato inflazione e declini. Le sue offensive su temi specifici a lui cari, quali l’immigrazione, sono parse tuttavia spesso meno efficaci del solito: ha definito, con toni xenofobi, i migranti come orde di illegali e criminali della peggior specie da espellere in massa. E si è dilungato a raccontare false voci di haitiani che rubano e mangiano gatti e cani a Springfield in Ohio – attirando le smentite dagli stessi moderatori. Gli immigrati da Haiti sono in gran parte legali e hanno in realtà rivitalizzato l’altrimenti morente cittadina, stando alle autorità locali. Harris, mostrando incredulità davanti all’insistenza di Trump, è scoppiata a ridere.

I temi internazionali

Sull’aborto, Trump ha asserito che in alcuni stati governati da democratici i neonati potrebbero essere uccisi, “giustiziati” ha detto, in nome dell’aborto: i moderatori hanno anche qui subito rimarcato che in nessuno stato è legale ammazzare un bambino dopo la nascita. Harris ha risposto definendo piuttosto i draconiani divieti all’aborto scattati in numerosi stati sull’onda di decisioni della Corte Suprema volute da Trump come “immorali”.

Sulla politica estera, Trump ha affermato che nessuna guerra sarebbe mai scoppiata, in Ucraina come in Medio Oriente, se lui fosse stato Presidente e ha asserito che se rieletto porrà fine subito ai conflitti, senza spiegare come. Ha evitato di dire se sostiene un successo dell’Ucraina. Harris ha al contrario ribadito il sostegno all’Ucraina contro l’invasione scatenata dalla Russia, che avrebbe mire ulteriori in Europa, e a sforzi per immediati accordi di cessate il fuoco e rilasci degli ostaggi a Gaza.

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